“Leggere” per Steve McCurry

by Elisabetta de Palma

Dal 9 marzo al 1° luglio, a Torino, Palazzo Madama ospita una mostra di 65 scatti, che ci consegnano uomini, donne, bambini di tutto il mondo che leggono, semplicemente e per sempre.

Il Salone del libro non è solo al Lingotto. Il programma del Salone Off, fittissimo, diffonde miriadi di iniziative per tutta Torino e nella provincia, sia prima che dopo le fatidiche 5 giornate che riuniscono l’Italia che legge.

La prima data del programma si è legata al nome di uno dei più grandi fotografi del nostro tempo, Steve McCurry, un alchimista in verità. Parlo di alchimia perché questo succede quando si entra nello spazio di una sua mostra: da quello stesso spazio subito si esce e ci si ritrova davanti al suo obiettivo. Si entra nel buio del percorso, ci si ferma davanti al primo fascio di colori e l’osmosi è totale.

Siamo noi che leggiamo, a Kabul e a Roma, in India, in Kuwait, a New York; appoggiati ad un elefante; fra le fiamme e le macerie delle guerre; raccogliamo pagine, strizziamo gli occhi per il buio, cerchiamo il fascio di luce; leggiamo ad alta voce, leggiamo per gli altri; leggiamo da soli, leggiamo in piedi, seduti, distesi.

Siamo monaci, madri, soldati, maestri, pifferai, turisti, profughi di guerra.

Leggiamo lingue sconosciute e decifriamo segni invisibili, ma capiamo tutto; sentiamo i rumori e il silenzio intorno alle pagine su cui fissiamo lo sguardo.

Non so se ci sia un’altra forma d’arte in grado di fare questo, io non l’ho trovata.

La mostra di Torino emoziona ad ogni passo: l’allestimento di Biba Giacchetti è perfetto, valorizza ogni dettaglio, garantisce centralità assoluta alle opere.  Le citazioni letterarie scelte da Roberto Cotroneo accompagnano tutto il percorso e sono bellissime, da ricopiare su segnalibri o su pagine di pensieri. Nelle teche di vetro sono esposti alcuni cataloghi, fra i più famosi, e delle pubblicazioni ormai fuori commercio.

Ho fatto il giro tre volte prima di decidermi ad uscire, dovevo andare ma sarei rimasta. La grande alchimia si era ripetuta, fuori la luce aveva un nuovo colore.

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