Migliorare la gestione del tempo: roba da veri imprenditori. Disconnettersi: roba da lavoratori responsabili

by Ines Pesce

E’ diventato chic essere stravolti dal lavoro ma in fondo abbiamo una marea di perdita di tempo, tutto tempo che perdiamo per la nostra anima”, diceva Brunello Cucinelli durante la presentazione del suo modello di fabbrica contemporanea nel 2017.

Sono trascorsi diversi anni da quel pensiero dell’industriale umbro, riconosciuto come il re del cashmere e famoso in ogni angolo del globo per le sue visioni di imprenditore illuminato, ma la situazione generale non è cambiata, anzi potremmo dire che è peggiorata.

>>>Per vedere il video sul discorso di Brunello Cucinelli

A distanza di pochi anni, il nostro mondo è sempre più connesso e sempre più smart, soprattutto dopo la pandemia, ma la tecnologia che ci ha permesso di aumentare la nostra produttività e che ci permette di lavorare in qualsiasi luogo ci troviamo, ci ha al tempo stesso derubati della concentrazione. 

E sulla scorta di questa modernità qual’è, dunque, il grande scoglio degli imprenditori che, all’inizio di ogni anno, è sempre in cima alla lista degli obiettivi da perseguire?

Migliorare la gestione del tempo. 

Chi non ha questo obiettivo o è Brunello Cucinelli oppure non è un imprenditore. 

E sono molto sicura di questa mia affermazione perché negli ultimi anni di professione come consulente marketing e business sono entrata in decine di aziende e, dalle startup alle realtà più strutturate, in occasione dei piani strategici di inizio anno tra gli obiettivi c’è sempre stato “migliorare la gestione del tempo”. 

C’è da chiedersi perché in questa modernità e iper connessione il time management : è un problema così sentito nelle aziende? 

Sempre parafrasando una massima di Brunello Cucinelli, i giovani sin dall’università hanno l’illusione che bisogna essere molto connessi ma, in verità, nessun imprenditore intelligente vuole dei dipendenti super connessi perché un imprenditore vuole collaboratori concentrati. 

I lavoratori di oggi lavorano alternando 10 minuti di lavoro a 10 minuti di whatsapp e questo significa un tempo di de-concentrazione altissima e un senso di sovraccarico professionale che di fatti è un’illusione frustrante.

Ogni giorno ci facciamo bombardare da un eccesso di informazioni che ci consumano e abbassano la nostra attenzione: qualcuno ha parlato di infobesity , una sindrome determinata proprio dall’eccesso di stimoli che mandiamo al nostro cervello e che nel tempo porta allo stress e al burnout.

Si è combattuto negli anni verso un concetto di produttività legato all’era industriale, durante la quale l’obiettivo era produrre di più e più velocemente con il risultato di avere lavoratori stanchi e stressati fino all’esaurimento. 

Oggi, che gli imprenditori sanno bene che lavorare di più non significa aumentare la produttività in maniera proporzionale ma, viceversa, è adottare sistemi e strumenti pratici in grado di ottimizzare ciò che facciamo, sono gli stessi lavoratori che si mettono nelle condizioni di stressarsi perché troppo e inutilmente connessi. 

Cosa dovrebbe fare dunque un lavoratore per evitare questo stress da iperconnessione e abuso di informazioni?

Se tanto mi dà tanto, un buon imprenditore deve concentrarsi sulla gestione del tempo personale e quello dei propri collaboratori affinché questi ricevano le giuste informazioni per svolgere il proprio lavoro in modo fluido. Parallelamente questi ultimi hanno il dovere di disconnettersi da tutte quelle informazioni inutili che non sono funzionali al lavoro. 

Disconnettersi.

Solo per chi desidera migliorare vita personale e professionale.

Internet (…) ha cambiato l’umanità, ma con questo meraviglioso e affascinante dono che il creato ci ha fatto, che cosa dobbiamo fare noi? Cercare in qualche maniera di governarlo, perché ha appesantito il nostro mal dell’anima” (cit. Brunello Cucinelli). 

Gestire internet e gli stimoli da social network è la soluzione per lavorare in maniera responsabile ma, soprattutto, per riprendere a dare attenzione all’essenziale e a vivere riprendendo di nuovo il contatto con la realtà, migliorando la qualità della propria vita in generale. 

Solo in questo modo gli imprenditori riusciranno a migliorare la gestione del proprio tempo e lavoratori ad essere meno “stravolti”. 

You may also like

Non è consentito copiare i contenuti di questa pagina.