«Quando spezzi una catena ti rendi conto di quanto sia preziosa la libertà». Il coach Francesco Ciancio libera da paure e pregiudizi con “Bravo…continua così”

by Mariangela Cassano

Nel libro di Francesco Ciancio che vi propongo “Bravo…continua così” c’è una piccola strofa che recita: “E’ quando spezzi una catena che ti rendi conto di quanto sia preziosa la libertà. Libero da paure e pregiudizi, da pensieri ed emozioni, dal passato e dal futuro. Libero di essere. Il primo secondo di una catena spezzata è il primo secondo di una nuova libertà!” Tutto nasce dalla libertà, e tutto può morire per essa.

Il libro del coach Francesco Ciancio è la storia di un giovane e brillante ragazzo calabrese che ha permesso per lunghi anni ad altri di imporsi nella sua vita, e che ha impiegato tempo per guardare con coraggio al futuro. Un libro che aiuta a riflettere su quanto del nostro passato può incidere nella vita dei nostri figli.

COME NASCE L’IDEA DEL LIBRO?

Questo libro è una storia catartica dedicata a tutti coloro che hanno quella vocina in testa, quel brusio continuo che li segue, li assilla, gridando di fare chiarezza su cosa li tiene incatenati al loro falso io. Tutti quelli che vorrebbero illuminare almeno una piccola parte di quel buio che fa da sfondo invisibile alle loro vite. Persone comuni che non si sono mai fermate a guardare negli occhi il loro clone che agisce, pensa in accordo a quello che gli altri si aspettano da lui. E’ un libro che è stato scritto con il solo scopo di aiutare. Sì… aiutare, aiutare e ancora aiutare il maggior numero possibile di noi a interrogarsi sul nostro ruolo esistenziale per spezzare le catene invisibili che ci tengono legati a qualcosa o qualcuno che non esiste più. Un libro che grida in faccia al lettore che la vita che sta vivendo, forse è quella di un impostore che ha preso il suo posto, un prodotto del suo vissuto, qualcuno che vuole essere quello che gli altri si aspettano che sia.

Alla fine chi non ha mai avuto il dubbio di non aver mai vissuto o di vivere una vita che non sente propria? Una vita che appartiene a qualcuno altro che ci ha detto, suggerito, imposto come vivere. Quanti di noi sono sicuri che la scelta della nostra compagna o compagno sia stata una scelta libera? Che il lavoro che facciamo sia quello che abbiamo sempre desiderato di fare? Quanti di noi sono convinti che l’atteggiamento nei confronti dei nostri figli non sia influenzato dal passato? Siamo sicuri di star vivendo la nostra vita? Non ci sentiamo qualche volta parte di una catena, una lunga catena in cui ogni anello ha preso forma e si è modellato osservando gli esempi e obbedendo ai suggerimenti detti e non detti, consigliati e comandati di coloro prima di noi? Quanto del nostro essere sta nella forma di quell’anello e quanto invece è imitazione inconsapevole dell’esempio di chi ci ha preceduto?

IL LIBRO RACCONTA DEL DESIDERIO DI ILLUMINARE ALMENO UNA PICCOLA PARTE DI QUEL BUIO CHE FA DA SFONDO INVISIBILE ALLE VITE DI TANTI…CI SONO ASPETTI AUTOBIOGRAFICI IN QUESTA STORIA?

Questo progetto editoriale nasce nel preciso istante in cui sono nato. E’ in buona parte autobiografico. Ma non è solo la storia della mia vita, ma anche di tanti, troppi di noi che nel bene o nel male hanno vissuto una vita soggiogati dalla vergogna, dalla paura del giudizio e dal senso di responsabilità.

IL LIBRO PARLA DI SCELTE, PER EVITARE DI PERCORRERE STRADE TRACCIATE DA ALTRI. QUALI SONO LE SCELTE PIU’ DIFFICILI CHE HAI AFFRONTATO NELLA VITA?

