L’imprenditorialità è una skill. Nasce Grani Digitali, primo incubatore di impresa scolastico

by redazione

Come si crea una startup, come si crea lavoro? Come si trasforma l’intuizione di una app in una idea imprenditoriale vincente? All’I.T.E. Blaise Pascal di Foggia, lo storico istituto per programmatori, è nato Grani Digitali, il primo incubatore e acceleratore d’impresa dedicato ai ragazzi e alle ragazze dell’ultimo anno delle scuole superiori, corredato di aree di coworking e laboratori.

Didattica e mondo dell’impresa per la prima volta nel capoluogo dauno tenteranno di andare oltre i programmi di alternanza scuola lavoro per offrire delle occasioni reali di autoimprenditorialità.

Formazione e imprenditorialità sono viste come skill, se si riparte dalle competenze e dalla scuola.

Secondo i dati di Startup Italia sono 74.184 ( più 16,6%) i soci nelle startup italiane, mentre le quote di partecipazione dirette e indirette sfiorano le 110mila unità (109.834, più 19,9%). Delle quasi 110mila quote di partecipazione in startup e PMI innovative, sono oltre 20mila quelle provenienti da soci Corporate Venture Capital: di queste, circa 9mila relative a investimenti diretti.

Grani Digitali dunque raccoglierà call di imprenditori, del territorio e non, con specifiche esigenze di ricerca e sviluppo, per formare team di studenti che daranno nuovi stimoli e soluzioni alle aziende committenti.

L’idea è arrivata dalla grande esperienza sul campo del professor Raffaele Identi, informatico e tutor delle varie classi e responsabile dei progetti di alternanza.

«Quando incontravo qualche ex alunno alla domanda ‘che fai adesso?’, tutti mi rispondevano con la faccia rabbuiata ‘sto cercando lavoro’. La nostra è una terra difficile, negli anni sono arrivati tante novità, a cominciare dalla legge 107, c’è stata la stagione dei progetti, dei Pon. Con i ragazzi siamo andati a Londra per vendere sui mercati londinesi i nostri prodotti tipici. Molti ex studenti hanno fornito app alle strutture ricettive del Gargano, tanti hanno raccolto dati sul turismo. C’è sempre stato tanto entusiasmo, ma mai nulla che diventasse lavoro vero. Ho capito che mancava la messa a terra dell’impresa. Nell’incubatore si realizzano le idee, lo studio diventa impresa», ha spiegato il docente nel corso dell’inaugurazione a cui hanno partecipato l’Unifg e i dirigenti provinciali e regionali dell’Ufficio scolastico, Marida Episcopo e Giuseppe Silipo.

Grani Digitali è un’ATI fondata dalll’I.T.E. Blaise Pascal e dalla società Marketing Movers di Luigi de Seneen e Massimiliano Arena. I ragazzi delle quinte seguiranno un programma, che comprenderà la formazione di impresa, le testimonianze, laboratori e coaching. Il tutto, finalizzato alla stimolazione e alla generazione di idee imprenditoriali e alla loro concretizzazione, culminerà in un “investor day”.

I possibili partner già ci sono. Moltissimi iscritti di Coldiretti e Confcommercio hanno bisogno di gente qualificata che curi l’e-commerce e/o le pagine digitali per le vendite e la customer satisfaction.

Tra i ragazzi sono già nate possibili start up. Da una società di regia per gli eventi a distanza ad app per la organizzazione dei turni delle farmacie anti Covid.

Non verrà meno l’assistenza tecnica, come ha rilevato la amministrativa di Confcommercio Stefania Bozzini. Presso l’incubatore ogni giovedì sarà aperto un ufficio della organizzazione datoriale e sindacale dei commercianti sull’assistenza fiscale e la ricerca di contributi per le startup.

Anche l’Università di Foggia ha risposto positivamente all’iniziativa. Il mandato del Rettore Pier Paolo Limone, come ha ricordato la sua delegata al placement la prof Mariangela Caroprese, punta ad essere molto presente sul territorio. «Il nostro non è uno spot, ci teniamo a fare rete. Noi ci siamo non solo per dirlo ma per farlo fattivamente. Abbiamo approvato un catalogo sulle competenze trasversali nel quale introdurremo anche Grani Digitali. L’università non è un ufficio di collocamento, ma crea le condizioni per il proprio futuro. Questo è il momento più creativo, tutte le più importanti imprese nascono da idee di giovani», ha osservato l’accademica.

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