Survivors – Hidden Angels, la mostra reportage sulla atroce e disumana condizione fisica e psichica della donna in Bangladesh

by Valeria Nanni

Nascere in Bangladesh è una delle cose più brutte che possa capitare ad una donna, perché costretta ad una sudditanza perenne sia se lavoratrice, sia se resta chiusa nelle mura domestiche. A vedere per credere ci pensano i 24 scatti fotografici di Mauro De Bettio, riuniti in mostra dal 4 marzo al 2 aprile a Lucca nella Chiesa di San Franceschetto. Forti, intense e pesanti, le fotografie forniscono un potente impatto emotivo che porta a riflettere, approfondire e conoscere una situazione di ingiustizia di genere, intollerabile tra gli Stati civili. Sono prostitute anche minorenni legalizzate e donne di casa comunemente sfigurate dall’acido.

Si chiama Survivors – Hidden Angels, la mostra che funziona da reportage sulla condizione fisica e psichica della donna in un Paese che sembra lontano e che nulla ha a che fare con noi. E invece ha a che fare eccome quando i colossi occidentali dell’abbigliamento si recano attirati dalla manodopera a basso costo. La maggior parte della forza lavoro nelle industrie tessili infatti è femminile, privata dei diritti sindacali fondamentali. Lavoro sottopagato in condizioni contro la salute dei lavoratori, espone le donne a mal di testa continui, problemi agli occhi, sordità, dolori muscoloscheletrici, depressione, oltre ai maltrattamenti, molestie e abusi comunemente a loro riservati.

Non c’è pace per la donna in Bangladesh se una discordia familiare, per esempio sulla dote, si risolve in un lancio d’acido pronto a sfigurare per sempre il volto della malcapitata, che così verrà estromessa dalla sua comunità. In mostra esse sono le “Survivors” ovvero le sopravvissute ad un marchio disumano, un’azione di una violenza atroce, che eppure è socialmente accettato. Queste donne mostrano al fotografo De Bettio e a chi di conseguenza osserva lo scatto, il loro volto scavato dalla crudeltà con serenità surreale, con la potenza disarmante del sorriso, e con un epico coraggio. Il reato di sui sono state vittime resta impunito la maggior parte delle volte, per assenza di denuncia o per corruzione delle autorità giudiziarie. Di queste donne si prende cura la ‘Acid Survivors Foundation’ che fornisce assistenza medica ed economica necessaria a ricostruire la vita della donna sfigurata.

E non c’è pace neanche per una prostituta del Bagladesh, Paese dove è legale il sesso a pagamento, una legalità che accetta anche la strada che porta le ragazze a prostituirsi. Sono esse vendute, costrette, senza futuro, o strappate alla fame. Un mistero condivisibile il come possa essere eccitante andare a letto con una donna che lo fa perché è disperata, perché altrimenti non sa dove andare, perché è stata costretta con la violenza a farlo, magari picchiata poco prima di mostrarsi al cliente seducente per finta. Un mistero sciolto dalla mentalità meschina che riduce ad una cosa la donna, un substrato culturale che sostiene una legalità corrotta e porta il cliente ad accostarsi bramoso alla poco più di baracca della donna prostituta.

In mostra sono le prostitute della città bordello di Daulatdia. Belle per davvero, a volte minorenni per lo scandalo solo di chi sa cosa è la civiltà, ammiccano non all’uomo di turno, ma alla speranza che porta il loro sguardo nero e profondo a guardare lontano, oltre anche il campo fotografico di Mauro Bettio, che le incontra in uno dei suoi viaggi in Bangladesch. Ad esse è dedicata la seconda parte della mostra chiamandole Hidden angels, ovvero “angeli nascosti”.

Gli scatti sono opera dell’occhio di Mauro De Bettio, fotografo documentarista di nascita italiana e residente a Barcellona. Un uomo che denuncia una condizione femminile ingiusta, e rende la denuncia ancora più efficace. Dedica la propria vita ai progetti su questioni sociali legate all’affermazione dei diritti umani. Viaggiando esplora tradizioni e culture anche in via di estinzione, ama analizzare la contemporaneità. Ha vinto numerosi premi tra cui l’American Photography Open 2022, il FIIPA Awards 2022, il ND Photographer of the Year 2021, l’AAP Magazine 2020, ol Portrait of Humanity 2020 e il National Geographic Award 2018 per l’Italia.

L’esposizione Survivors – Hidden Angels, organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, resta aperta ogni venerdì sabato e domenica dalle ore 10 alle 19.

Acid Survivors 2020

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