‘Chi è Lei?’: la versione ‘femminista’ del celebre gioco da tavolo degli anni Ottanta ‘Indovina chi?’

by Germana Zappatore

Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, non ha giocato a ‘Indovina chi?’. Negli anni Ottanta era uno dei giochi da tavolo più conosciuto e venduto, merito della estrema semplicità delle sue regole. A sfidarsi erano due giocatori ognuno dei quali aveva un tabellone con 24 figurine rappresentanti altrettanti personaggi con tanto di nome. Ogni giocatore poi ne sceglieva da un mazzo a parte una venticinquesima che raffigurava uno dei personaggi. Lo scopo del gioco era quello di indovinare la figurina posseduta dall’avversario andando per esclusione ponendo domande sull’aspetto fisico.

A crearlo nel 1979 furono Ora e Theo Coster della ‘Theora Design’ e l’idea nacque in maniera davvero bizzarra. Ora a quei tempi arrotondava lo stipendio realizzando per il dipartimento di polizia di Little Hammond (West Virginia) le bozze identificative dei ricercati. Un giorno il marito Theo la canzonò dicendole che avrebbe dovuto inventare un gioco per aiutare la gente ad identificare i criminali. Detto fatto: la donna rielaborò alcuni identikit rendendoli ‘più gentili’ e aggiunse le caricature di alcune eminenti personalità della comunità e di uomini delle forze dell’ordine creando 24 nuovi ritratti. Omettendo questo particolare (che sarà svelato tantissimo tempo dopo) convinsero i vertici della Milton Bradley Company a realizzare il gioco ‘Guess who?’.

Negli ultimi anni, oltre a quella classica di Ora e Theo, sono state realizzate diverse varianti, adatte a tutte le età e a tutti i gusti: c’è quella con gli animali, quella con i calciatori o i protagonisti dei cartoni animati e persino una con i grandi personaggi della storia. E oggi se ne è aggiunta una nuova e inedita versione. Si chiama ‘Who’s She?’ (‘Lei chi è?’), è stata ideata da Zuzia Kozerska-Girard, una imprenditrice polacca e finanziata grazie a Kickstarter, un sito web americano di finanziamento collettivo per progetti creativi.

Sarebbe riduttivo dire che si tratta della versione femminile del celeberrimo gioco: quelle delle figurine del tabellone, infatti, sono 28 straordinarie donne che hanno scritto una pagina importante della nostra storia. Fra loro, infatti, ci sono la regina egiziana Hatshepsut (una delle pochissime donne ad essere diventate Faraone d’Egitto), la pittrice Frida Kahlo, l’attivista pakistana ancora in vita Malala Yousafzai nota per il suo impegno per l’affermazione dei diritti civili e per il diritto all’istruzione. E poi la scienziata Marie Curie, la pugile indiana Mary Kom, la suffragetta Kate Sheppard, la prima giornalista investigativa Nellie Bly e l’italiana Lella Lombardi che fu la seconda donna a guidare una monoposto di Formula 1, l’unica a giungere in zona punti nonché quella che disputò più Gran Premi. Ma anche la tennista Serena Williams, l’artista (e moglie di John Lennon) Yoko Ono, l’aviatrice statunitense Amelia Earhart, l’astronauta Valentina Tereškova che è stata la prima donna ad andare nello spazio nel 1963 e Josephine Baker che fu la prima star di colore. E tutte dipinte con acquerelli su legno dall’artista Daria Golab.

Ma non sono finite qui le novità  In questo gioco, le domande giuste da fare per vincere non riguardano più l’aspetto fisico, bensì la vita delle protagoniste: ″È la vincitrice di un premio Nobel?”, “Era un’artista?”, “È impegnata civilmente?”, “Ha fatto una grande scoperta scientifica?”, “Era una spia?”. Tutte informazioni che i giocatori possono reperire sulle schede biografiche piene di informazioni e aneddoti interessanti e a volte divertenti.

L’obiettivo di questo nuovo gioco? Lo ha spiegato la stessa ideatrice sulla piattaforma Kickstarter.

“Per ispirare. Who’s she ha come protagoniste donne che hanno avuto il coraggio di distinguersi e che hanno corso dei rischi. I loro trionfi, le loro avventure, scoperte e invenzione ispireranno a sognare in grande e a correre dei rischi! Per incoraggiare. Per mostrare alle ragazze che lpossono essere qualsiasi cosa: inventrice, scopritrice, imperatrice, pittrice. Tutti noi abbiamo bisogno di imparare di più su queste donne, e il gioco è un’ottima fonte di ispirazione e divertimento sia per ragazze che per ragazzi, sia per bambini che per adulti”. Perché, come disse Socrate “Esiste un solo bene, la conoscenza, ed un solo male, l’ignoranza”.

You may also like

Non è consentito copiare i contenuti di questa pagina.