L’arte della fotografia si mixa con lo streetwear. L’incontro tra Michele Sepalone e Alessio Lusuriello in Foggia in vetrina

by Antonella Soccio

La densità emotiva, artistica e autorale del bianco e nero mixata ai colori ironici e fluo dello streetwear griffato.

Con la mostra urbana Foggia in Vetrina la creatività del fotografo Michele Sepalone, capace di entrare profondamente in empatia con i luoghi e con i volti della città, si è mescolata con l’urgenza civica di Alessio Lusuriello, commerciante innovativo col suo Pullege e presidente dell’associazione di cittadinanza attiva Libertà Civile.

Si può fare cultura in un negozio di abbigliamento per giovanissimi col culto delle sneakers? Sì se quello stile street viene contaminato dalla strada vera, dai quartieri e dalle zone più arcane e identitarie della città.

Non solo il campanile della Cattedrale in bella mostra in vetrina, tra gli zainetti, le t-shirt oversize e i cappelli con visiera ritroviamo gli scorci più intimi e autentici di Foggia. Da Borgo Croci ai Quartieri Settecenteschi, passando per le cartoline più iconiche.

Come era già stato nel barber shop, senza la solennità della galleria d’arte, le foto di Sepalone assumono il loro significato intrinseco, nel layout del negozio, tra un capo e l’altro appeso, emerge la loro forza, il loro racconto.

Gli scatti di Sepalone non sono mai un esercizio di stile, una retorica ridondante, uno studio astratto e pretenzioso sugli spazi popolari, nascono sempre dall’incontro, dall’emozione provata nel percorrere un vicolo, un mercato, una piazza, nel soffermarsi su alcuni soggetti.

Se nello streetwear le grafiche di maggior successo derivano dal lavoro di artisti internazionali o dal rifacimento in chiave ironica di opere d’arte classiche, nelle foto di Sepalone la narrazione della “foggianità” e l’anima del luogo, senza cliché o pregiudizi, si esprimono soprattutto nel confronto col quotidiano e con lo sguardo delle nuove generazioni.

Alessio Lusuriello

«Lo street, che è moderno per antonomasia, ben si sposa con la rievocazione di Foggia antica. La nostra associazione ha nel suo dna il voler ripartire dalla cultura. La nostra città ha ancora molti luoghi da scoprire. L’altro giorno sono entrati in negozio tre turisti di Prato, che non passavano da qui da molti anni. Mi hanno chiesto: ma come ha fatto la città a ridursi così? Come è stato possibile che sia stata sciolta per mafia? Ce lo chiediamo anche noi, da vent’anni combattiamo contro il nulla amministrativo», spiega Lusuriello a bonculture.

Entusiasta l’artista.

«Amo utilizzare le cosiddette location meno istituzionali, come museo e gallerie- rimarca- anche se ho sempre avuto moltissima difficoltà ad entrarci malgrado l’impegno civico nei confronti della città e non solo che da anni porto avanti. Ma questa è un’altra cosa. Esporre in spazi commerciali non è un ripiego, affatto. La mia storia artistica non solo fotografica, ma anche come pittore e con le mie installazioni può dimostrare che questa mia passione di esporre in luoghi insoliti e inusuali è una cosa da vecchia data. Il locale di Alessio è molto ampio e come struttura con i suoi prodotti in vendita mi sembrava particolarmente adatto ad ospitare le mie fotografie, che sono state inserite correttamente, pensiamo e penso, nell’ambito di un connubio con l’abbigliamento per i giovani».

Sepalone continua a sue spese nel progetto Quartieri, il suo amore per Foggia è sconfinato.

«Le mie foto le ho viste bene in negozio, in genere curo io l’allestimento, intendo dare un fil rouge, ma ho visto la grande passione di Alessio Lusuriello, la sua disposizione delle foto soddisfaceva benissimo la mia intenzione iniziale, è nato un connubio fortuito e fortunato tra me e lui, una collaborazione artistica e culturale per Foggia e per i foggiani».

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