Lo spazio delle donne di Daniela Brogi: scrittrici, artiste e politiche che la narrazione storica e culturale ha occultato e reso invisibili

by redazione

Lo spazio delle donne, opera di Daniela Brogi in concorso nella sezione saggistica del Premio “I fiori Blu” 2022, denuncia ed esamina «l’assenza delle donne e delle autrici dalla considerazione e dalle pratiche di riconoscimento pubblico» (p. 3). Forme e nomi di quest’assenza – esplorata nei cinque spazi del recinto di minorità, del mondo inabissato, dell’interstizio, della mappa e del fuoricampo attivo – sintetizzano lo spazio ovunque negato alle donne e alle autrici nella storia.

Lo spazio delle donne analizza uno spazio negato per sottrazione e uno spazio meno sensibile e conosciuto negato alle donne per omissione. È stato sottratto lo spazio sul quale si è imposta l’occupazione patriarcale e dal quale le donne sono state tenute ai margini: è spazio sottratto ai loro diritti, civili e politici, e al loro talento in ogni campo, scientifico e umanistico. È stato omesso lo spazio che le donne hanno conquistato e avuto, ma che la narrazione storica e culturale ha occultato e reso invisibile. Alla ricerca dello spazio femminile negato, Lo spazio delle donne dichiara l’obiettivo di riscoprirlo nei molti nomi di scrittrici, intellettuali, artiste, giuriste, femministe che ne sono state protagoniste e così l’ambizione di essere parte integrante di un processo di riscatto che inizia nel Novecento. È il secolo del femminismo e della paura delle donne, sia quella che le donne incutono, sia quella che le donne subiscono per i molti ostacoli attuali e potenziali ne mettono ancora a rischio lo spazio rivendicato: la reazione/avversione ideologica al femminismo, come se femminismo fosse, e non lo è, l’opposto di maschilismo; il dogma meritocratico «come retorica del dominio» (p. 56); 3. la «cultura dello scoraggiamento sistemico (p. 45)» insieme allo «stress normalizzato» (p. 46), alla disabitudine al potere (p. 47) e agli stereotipi di genere (p. 44 ss.); la cultura post-coloniale che potrebbe indurre a cancellare molte donne «dopo essere state grossolanamente e ipocritamente inserite nelle file degli oppressori» (p. 40); infine la reazione al politicamente corretto, il suo capovolgimento e la denuncia del femminismo come cancel culture (p. 72).

Lo spazio delle donne è molte cose contemporaneamente e merita attenzione per tutte. È certamente saggio scientifico con la profondità e l’analiticità di pensiero che riconducono alle radici dell’Autrice nel mondo della ricerca. È saggio di sensibilizzazione e divulgazione culturale sulla questione femminile, di cui fa prova una scrittura suggestiva affrancata dagli stilemi accademici tradizionali. Lo spazio delle donne è infine un saggio che ha la forza e il coraggio del pampleth, genere che si è abitualmente portati ad attribuire al maschile. Con Lo spazio delle donne Daniela Brogi compone ricerca, informazione e impegno, insegna, prende posizione e riconquista spazio nello stesso momento.

Gabriele Fattori

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