«La nostra Super Nova, una metafora che ci aiuta a interrogarci sul futuro». L’intervista a Marco Pautasso, vicedirettore del Salone del Libro

by Agnese Lieggi

Il libro è una delle possibilità di felicità che abbiamo noi uomini” affermava Jorge Luis Borges. Il libro, infatti, ci può dare la possibilità di vivere altre vite, è senza dubbio il luogo più interessante dove trascorrere il proprio tempo, il rifugio più accogliente in cui lasciarsi andare al mistero e alla magia, quel luogo sovrannaturale in cui si incontrano scrittore e lettore.

Il Salone Internazionale del Libro di Torino, in Italia e in tutto il mondo, celebra esattamente questo incanto, promuove il libro, eleva il gusto della lettura e della scrittura valorizzando in modo particolare la comunicazione, le informazioni, le notizie riguardanti il mondo del libro e della lettura, è il centro di scambio di esperienze in cui si creano le principali intese con il mondo della scuola, dell’università, delle biblioteche, ovvero tutti quei luoghi adatti alla semina della cultura del lettura. Il Salone Internazionale del Libro, è un progetto dell’Associazione Torino, la Città del Libro e della Fondazione Circolo dei lettori, quest’anno torna in presenza, dopo un’edizione precedente online che a suo modo è risultata molto seguita e ben organizzata. Il tema di questa XXXIII edizione è Vita Supernova, ed ha fra i principali obiettivi quello di celebrare i 700 anni dalla morte di Dante, si svolgerà fino al 18 ottobre, presso il Lingotto Fiere di Torino.

Parliamo con il vicedirettore Marco Pautasso, approfittando della sua disponibilità per approfondire, appuntamenti e novità del Salone Internazionale del Libro 2021.

Ritorno alla presenza per il SalTo 2021, quanta energia si percepisce?

Tanta. Un’energia straordinariamente positiva sembra aver invaso tutti i padiglioni del Lingotto e allargarsi, come per effetto di onde concentriche, anche alla città.

E coinvolgere tutta la filiera, nessuno escluso: editori, autori, bibliotecari, librai. La grande comunità del libro aspettava forse proprio questo momento per poter riassaporare la gioia della condivisione.

Un’attesa lunga, sofferta, che ha generato però un nuovo entusiasmo, che speriamo ci accompagni anche nei mesi avvenire.

Quali sono gli ospiti più attesi all’interno del panorama nazionale e internazionale?

Il parterre degli ospiti del Salone quest’anno è davvero eccezionale. Tra le presenze internazionali ci piace ricordare, tra i tanti, Michel Houllebecq, Valeire Perrin, Chimamamda Ngozi Adichie, Ece Temelkuran, Javier Cercas, Alicia Jimenez-Bartlett, André Aciman, Alan Pauls, Mathias Enard, Hervé Le Tellier, Georgi Gospodinov. Tra gli italiani non manca davvero nessuno: Maurizio De Giovanni, Antonio Manzini, Marco Malvaldi, Stefania Auci, Donatella Di Pietrantonio, Dacia Maraini, Daria Bignardi, Serena Dandini, Giulia Caminito, Emanuele Trevi, Alessandro Barbero, Alessandro Piperno, Simonetta Agnello Hornby, Alessandro Bergonzoni, Paolo Rumiz, Michela Marzano, Massimo Recalcati.

Non mancano nemmeno nomi pop: Carlo Verdone, Max Pezzali, Cesare Cremonini, Nino D’Angelo, Luca Barbarossa, Francesco Guccini, Roberto Vecchioni, Luciana Littizzetto, Alessandro Cattelan.

La sopravvivenza del libro, un oggetto che ha superato innumerevoli sfide, soprattutto quella della pandemia mondiale. Cosa pensa a riguardo?

Il libro sembra davvero indistruttibile. Anche la sfida col digitale, che pare ​ purtroppo aver partita i dischi, la carta stampata, il cinema, la sta affrontando con sorprendente e ritrovato vigore. E l’emergenza Covid, come ha ricordato il presidente Mattarella, ne ha forse fatto riscoprire la sua unicità e irrinunciabilità, rivelandosi anche un’arma contro la solitudine, e uno strumento di conoscenza e di approfondimento fondamentale in un periodo particolarmente complesso.

Vita Supernova, che significato ha questo tema per il SalTo 2021?

Ha un duplice senso. Da un lato c’è un rimando al settecentesimo dantesco. D’altro canto è una metafora che ci aiuta a interrogare il nostro futuro: la supernova è un’esplosione stellare di enorme potenza, che può illuminare ciò che altrimenti resterebbe al buio, ma la sua energia ha anche una forza distruttiva. Come sarà il pianeta in cui vivremo nei prossimi anni? Saremo capaci di sciogliere tutta una serie di nodi, remoti e recenti, o ci troveremo di fronte a una moltiplicazione di nuovi problemi?

Per la diffusione del libro è imprescindibile la sua traduzione. Ci sarà uno spazio dedicato alla traduzione e ai traduttori?

Da anni il Salone ospita una sezione denominata L’autore invisibile, curata da Ilide Carmignani, dedicata espressamente alla traduzione. Offre quattro sezioni: la prima indaga la traduzione come lezione di accoglienza, preziosa perché in tempi di migrazione consente a una cultura di aprirsi ad un’altra senza perdere se stessa. La seconda, Lo scrittore e il suo doppio, vede un confronto allo specchio tra grandi nomi della letteratura internazionale e il loro traduttore italiano. La terza, A volte ritornano, è dedicata alla ritraduzioni di classici. La quarta, I ferri del mestiere, esplora professionalmente il laboratorio del traduttore e tutta la filiera del libro.​

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