Presìdi del Libro, andare oltre le pagine con la lettura dal basso. La passione di Anna Maria Montinaro

by Ines Pierucci
presidi del libro, anna maria montinaro

Si sono dati appuntamento a Matera per il Convegno nazionale gli oltre sessanta presìdi del libro che, da quasi vent’anni, animano il territorio nazionale di iniziative sulla promozione della lettura. Con la convinzione comune che la lettura non è solo un piacere ma un fattore di crescita collettiva, ovvero capitale sociale che permette l’arricchimento della comunità, i Presìdi sono gruppi di lettori eterogenei che trasmettono la passione dei libri per contagio, attraverso la condivisione degli stessi e dei relativi temi argomentati.

Il contagio avviene per il tramite del passaparola tra lettori e tra enti come scuole, biblioteche e librerie, con cui i presìdi collaborano e operano. I progetti tematici rappresentano il cuore dell’attività che, in convivenza con altre realtà, ogni anno si rinnovano, con idee originali e replicabili, attraverso il coinvolgimento dei lettori e di altri soggetti sul territorio. Abbiamo incontrato Anna Maria Montinaro, Presidente dell’Associazione eletta per due volte all’unanimità, nonché responsabile da  oltre dieci anni del presidio del libro di Martina Franca.

Partiamo dalle letture che ti appassionano.

Da piccola ho iniziato con Fontamara di Ignazio Silone e da La vita interiore di Moravia, subito dopo ho apprezzato le opere di Kundera. Sciascia è entrato nella mia vita dopo aver lasciato la Sicilia con “La Scomparsa di Majorana” e “Il Giorno della Civetta”, i romanzi di Simenon, che ho letto in lingua originale, mi accompagnano da sempre, sin da quando vivevo in Belgio insieme a La Schiuma dei giorni di Boris Vian, a La nausea di Sartre e Lo straniero di Albert Camus. Oggi sono onnivora, leggo tutto, un pò per lavoro un pò per una sorta di bulimia da lettura.

Come nasce l’avventura con i Presìdi e la passione nei confronti del mondo del libro?

Tutto inizia nel 2008, a Martina Franca, con il presidio del libro locale e da quel momento il coinvolgimento è diventato sempre più importante, fino a far parte per tre volte del Consiglio direttivo dell’Associazione.

Mi ha sempre appassionato l’incontro tra il mondo della lettura e quello della scrittura, nonché le dinamiche di due attività che sembrano molto vicine, invece, distanti. La forza dei presìdi consta nell’andare oltre il libro: dopo la lettura e la condivisione nel gruppo, l’incontro con l’autore consente ai lettori di conoscere il vero pensiero dello scrittore e carpirne i misteri. C’è un genere letterario che prediligo ultimamente perché arricchisce il rapporto tra la lettura e la scrittura ed è fruibile da tutti, come quello dell’indagine e la letteratura di inchiesta.

Qual è la differenza tra i presìdi pugliesi e quelli fuori regione, e le altre realtà che si occupano di promozione della lettura?

I Presìdi rappresentano un unicum in Italia e il loro valore è talmente vario e sfaccettato da diversificarsi in maniera caratterizzante nei tanti territori che li ospitano. Siamo nati con questa splendida idea dell’aggregazione intorno ai lettori, con la promozione della lettura dal basso e subito dopo siamo diventati attivatori di buone pratiche. Adesso siamo attrattori di processi e la dimostrazione è la continua richiesta di collaborazione ai progetti, grazie anche alla professionalità e all’esperienza acquisita nel tempo.

Siamo una rete costituita da una realtà flessibile e strutturata con 62 presìdi solo in Puglia. I restanti 40 presìdi fuori regione non godono delle risorse economiche destinate esclusivamente ai pugliesi, sostenuti e supportati dalla Regione Puglia, socia dell’Associazione.

Il Premio dell’Associazione è la novità degli ultimi tre anni.

Si tratta di un’iniziativa nata per gioco, tra i tanti premi esistenti, proprio quando l’ISTAT annunciava la Puglia tra gli ultimi posti degli indici di lettura. Con lo scopo di coinvolgere lettori e non lettori e di farli entrare fisicamente nelle biblioteche e nelle librerie, il Premio ha l’obiettivo di far leggere i libri e discutere dei temi.

Facendo tesoro delle precedenti edizioni il regolamento è cambiato per tre volte, fino ad arrivare all’ultima edizione in cui lo abbiamo suddiviso in due sezioni: una dedicata alla narrativa italiana e l’altra al giornalismo letterario italiano, omaggiando il grande amico dei Presìdi Alessandro Leogrande. Abbiamo intitolato a lui il premio per valorizzare sempre di più la sua figura che andrebbe annoverata tra i più illustri meridionalisti alla stregua di Fiore, Salvemini, Scotellaro, Levi.

Qual è il tema della prossima Festa dei lettori che si tiene come ogni anno a settembre?

Prendendo spunto dalla pubblicazione “Le parole della Costituzione” di Massimo Bray e Gino Scaccia (Treccani, 2018) la riflessione di quest’anno della Festa dei Lettori verterà sulla Cultura dei diritti e il diritto alla Cultura. Il tema di quest’anno rappresenta un tassello di un progetto più ampio volto a restituire al diritto il suo spessore culturale di cui oggi più che mai si avverte il bisogno, e attraverso l’analisi delle pieghe della Costituzione italiana, ha l’obiettivo di rintracciarne la direzione di senso mediante l’esame dei significati riferibili alle parole che la compongono.

Cosa ci racconta il testo letterario della Costituzione oggi?

Le parole hanno un valore, le cose esistono quando vengono nominate, rendono le cose reali e quelle della Costituzione rendono concreto il patto tra i cittadini che si riconoscono in essa. Come affermavano i padri costituenti le parole della Costituzione, per essere comprensibili a tutti i cittadini, devono essere semplici e chiare, nonché flessibili e assecondare i cambiamenti storico-sociali nei quali vive una democrazia con le sue leggi.

Quali sono i progetti futuri e le sfide che vi aspettano?

Il futuro dei presìdi appartiene alla costante attività di promozione della lettura sul territorio, si arricchisce ogni giorno del lavoro dei gruppi di persone che in maniera volontaria, tutto l’anno, svolgono con passione e spirito di abnegazione. Si aggiunge il coinvolgimento del maggior numero di soggetti pubblici e privati, rimanendo sempre dalla parte dei lettori.

You may also like

Non è consentito copiare i contenuti di questa pagina.