Le scelte più difficili che ho dovuto affrontare sono quelle in cui ho dovuto combattere per diventare me stesso e perseguire i miei desideri. I momenti in cui mi sono chiesto perché quello che desidero non si può ottenere? Dove è scritto che la risposta alle mie domande non si possa realizzare? Le catene che ci imbrigliano sono spesso quelle della nostra mente, del nostro passato, ma come dice Fabrizio: E’ quando spezzi una catena che ti rendi conto di quanto sia preziosa la libertà. Libero da paure e pregiudizi, da pensieri ed emozioni, dal passato e dal futuro. Libero di essere. Il primo secondo della catena spezzata è il primo secondo di una nuova libertà!

SI TENDE A DIVIDERE IL MONDO IN BUONI E CATTIVI, NEL TUO LIBRO PER I TUOI PERSONAGGI POSSIAMO LIMITARE TUTTO A QUESTE DUE CATEGORIE?

Nel mio libro non esistono buoni o cattivi perché sono convinto che ognuno agisce sempre al meglio delle sue potenzialità in quel preciso momento della sua vita. Stiamo sempre a recriminare sulle persone che ci fanno del male, ma quelle persone hanno un passato, delle condizioni specifiche che li portano ad agire in quel modo. Forse il segreto della vita sta proprio in questo: accettare chi ci circonda, non rispondere all’odio con altro odio, ma piuttosto rispondere con il buono che c’è in noi per aiutare gli altri a capire, ad acquisire consapevolezza, a cambiare. Il cambiamento non deriva dal separare ciò che è bello da ciò che è brutto, ma nell’illuminare gli altri con la nostra luce. E’ solo nostra la scelta se illuminare ciò che ci sta intorno o se nasconderci dietro la paura e l’odio.

FRANCESCO, TU SEI UN LIFE COACH CERTIFICATO. NEL LIBRO PARLI DI LIBERTA’, PAURA E FUTURO. IN CHE MODO NEL TUO LAVORO AIUTI LE PERSONE A SPEZZARE LE PROPRIE CATENE PER SUPERARE I PROPRI LIMITI ED ESPRIMERE AL MEGLIO IL PROPRIO POTENZIALE?

Come coach aiuto le persone a porsi soprattutto delle domande e a trovare insieme delle risposte. Siamo sempre alla ricerca di soluzioni facili, senza porci più domande: le nostre domande, non quelle universali. Le domande che ci aiutano a crescere, a cui rispondere da soli con estrema sincerità. Ho sottolineato “rispondere da soli” perché ormai le risposte alle nostre domande le andiamo a cercare dappertutto, tranne che dentro noi stessi: sul web, su youtube, su facebook… dovunque purché esplorare e ascoltare le nostre risposte.

Cercare soluzioni preconfezionate ci toglie dalla responsabilità di farci delle domande e soprattutto ci allevia dalla fatica di trovare le nostre soluzioni che potrebbero mettere in discussione cosa siamo diventati. Le domande ci spingono a lavorare su noi stessi e lavorare su noi stessi fa paura. Dobbiamo essere disposti a cambiare, altrimenti è inutile interrogarsi.

Vivere è anche, e soprattutto, scoprire i nostri obiettivi, capire cosa siamo disposto a fare per ottenerli, prendere coscienza delle nostre risorse e colmare quelle debolezze peculiari che ci spingono in direzione contraria. Vivere consiste nel porsi due domande principali, a volte sottovalutate, spesso dimenticate:

  1. Cosa voglio veramente?
  2. E quindi?

Ci troviamo continuamente a lamentarci della nostra vita, ad andare avanti, a spingerci giorno dopo giorno verso il nostro tramonto, con la paura di chiederci: cosa voglio veramente? E quindi? Spesso odiamo quello che siamo, che facciamo e cerchiamo con il lanternino il momento opportuno all’interno di una qualunque discussione per sfogarci e dire a chiunque ci circondi quanto siamo infelici. Lamentarci è come uno Xanax, ci fa sentire meglio, almeno nell’immediato. Spesso alla fase del lamento, segue anche un’azione, la più semplice ed economica, quella che costa meno fatica: la richiesta di consiglio a Franco, a Peppino, a Rosa su cosa farebbero al nostro posto, oppure seguire l’esempio di qualcun altro, chiunque altro, che possa offrirci una risposta standard alle nostre domande. Non le nostre risposte bensì le risposte universali, le risposte per tutto e per niente! Facciamo qualsiasi cosa per risolvere il nostro problema tranne che renderlo unico e domandare a noi stessi: cosa voglio veramente? E quindi?

