Ecosostenibilità, recupero e sociale: è “Pieces of Venice” per salvare Venezia un pezzo alla volta. Con l’industrial design

by Manuelita Maggio

Dal riciclo di materiali dismessi della laguna di Venezia, nasce il progetto di design Pieces of Venice, selezionato dall’ADI Design Index 2019 nella categoria ‘Design per il sociale’ e candidato al Premio Compasso d’Oro 2020, la più alta onorificenza nel campo del design italiano.

Pieces of Venice ideato da Karin Friebel è una benefit Company a capitale privato che affida gran parte della produzione alla Cooperativa Sociale FUTURA, contribuendo così a reintegrare nel mondo del lavoro 60 ragazzi affetti da disagio.

Risorgere a nuova vita, attraverso l’industrial design, sotto forma di souvenir e oggetti utili alla persona, è l’obiettivo dell’iniziativa, che vuole restituire attraverso i prodotti di scarto bellezza alla città per “Salvare Venezia un pezzo alla volta”.

Veri pezzi di Venezia ritornano quindi a vivere, a beneficio della città stessa e si traducono in un forte impegno anche sul piano sociale.

Abbiamo intervistato Karin Friebel Marson.

Karin, com’è nato il progetto Pieces Of Venice?

Il progetto Pieces of Venice è nato nel 2017 da un’idea mia e di Luciano Marson mio marito: entrambi innamorati di Venezia. Il mio contributo è stato quello di prevedere una prospettiva sociale. Pieces of Venice recupera e ricicla, nel territorio di Venezia e della sua laguna, materiali dismessi mettendoli a disposizione di un pubblico ampio, sia per età generazionale, sia per provenienza geografica, trasformandoli in souvenir unici, che alcuni hanno definito “potenti e commoventi”, realizzati grazie alla competenza e volontà di persone che vivono temporaneamente ai margini della società.

Karin Friebel

A chi si rivolgono gli oggetti di POV?

Pieces of Venice offre una collezione di oggetti di design destinati a bambini e anziani. Altalene e cavalli a dondolo, insieme a bastoni da passeggio e calzascarpe dai lunghi manici per rispettare le schiene dei nostri nonni, questi sono i nostri prodotti. Il pubblico potrà anche acquistare una semplice tavola che componeva un pontile piuttosto che un pezzo della stessa trasformato in fermacarte o nel sedile di un’altalena. Mettiamo inoltre a disposizione tutta una serie di interventi quali taglio, foratura, levigatura, protezione con olio vegetale, da far eseguire a proprio gusto. I materiali che utilizziamo trasmettono un profondo e autentico senso di appartenenza ai luoghi di derivazione e in loro sono ancora vivi il ricordo e gli odori della Laguna e della città di Venezia. Pieces of Venice utilizza le catene di navi, i pontili e le passerelle della città di Venezia, le ancore e le vecchie briccole di segnalazione dei canali per dar loro nuova vita e funzione.

Dove possono trovarsi gli oggetti Pieces of Venice?

Gli oggetti di Pieces of Venice sono esposti e in vendita in alcuni dei luoghi più belli della città, dai Musei Civici al Fondaco dei Tedeschi fino all’Hotel Aman. I nostri prodotti sono stati selezionati da alcuni celebri enti culturali italiani, sono quindi acquistabili recandosi negli store di Firenze presso Palazzo Strozzi e a Milano presso la Triennale, e naturalmente attraverso il portale internet: www.piecesofvenice.com .

Avete ottenuto alcuni preziosi riconoscimenti: quali?

Sì, e ne siamo molto orgogliosi!

A ottobre 2019 il progetto è stato selezionato dall’ADI Design Index 2019 nella categoria ‘Design per il sociale’ e a oggi concorre per il Premio Compasso d’Oro 2020, la più alta onorificenza nel campo del design italiano. A gennaio di quest’anno, la Benefit Company è stata riconosciuta come ‘azienda innovativa’ e iscritta in tal senso nell’elenco speciale della CCIAA.  Anche questo è stato per noi un passaggio importante poiché ci agevola nella ricerca di investitori e capitali, acceleratori di sviluppo. Abbiamo ottenuto la certificazione rispondendo a tre requisiti, tra cui la registrazione per esempio della domanda di un brevetto, nel nostro caso la cerniera del portapillole.

Il più grande obiettivo resta etico: veicolare un messaggio che si identifica con un valore, quello della valorizzazione di un territorio e una città unici. 

È recentissima la collaborazione con l’associazione veneziana Masegni & Nizioleti siglata a Campo San Trovaso, campo di Venezia situato nel sestiere di Dorsoduro, che prevede il finanziamento di attività per la salvaguardia di Venezia da parte della Benefit Company in sinergia con l’associazione veneziana. Per l’occasione, oltre alle firme del presidente di Masegni & Nizioleti Nicola Tognon e dei soci fondatori di Pieces of Venice, si è voluto siglare l’accordo ripulendo assieme la vera da pozzo di Campo San Trovaso, la balaustra metallica di protezione chiusa attorno al foro di un pozzo che torna così a splendere libera da imbrattamenti. Di qui il pay off “Salva Venezia un pezzo alla volta” e l’hashtag “#savevenicewithus.

Come state reagendo in questa fase di delicata emergenza sanitaria?

Chiaramente la preoccupazione c’è, soprattutto sul fronte della salute, ma non si è mai trasformata in paura o angoscia.

Rimaniamo fiduciosi nei riguardi del lavoro di medici e scienziati affinché l’emergenza sanitaria rientri presto e nell’operato del nostro governo per regolare questo momento di mancata libertà alle persone e alle aziende.

Dal punto di vista psicologico ed emotivo abbiamo reagito positivamente: amiamo la nostra casa e gli spazi esterni generosi ci permettono di non risentire troppo di un senso di “clausura”; trascorrere il tempo insieme se c’è armonia in famiglia non è mai penalizzante, ma accresce ancor più i legami.

Dal punto di vista economico passato il primo momento di allarme e stupore che ci ha visti un po’ “inermi” e increduli per quanto stava accadendo abbiamo deciso di accantonare le paure e ci siamo organizzati in nuove modalità, più digitali, capendo che molti aspetti del nostro lavoro si potevano gestire anche a distanza e abbiamo colto l’opportunità di esplorare nuove vie che prima sapevamo esistere, ma la routine del lavoro e le abitudini consolidate ci avevano sempre portati a rimandarne la pratica.

Ora abbiamo avuto modo di intensificare i rapporti con i Market Place, studiare nuove strategie per la diffusione del progetto e la vendita dei nostri prodotti on-line, in questo momento salvifica, e ci stiamo dedicando a  nuove creazioni su specifiche richieste; nel contempo ci stiamo preparando alle riaperture dei clienti tradizionali con  soluzioni di Packaging e Personalizzazioni ad hoc per ampliare il ventaglio di offerta dei nostri prodotti e stimolare la ripartenza con delle novità e azioni comuni.

I vostri prossimi obiettivi?

Aumentare l’esperienza e la formazione digitale esplorando nuove vie e canali meno “tradizionali” .

Abbiamo fatto notizia per essere stati il terzo paese al mondo duramente colpito e il primo in Europa; Cina e Corea ne sono quasi totalmente usciti noi dovremo ripartire dalla promozione in questi due paesi che sono particolarmente attenti ai valori dell’Industrial Design e del Made in Italy.

Vorremmo coinvolgere maggiormente i nostri clienti e fornitori a diventare dei veri partner, lavorare in sinergia avendo obiettivi comuni in un post pandemia che guardi con più rispetto al nostro Pianeta.

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