I luoghi di meditazione di Voci de Il Saggiatore. «Stiamo concependo podcast, libri e giornali come un unico grande testo della casa editrice»

by Michela Conoscitore

“Non è impossibile che il vero fondo dell’abisso, il fondo dell’ignoto, dove il poeta chiedeva di tuffarsi per trovare il «nuovo» sia in apparenza più vicino all’uomo, nella sua storia e preistoria di individuo, sempre contemporanea al suo presente; o in quella collettiva che si sprofonda nel tempo, e nei tempi dei tempi, e in quelli che sfuggono all’infinito dietro i tempi.”

Alberto Mondadori


La riflessione sul tempo e sui cambiamenti che esso produce è sempre stata la costante che ha guidato la linea editoriale della casa editrice Il Saggiatore, tra le più prestigiose in Italia. Fondata nel 1958 da Alberto Mondadori, recentemente ha conosciuto una fase di rinnovamento nella quale non sono rientrati soltanto i nuovi prodotti editoriali ma anche nuove ‘creature’: nate nell’ambito della casa editrice, seppur concepite come entità autonome, proprio per consentire a Il Saggiatore di continuare a navigare i cambiamenti del mondo. Uno di questi progetti è Voci, il podcast curato dagli editor Andrea Gentile e Damiano Scaramella. Uno strumento per indagare le sfaccettature e gli angoli più nascosti del vivere affrontando varie tematiche. Le puntate, pubblicate sul sito www.vocipodcast.it, saranno disponibili anche sulle principali piattaforme streaming come Spotify.

La prima puntata è già disponibile, protagonista la poetessa, traduttrice e maestra di meditazione Chandra Candiani.

bonculture ne ha parlato con Andrea Gentile

Come nasce il progetto Voci?

Nasce qualche anno fa, prima che i podcast arrivassero in Italia. Già allora si percepiva che il nostro lavoro sarebbe diventato orizzontale, essere editori non deve coincidere esclusivamente col produrre libri, la parte principale del nostro lavoro, ma bisogna interpretare il mondo attraverso contenuti di varia natura. Ne è venuto fuori un ecosistema che al centro ha la casa editrice, la piattaforma podcast ma anche Italian Review, una rivista online.

Un podcast come riesce a potenziare una casa editrice?

Noi la concepiamo come una collana editoriale a tutti gli effetti, in quanto collana si costruisce un’identità ben precisa di questo piccolo marchio di cui disponiamo, che in qualche modo assume una propria conformazione. Stiamo concependo il podcast, i libri, il giornale tutti come tasselli di un unico grande testo da scrivere dalla casa editrice.

Il mondo dell’editoria è in continua evoluzione, anche nel ‘gestire’ il rapporto con i lettori, quindi mi chiedo se la creazione di Voci sia anche per rafforzare e alimentare quel rapporto?

Sicuramente sì, è un ulteriore spazio di dialogo. Un editore di mestiere fa anche questo: generare luoghi di meditazione. In questo caso, avviene attraverso la voce.

Quali saranno le tematiche affronterete nelle puntate di Voci e come si articolerà la loro pubblicazione?

Saranno dieci podcast all’anno, il primo è già online, Il mondo come meditazione, curato da Chandra Candiani che più che un podcast è un’esperienza. È un’esplorazione di temi come il silenzio e il vuoto che Candiani non contempla solamente, ma li vive. A chi ascolta, guarderà il mondo già con occhi diversi. Ad un certo punto dice: “Ho paura che il silenzio diventi un argomento”, è una riflessione molto potente. I prossimi vedranno protagonisti Vincenzo Levizzani, l’unico professore di Fisica delle Nubi in Italia, e nelle sue sei puntate spiegherà come leggere le nuvole, e cosa significa avere sempre questi ‘organismi’ sopra il nostro cielo e, spesso, darli per scontati. A settembre arriva quello in collaborazione con Woodworm, e chiederemo ad artisti della musica cos’è una canzone. Ci saranno La Rappresentante di Lista, The Zen Circus, Motta e tanti altri.

Come vi siete orientati nella scelta degli argomenti?

Esattamente come quando lavoriamo alla casa editrice, non cedendo al fascino dell’attualità, del presente ma contemplandoli in un’ottica che sia più universale, lavorando per paradigmi ed universi simbolici. La nuvola è un qualcosa che ci sarà sempre come una canzone.

Voci fa parte del restilyng della casa editrice, come immagina il proprio futuro Il Saggiatore?

Il Saggiatore ha vissuto una fase importante di ricostruzione iniziata nel 2014 e, tendenzialmente, ha portato la casa editrice a concepire un unico grande discorso attraverso i libri e a tutte le altre emanazioni, puntando anche ad avere un pubblico più giovane rispetto a quello di qualche anno fa. La seconda fase di questo processo sta avvenendo adesso, un ulteriore passaggio, un ampliamento che, appunto, non riguarda solo le iniziative editoriali, a cui si aggiungono queste nuove esperienze. Per concepire la casa editrice come un unico diaframma d’interpretazione del mondo.

You may also like

Non è consentito copiare i contenuti di questa pagina.