“Sette meno dieci”, per un 2021 culturale ancora online. Pierpaolo Lala: “La grammatica del web è completamente diversa”

by Sara Valentino

Da quasi un anno la cultura sta soffrendo, l’emergenza sanitaria ha bloccato forzatamente qualsiasi evento culturale in presenza e così, oltre che un’ingente perdita di lavoro e denaro, gli operatori culturali necessariamente hanno dovuto reinventarsi in nuove forme, un po’ per sopravvivenza personale, ma anche per non lasciare orfano il pubblico.

Cinema, teatri, musei sono chiusi, non è dato sapere quando si potrà iniziare a pensare a una lenta ripresa del settore e nello sconforto generale c’è chi non si è fermato continuando la diffusione culturale sul web, unica finestra sul mondo in questo momento storico a tratti surreale.

Ma “la grammatica del web è completamente diversa” sottolineano Pierpaolo Lala (giornalista e operatore culturale) e Gabriella Morelli (imprenditrice sociale) che hanno rimpastato alcuni loro format in presenza dando vita a “Sette meno dieci”, la rassegna web ideata dall’associazione Diffondiamo Idee di Valore, in collaborazione con Conversazioni sul futuro, Io non l’ho interrotta e Coolclub.  

Ritrovarsi dall’iperattività del seguire e organizzare centinaia di eventi pubblici ogni anno alla situazione in cui non puoi fare niente non è stato semplice” – racconta Pierpaolo – “Abbiamo ragionato molto se fare o meno le cose. Durante il primo lockdown abbiamo iniziato un po’ per disperazione, perché a un certo punto non sapevamo veramente più che fare ed è nata quest’idea inizialmente un po’ per scherzo; ci siamo divertiti e alla fine abbiamo deciso di provarci. È iniziato così l’appuntamento quotidiano di “Sette meno dieci”, per superare la noia. Successivamente ci siamo interrogati molto su come sviluppare il format perchè non potevamo trasportare semplicemente ciò che facevamo in presenza sul web; era necessario pensare e riformulare il progetto con un linguaggio diverso. In questo caso facciamo una cosa abbastanza basica, utilizziamo una delle piattaforme più sfruttate in questo periodo e chiacchieriamo con i nostri ospiti su alcuni argomenti di attualità”.

A partire da ieri con una nuova cadenza settimanale, torna “Sette meno dieci” con tre nuove puntate in diretta streaming (ore 18:50) sulle tre pagine Facebook e sul canale YouTube di Conversazioni sul futuro, per parlare di libri, diritti, musica, attualità, storie e molto altro.

Fil rouge dei tre appuntamenti del martedì è l’aggiornamento su “Free Patrick Zaki, prisoner of conscience”, edizione speciale del concorso internazionale di comunicazione sociale “Poster For Tomorrow”.

Poster For Tomorrow è un concorso internazionale che esiste dal 2009 e l’XI edizione doveva svolgersi a Lecce lo scorso ottobre durante Conversazioni sul futuro con la giuria che si sarebbe dovuta riunire nella nostra città. Quando i piani sono saltati a causa dell’emergenza sanitaria abbiamo voluto comunque mantenere l’appuntamento di “Poster for tomorrow”, non solo, abbiamo voluto estendere e coinvolgere quest’iniziativa a più città” – spiega Lala. “La collaborazione è nata dall’idea di lanciare un’edizione speciale interamente dedicata alla liberazione di Patrick; solitamente Poster For Tomorrow ogni anno è dedicato a un tema (nel 2020 sulle fake news, ndr), ma quest’anno hanno pensato a un’edizione speciale, monotematica rivolta esclusivamente a Patrick”.

Ideata da Amnesty International Italia, da Conversazioni sul futuro e Diffondiamo idee di valore e con la partecipazione del Festival dei Diritti Umani di Milano e l’Associazione Articolo 21, l’iniziativa vanta numerose collaborazioni in italia e presto anche con altre nazioni: “Da subito abbiamo contattato l’Università di Bologna dove studia Zaki, ora stiamo coinvolgendo anche le altre realtà. La prima adesione formale è arrivata dal Comune di Lecce, sta arrivando l’adesione dell’Università di Bologna, città che proprio in questi giorni ha dato la cittadinanza onoraria a Zaki e siamo in attesa del Comune di Milano e altre istituzioni. Le adesioni dei comuni sono fondamentali perché l’esito di questo contest e i poster vincitori saranno affissi in giro per l’italia e non solo (stiamo aspettando accordi con altri Paesi) nel giorno dell’anniversario dell’arresto di Zaki, la notte tra il 7 e l’8 febbraio”.

Nei primi tre appuntamenti saranno presentati tre nuovi volumi: il 12 gennaio “Unframing. Come difendersi da chi può stabilire cosa è rilevante per noi” (Ledizioni) di Antonio Pavolini che dialogherà con Donata Columbro (giornalista e socia fondatrice di Dataninja) e Bruno Mastroianni (filosofo, giornalista, consulente per i social media di alcune trasmissioni Rai) circa l’industria dell’informazione, e più in generale quella dei contenuti che ormai svolge un ruolo essenziale per la qualità della nostra vita sociale. Pavolini è uno dei primi podcaster e blogger italiani, impegnato da diversi anni nell’esplorazione dei nuovi trend e modelli di business della transizione digitale.

Martedì 19 gennaio Sette Meno Dieci ospiterà la prima presentazione in anteprima nazionale di “Compagni! Il romanzo del congresso di Livorno” di Federico Mello, in uscita per Utet. Il giornalista leccese, che nel corso degli ha lavorato ai programmi di Michele Santoro, al “Fatto Quotidiano” e a Ballarò su Rai 3, e ora è nella redazione di Zapping su Radio 1 converserà con la giornalista Sonia Pellizzari e con il sindaco di Lecce Carlo Salvemini.

Per l’ultimo incontro (26 gennaio) la presentazione del volume “Rinascita americana. La nazione di Donald Trump e la sfida di Joe Biden” della giornalista Giovanna Pancheri (SEM). Vita, libertà, ricerca della felicità. Quanto i diritti individuati dai Padri Fondatori trovano spazio nell’America di oggi? Cosa lascia Donald Trump in eredità a Joe Biden? Giovanna Pancheri, corrispondente dagli USA dal 2016 per Sky TG24, negli ultimi anni ha percorso la nazione in lungo e in largo realizzando preziose, toccanti e alle volte incredibili interviste di prima mano, da quella al leader del Ku Klux Klan, che sostiene l’irragionevole teoria della sostituzione etnica, al racconto di un giornalista di Tijuana dei narcotunnel scavati sotto al muro del confine. Una società che Giovanna Pancheri osserva con estrema lucidità, mentre assiste al diffondersi del movimento suprematista Alt-Right, all’incancrenirsi di sentimenti razzisti, alle reazioni d’orgoglio del movimento Black Lives Matter, a incontri tra famiglie divise dal muro sul confine tra Messico e Stati Uniti, al sorgere del movimento ambientalista che ha trovato in una ragazzina svedese la sua eroina, fino alla definitiva sconfitta di un Presidente che pur di mantenere il potere le ha provate tutte, creando un clima d’odio e sospetto persino sulla risposta della scienza al Coronavirus.

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