Rigenerazione urbana come recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. E’ questo il tema di Ri-Scatti. La rigenerazione urbana a Roma, la mostra tutta under 30 visitabile fino al 17 febbraio a Palazzo Merulana.
L’esposizione propone un’interessante riflessione multidisciplinare sullo stato dell’urbanistica romana attraverso diversi linguaggi, dall’architettura al video, dalla fotografia alla street art, creando delle visioni reali o immaginarie di come gli interventi di rigenerazione architettonica e artistica siano in grado di riconsegnare alla comunità luoghi abbandonati e in disuso. Soprattutto, come questo genere di interventi siano capaci di delineare un nuovo profilo urbano non solo dal punto di vista estetico e architettonico, ma anche sociale ed economico.
Uno degli esempi più evidenti è proprio Palazzo Merulana rigenerato e riconsegnato alla comunità come luogo di cultura oggi tra i più attivi di Roma. Ex Ufficio di Igiene sito in via Merulana 121, dopo una ristrutturazione durata circa cinque anni e fortemente voluta dalla famiglia di Elena e Claudio Cerasi, oggi il Palazzo ospita una delle più interessanti collezioni private di Roma con oltre novanta opere d’arte moderna e contemporanea principalmente incentrata sulla Scuola Romana e italiana del ‘900.
La scelta di Palazzo Merulana risulta quindi ancora più simbolica per una mostra come Ri-Scatti dedicata al tema della rigenerazione urbana. E’ la location stessa infatti ad offrire ulteriori spunti di riflessione sulle potenzialità di una città come Roma dove, soprattutto negli ultimi decenni, ci sono stati anche altri importanti esempi di riqualificazione e riapertura di luoghi abbandonati. Circa il 34% di questi spazi sono stati riconsegnati alla comunità come luoghi di fruizione artistica e culturale. Al contrario, circa il 17% sono stati destinati ad attività di natura commerciale (le sale Bingo ad esempio). Gran parte di essi sono ex sale cinematografiche.
Ri-Scatti propone una riflessione per professionisti del settore o semplici curiosi attraverso una mappa dettagliata e multidisciplinare di una città dal doppio volto: da un lato, quello vuoto e dannoso degli edifici abbandonati, dall’altro invece quello più virtuoso che si profila attraverso progetti di rigenerazione architettonica di respiro internazionale.
Dall’indagine proposta in Ri-Scatti emerge anche un altro dato molto interessante: la rigenerazione urbana di edifici dismessi non significa obbligatoriamente ripristinare l’attività originaria, ma trova il suo valore più profondo soprattutto nella creazione di spazi fruibili e aperti alla comunità, come appunto i luoghi dedicati alla cultura. In questo panorama, come evidenziato nella mostra, assume un ruolo importante la street art che, soprattutto negli ultimi decenni, non solo è diventata un mezzo per migliorare l’estetica di alcuni quartieri, ma è riuscita a fa muovere intorno ad essi un interesse sempre maggiore di natura culturale (oltre che commerciale). E’ l’esempio di quartieri come Torpignattara, Tormarancia e Ostiense.
Il tema della rigenerazione urbana è molto vasto e complesso che “ha acquisito una posizione centrale nella progettazione delle metropoli – affermano Nicola Brucoli e Carlo Settimio Battisti, curatori di Ri-Scatti -.Il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e gli interventi in aree dismesse risultano necessari per un governo del territorio finalizzato al miglioramento della qualità della vita”.
Ri-Scatti è stata realizzata con il supporto di Palazzo Merulana, CoopCulture, Fondazione Cerasi, l’Oridne degli Architetti di Roma e Provincia, IN/ARCH, Archiportale e ART-Asscociazione imprese per la Riqualificazione del Territorio.
PH Luca Calatrava _ marchi_2019