Assassinio a Villa Borghese, Walter Veltroni fa il suo ingresso nel giallo

by redazione

Assassinio a Villa Borghese, edito da Marsilio, è il romanzo di esordio di Walter Veltroni nel mondo del giallo. Lo splendido scenario di Villa Borghese, tanto caro all’autore nella sua veste di Sindaco della Capitale, si tinge di sangue a seguito dei macabri ritrovamenti di corpi assassinati e mutilati, con indizi sparsi qua e là per i luoghi più suggestivi del parco e che rievocano la presenza di una setta.

I delitti seguono di pochi giorni l’istituzione di un Commissariato di polizia all’interno del parco urbano.

L’istituzione del Commissariato non è dettata da particolare esigenze ma rappresenta una operazione di facciata da rintracciare nell’odierno clima di spasmodica ricerca della sicurezza in ogni dove, tanto è vero che come Commissario viene scelto Giovanni Buonvino, ispettore la cui carriera è da lustri bloccata a causa di un grottesco errore di indirizzi che lo ha reso zimbello dei colleghi ed anche della moglie che lo ha lasciato per un’altra donna, mentre la squadra è composta da poliziotti non proprio esemplari.

Protagonista assoluto del romanzo è il novello Commissario Buonvino che ben incarna la figura del dipende pubblico che costituisce la spina dorsale del nostro paese: l’italiano che pur tra delusioni professionali e familiari si dedica con abnegazione e dedizione al suo lavoro affrontando le proprie paure e incertezze. Il Commissario è l’antieroe per eccellenza che anche non essendo dotato di particolari doti investigative riuscirà comunque a risolvere il mistero degli efferati omicidi mettendo insieme i pezzi dell’intricato puzzle non grazie all’audacia ed al colpo di genio ma al lavoro quotidiano dei piccoli passi a dispetto della pressione dei media e grazie alla inaspettata fiducia che i superiori comunque gli accordano.  

Il romanzo, tra citazioni cinematografiche, calcistiche e musicali scorre veloce ed avvincente fine alla soluzione del caso che, forse, arriva fin troppo presto, non appena il lettore si affeziona ai vari personaggi, alle loro solitudini ed inquietudini.

Ultima notazione, il romanzo ben si adatta alla trasposizione sul piccolo schermo.

Davide Emanuele

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