La mostra di Antonello da Messina a Palazzo Reale

by Marianna Dell'Aquila

Sarà visitabile fino al 2 giugno 2019 al Palazzo Reale di Milano la mostra Antonello da Messina. Dentro la pittura dedicata ad uno dei più grandi e importanti artisti del Rinascimento. In esposizione diciannove opere dell’artista siciliano (al quale ne sono state attribuite al momento solo trentacinque) provenienti dalle più importanti istituzioni museali al mondo come la National Gallery di Londra, gli Uffizi di Firenze e il Philadelphia Museum of Art.

La mostra, seppur a tratti un po’ troppo didascalica, è un interessante percorso che invita lo spettatore all’osservazione dei dettagli e della perfezione estetica dei dipinti. Influenzato dall’arte del Rinascimento e da quella fiamminga, l’opera di Antonello da Messina è sempre caratterizzata dall’unione di perfezione estetica e impressione psicologica. La mostra, curata da Giovanni Carlo Federico Villa con il supporto della Regione Sicilia, il Comune di Milano e la produzione di Palazzo Reale e Mondo Mostre Skira, è infatti arricchita dai bozzetti e dagli appunti di Giovan Battista Cavalcaselle, un profondo conoscitore dei dipinti dell’artista messinese e autore del primo catalogo delle sue opere che fu realizzato nella seconda metà dell’800 e che oggi è conservato nella Biblioteca Marciana di Venezia. L’approfondimento dato dai documenti di Cavalcaselle permettono di approfondire maggiormente l’osservazione e la comprensione dei dipinti di Antonello da Messina. Il visitatore può così meglio comprendere la ricerca sulla luce e sulla composizione dell’immagine, ma anche sulla cura dei dettagli (presa dalla pittura fiamminga) e della prospettiva che erano alla base della pittura dell’artista siciliano.

Che la mostra sia tutta basata sull’osservazione della tecnica pittorica di Antonello da Messina lo dimostra la scelta di dedicare interamente la prima sala al San Girolamo nello studio. L’opera, oggi conservata alla National Gallery di Londra, è datata 1474-75 quindi verso la fine della carriera di Antonello da Messina (che morì nel 1479) e viene universalmente riconosciuta tra le opere più emblematiche del suo stile e della sua ricerca. Il percorso prosegue con le sale dedicate ai suoi famosi ritratti, Ritratto Trivulzio e al Ritratto d’uomo conservati alla Galleria Borghese di Roma e Ritratto di giovane in cui Antonello da Messina diede prova di ricercare nei suoi dipinti non solo la perfezione estetica, ma anche un’impressione psicologica.

In mostra altre opere famose di Antonello da Messina come Il crocifisso di Sibiu (oggi conservato presso il Museo Nazionale di Arte Rumena a Bucarest in Romania), Il Polittico di Firenze conservato agli Uffizi e l’Ecce Homo della Galleria Alberoni di Piacenza

Dopo qualche anno vissuto a Venezia nella seconda metà degli anni ’70 del ‘400, Antonello da Messina tornò nella sua Sicilia dove realizzò tra i vari dipinti anche L’Annunciata di Palermo, l’opera conservata a Palazzo Abatellis di Palermo e che chiude la mostra di Milano. Il dipinto è considerato un capolavoro assoluto per la perfezione delle forme e la naturalezza della rappresentazione: Maria è colta nell’attimo in cui qualcuno (forse un Agelo) la distrae dalla lettura e la mano destra alzata sembra voler interrompere colui che le sta parlando.

Nato e cresciuto nella sua Sicilia, Antonello da Messina è stato sicuramente il maggior artista siciliano del Rinascimento ma, anche se la mostra a lui dedicata mette in luce le capacità che Antonello ebbe di assorbire le influenze artistiche dei luoghi che visitò nella sua vita, manca purtroppo un approfondimento dedicato proprio al confronto con i suoi contemporanei e le sue principali fonti d’ispirazione.

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