Nuova dignità al lavoro, i Quattro Giorni di Giorgio Maran sbarcano a Parcocittà

by Nicola Saracino

In Italia si lavora di più ma si guadagna e si produce di meno. Lo dicono i dati, non uguali per tutti i Paesi: in Francia, ad esempio, dove l’orario è stato ridotto a 35 ore settimanali, in cinque anni sono stati creati 400mila nuovi posti di lavoro. Prende spunto dal nuovo paradigma della settimana corta lavorativa la presentazione dal vivo di 𝘘𝘶𝘢𝘵𝘵𝘳𝘰 𝘎𝘪𝘰𝘳𝘯𝘪 con l’autore Giorgio Maran che si svolgerà a Parcocittà il 1 luglio alle 19.30. Un evento promosso da Possibili Scenari in collaborazione con l’associazione Libertà Civile e il prezioso contributo di Parcocittà. All’incontro prenderanno parte anche Alessio Lusuriello, presidente dell’associazione Libertà Civile, e Rita Amatore del coordinamento di Parcocittà. Modera Giammarco Di Biase, giornalista di Bonculture. Qualcosa in Europa si sta muovendo e Quattro Giorni è un libro che “getta il seme per una società nuova, spostando l’oggetto del compromesso, non più solamente incentrato sui soldi, ma sul tempo”.

“L’incontro con Giorgio Maran è nato dal suo precedente libro, “Il tempo non è denaro”, da cui è nata una amicizia che ci ha portato ad ospitarlo poi alla presentazione di Progetto Concittadino – spiega a Bonculture Antonio de Sabato, presidente dell’associazione Possibili Scenari e coordinatore di Progetto Concittadino Foggia -. E’ un evento frutto di un bel lavoro di squadra e di sinergie che solo un buon libro poteva favorire. L’obiettivo di una settimana lavorativa di quattro ore è quello di costruire una società produttiva con un orario ridotto, in cui tutti i cittadini sono coinvolti nello sforzo produttivo e al tempo stesso abbiano una quantità di tempo maggiore dedicato al perseguimento delle proprie aspirazioni al di fuori del lavoro”.

Sullo sfondo, la volontà di dare risposte ad alcune domande: quante persone vivono ancora in condizioni di lavoro precario? A quante persone dovrebbero essere concesse condizioni dignitose? Tentativi di mettere insieme soggetti e forze diverse attorno all’idea della settimana lavorativa di quattro giorni si stanno facendo strada un po’ in tutta Italia, e a Foggia il percorso comincerà proprio dalla presentazione di questo libro. “E’ necessario confrontarsi e parlarne per incentivare anche all’interno del nostro Stato questo percorso – spiega de Sabato -. La settimana dei 4 giorni deve diventare una rivendicazione per il presente. Ridurre il tempo lavorativo a 32 ore e 4 giorni aiuterebbe anche i lavoratori ad avere maggiori gratificazioni da ciò che producono. Non ci sembra che allo stato attuale i lavoratori siano molto contenti dello stato delle cose. Stiamo assistendo a un fenomeno preoccupante, quello delle dimissioni. Ciò vuol dire che molte persone non accettano l’impiego che gli viene offerto e quindi hanno la necessità di privarsi del lavoro per liberarsi dalle condizioni cui sono sottoposti nella situazione lavorativa e questo non va bene”.

La più grande sperimentazione è in Inghilterra, ma esperienze positive si registrano anche in Germania, Francia e Spagna. “Una settimana lavorativa lunga inficia anche gli equilibri familiari, con coppie che non riescono nemmeno a trovare tempo per pensare a dei figli o con donne che rinunciano a lavorare per poter pensare alla famiglia. La crisi alimentare, energetica, la guerra e il precariato porranno in autunno il lavoro al centro dell’agenda politica e sindacale italiana ma non si può pensare di concepirlo solo legandolo esclusivamente alla produttività. C’è una grande curiosità da parte dei lavoratori su questa questione e questo mini tour del libro di Maran serve proprio per attivare energie nella classe operaia che in questo momento è sottoposto a degli sforzi incredibili che hanno conseguenze negative anche sulla propria salute”, afferma il presidente di Possibili Scenari. Qualcosa si sta muovendo, anche a Foggia si sta gettando il seme per una società nuova.

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