“Puglia di stoffa”: ricci di mare e altri cibi cuciti per Stefania Calefati, l’artigiana che promuove la cucina pugliese

by Fabrizio Simone

Il covid ha messo in ginocchio l’industria dei matrimoni, che ha registrato perdite per almeno 20 miliardi (nel 2019 poteva contare su un business da oltre 65 miliardi), e 560 mila addetti – dai wedding planner ai fioristi – sperano al più presto di poter tornare a gestire le consuete operazioni matrimoniali.

Altri, come la 36enne Stefania Calefati, wedding designer di Fasano (ha partecipato alla Enzo Miccio Academy), hanno deciso di imboccare un’altra via, senza lasciarsi abbattere dagli effetti devastanti della pandemia. Stefania, infatti, ha creato un brand tutto suo: “Puglia di stoffa”, promuovendo la gastronomia pugliese e le delizie di un’intera regione attraverso ago e filo. Bonculture ha intervistato l’intraprendente artigiana.

Come è nata “Puglia di stoffa”?

Quattro anni fa ho partecipato a degli eventi tenutisi a Borgo Egnazia, in provincia di Brindisi. Per partecipare a questi mercatini bisognava rispettare la tematica stabilita e un po’ per gioco è venuto fuori questo discorso del cibo cucito. Perciò ho realizzato il mio primo cibo cucito, il riccio di mare, che ho inserito nel logo del mio marchio, “Puglia di stoffa”. Durante questi anni ho lasciato il progetto in standby, fino a quando quest’anno, a causa del covid, ho deciso di riprendere l’iniziativa, facendomi seguire da una social media manager e registrando il marchio. Attraverso un’indagine di mercato abbiamo scoperto che sono l’unica in Puglia che realizza cibo cucito. “Puglia di stoffa” esiste ufficialmente soltanto da un mese e mezzo.

Perché dedicarsi esclusivamente ai prodotti gastronomici della regione?

Adoro il cibo, è una delle gioie della vita. E poi la Puglia offre tante specialità gustose, che la contraddistinguono anche all’estero. Però ho anche linea dedicata alle piante, sempre in stoffa, e una dedicata agli elementi marini (polpi, coralli, pesci, meduse).

Per quanto riguarda il cibo, cosa realizzi in particolare?

Cerco di riprodurre perlopiù i nostri cibi locali (alcuni come portachiavi, altri come oggetti decorativi, spille, centrotavola): i taralli, i pomodori, le cozze tarantine, i ricci di mare, i fioroni, le scamorzine, il caciocavallo podolico, il panino col polpo, i torcinelli, il capocollo di Martinafranca, i panzerotti, la focaccia barese, i paccheri col polpo, la salsiccia, gli spaghetti con le cozze, gli spaghetti con i fagiolini e cacioricotta, le orecchiette. Cerco di soddisfare ogni richiesta, anche realizzando prodotti che solitamente non rientrano tra le mie creazioni (mortadella, prosciutto, salame). Adoro sperimentare e creare prodotti artigianali che possano essere fedeli alla realtà: i miei prodotti non fanno ingrassare e confondono spesso i clienti perché cerco di cucire cibi il più possibile veritieri!

Nonostante il covid, “Puglia di stoffa” sta riscontrando un buon successo?

Assolutamente. Non lo avrei mai immaginato. Devo ringraziare mio marito e la mia amica social media manager perché altrimenti non avrei avuto la grinta per far ripartire questo progetto. Mi scrivono, mi fanno i complimenti e mi cercano non solo dalla Puglia! Sto ricevendo richieste da tanti pugliesi che si sono trasferiti al nord. Ieri pomeriggio, tra l’altro, mi ha scritto una ragazza italiana che vive in America perché quest’estate verrà in Salento.

Al momento puoi essere contattata solo su Instagram?

Esatto. A breve aprirò anche una pagina su Facebook, in modo da essere più visibile. Facebook è una piattaforma diversa rispetto ad Instagram, su cui sto ricevendo molte richieste, ma non è da sottovalutare l’incidenza di questo social network.

Terminata questa fase, tornerai a dedicarti ai matrimoni?

La scelta è un po’ difficoltosa. “Puglia di stoffa” è esplosa in questo momento ed è un po’ complesso gestire entrambi i fronti. Quando torneremo alla normalità cercherò di far combaciare entrambe le prospettive. Sono due realtà molto diverse tra loro ma per certi versi le posso unire: essendo produttrice di tutto quello che serve per gli eventi, essendo artigiana, posso proporre come bomboniera, ad esempio, alcune delle creazioni di “Puglia di stoffa”.

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