Museo Galileo e Camera di Commercio insieme. A Firenze si fa colazione con la scienza

by Valeria Nanni

A Firenze si fa colazione con la scienza, se a collaborare sono il Museo Galileo e la Camera del Commercio. E si collabora anche attivamente partecipando a laboratori didattici per adulti e ragazzi, grazie all’impegno di Opera Laboratori. Così ci si dà appuntamento ogni domenica alle 10.30 fino al 2 aprile 2023 esplorando i mondi artigiani che da sempre hanno rappresentato la base economica e artistica della città di Firenze.

Il ricco programma della “Botteghe della scienza”, evento giunto alla quarta edizione, è già stato inaugurato domenica 15 gennaio con “il tornio del vasaio e la forza centrifuga”, ma prosegue nelle prossime domeniche esplorando dal mondo dell’ottica tra lenti e cannocchiali, al mondo del gelato tra golosità ed esperimenti di agghiacciamento.

Il programma nel dettaglio per il mese di gennaio vede protagoniste domenica 22 le lenti, dove il coinvolgimento dell’ottico Fabbrioni permetterà di spiegare le tecniche per la misurazione della vista e per la realizzazione di lenti e cannocchiali. L’evento tira in ballo Galileo Galilei che perfezionando il cannocchiale olandese, rendendolo più potente, inizia a scoprire un universo diverso e pieno di sorprese. Il Museo Galileo di Firenze possiede inoltre i due esemplari originali costruiti da Galileo. Gli ottici non potranno dunque che sentirsi a casa.

Domenica 29 invece ci si dà appuntamento con l’arte della scagliola a cura della Famiglia Bianchi la quale a Pontassieve (FI) possiede anche un museo in cui apprezzare questa lavorazione particolare nata in tempi antichi per sostituire il marmo nelle decorazioni. La scagliola è un gesso ottenuto dalla selenite o pietra di luna, frantumata e ridotta in polvere. Nel laboratorio oltre alla dimostrazione pratica si parlerà di storia, tecnica, materiali utilizzati.

A febbraio ci si dà appuntamento domenica 5 con il laboratorio della carta fiorentina o marmorizzata dove con la guida di un artigiano esperto sarà possibile seguire tutte le fasi di lavorazione creando un piccolo capolavoro da portare a casa. Domenica 12 si esplorano le possibilità del motore a scoppio che nell’800 fu responsabile dell’avanzamento tecnologico, partendo dall’invenzione di Barsanti e Matteucci. Domenica 19 febbraio si disegna con la camera oscura, attività a cura di Stella Battaglia. Chiunque approfondisce il settore della fotografia si imbatte nella camerta oscura, ma pochi sanno che questo fenomeno naturale fu già ampiamente utilizzato da pittori e astronomi. Si partì da un vero e proprio luogo, camera, per poi essere trasformata da Keplero in una scatola. Dunque ecco un laboratorio per sperimentare il fascino dell’immagine proiettata dalla luce e la relativa osservazione della realtà. Si conclude il mese domenica 26 con un laboratorio di fotografia a collodio umido, tecnica affermatasi alla metà dell’800.

Il mese di marzo si apre con domenica 5 continuando il percorso della storia della fotografia ed esplorando la tecnica della cianotipia, la quale vorrebbe farci vedere un mondo blu. Si tratta di una della più antiche tecniche fotografiche che nel laboratorio si potrà apprezzare. Partendo dal semplice foglio di carta si arriva alla creazione dell’immagine su stimolazione attraverso la luce. Si prosegue con domenica 12 in una delle antiche tecniche di decorazione con l’oro, la doratura. Qui ci si fa guidare da Chiara de Felice, esperta dello storico Opificio delle Pietre Dure, istituzione voluta nella seconda metà del ‘500 dal Granduca Ferdinando I de’ Medici e non solo attiva, ma autorevole soprattutto in tema di restauro. Ma Firenze è anche luogo di teatro e travestimento, perciò domenica 19 marzo si esplora il mondo di trucco e parrucche che nel ‘700 hanno deliziato e caratterizzato le corti d’Europa. I segreti del mestiere saranno svelati dalla più antica bottega artigianale fiorentina quella di Filistrucchi. Chiude il mese di marzo il laboratorio sulla tecnica del commesso fiorentino a cura della Famiglia Scarpelli. Arte antica che a partire dal ‘500 ha decorato manufatti con paesaggi, decorazioni floreali, frutta, strumenti musicali, gioielli, arabeschi, sfruttando le sfumature naturali delle pietre. Un’arte solo fiorentina di raffinatezza assoluta.

Chiude le colazioni con la scienza il laboratorio di domenica 2 aprile con storia e scienza del gelato a cura dei Gelatieri Artigiani Fiorentini e Vetulio Bondi. Un incontro tra creazione del gelato artigianale che la tradizione vuole fiorentino, e gli esperimenti di agghiacciamento compiuti dall’Accademia del Cimento nel ‘600. Con sede in Palazzo Pitti, presso la reggia medicea, gli Accademici del Cimento sono figli della moderna scienza di Galilei ed adottarono il motto “provando e riprovando”, come un monito a sperimentare continuamente provando le tesi proposte per trasformarle in scienza.

Colazione al museo, botteghe della scienza, è un ciclo di 12 laboratori dove la storia della scienza si incontra con la storia del saper fare.

Per informazioni e prenotazioni basta chiamare il Museo Galileo.

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