SI DICE CHE LEGGERE AIUTA A COMPRENDERE LA REALTA’, PER QUESTO TI CHIEDO QUAL E’ IL LIBRO CHE TI HA APERTO A NUOVI SCENARI DI RIFLESSIONE?

Non c’è stato un solo libro ad aprirmi a nuovi scenari di riflessione, ma molti. Inoltre più dei libri è stata la vita che mi ha aperto gli occhi. Ho capito che nella società odierna ormai sembra che la libertà sia un diritto che abbiamo conquistato, ma ci sbagliamo molto. Alcuni dei grandi mali del nostro tempo si riflettono nei disturbi psicologici e nelle alterazioni psicosomatiche che il nostro corpo e la nostra mente soffrono, e sono il riflesso di paure irrisolte, di esperienze passate, di infanzie e adolescenze rubate. Esperienze che una volta completate preferiamo dimenticare, far sedimentare all’interno del nostro inconscio. La maggior parte della gente preferisce vivere giorno per giorno invece di rischiare un viaggio all’interno di sé… senza dubbio più difficile!

Fabrizio, il protagonista del libro, ha vissuto una vita, prima di capire di non averla mai vissuta. E’ esistito ma non è vissuto, non aveva tempo e coraggio di capire il suo ruolo nello sceneggiato esistenziale. Sì, perché… ci vuole coraggio per ascoltarsi. Nel processo che porta all’illuminazione bisogna esaminare il passato, combattere la vergogna, affrontare le nostre paure più remote. E dopo l’illuminazione? Dopo l’illuminazione, ci sarà chi aprirà un nuovo sentiero con determinazione e speranza scoprendo passo dopo passo che la paura è solo una illusione, una briglia di quelli che non vogliono lasciarci liberi di decidere e sbagliare, coloro che lasciati soli a se stessi non saprebbero più come andare avanti sul vecchio sentiero perché hanno troppa paura di alzarsi in piedi e camminare da soli; e poi ci sarà chi invece continuerà a seguire il vecchio sentiero, quella strada che qualcuno ha già tracciato per noi. Non è solo la paura di cambiare che spesso ci spaventa, alcune volte il coraggio non basta: troppe persone dipendono da noi. Il bilancio tra il sacrificio di noi stessi e gli altri non è una equazione matematica dal risultato calcolabile e scontato. E’ affascinante la frase: “Oggi è il primo giorno del resto della tua vita” ma è anche il primo giorno del resto delle persone che si fidano e dipendono da noi!

PROGETTI PER IL FUTURO?

Ho scritto un altro libro che auto pubblicherò a breve, probabilmente prima di Natale. Il suo titolo è un “Un giorno tra me e me”. Ho cercato qualche casa editrice di rilievo per la pubblicazione ma purtroppo senza alcun risultato. Ho ricevuto diverse offerte da case editrici piccole, ma se devo fare tutto da solo per la promozione preferisco allora auto pubblicarlo per ricavarne il massimo perché questo libro avrà soprattutto un’altra missione: aiutare dei bambini a vivere una vita migliore. La metà di tutto quello che percepirò dalla sua vendita sarà, infatti, devoluto in beneficienza all’associazione “Impronte di vita” per aiutare i bambini colombiani ad avere una casa fatta di mattoni invece che di lamiere.

E’ un libro ironico, divertente ma anche profondamente vero che aspira ad aiutare il mio prossimo a “uscire allo scoperto”, a rivelare la propria identità, i sogni, i dubbi, le attese, i fallimenti e allo stesso tempo le proprie speranze. Il protagonista del libro è uno di noi: anche esso è un attore anonimo della propria vita con le sue continue recite che diventano una “maschera di ferro”, dalla quale cercherà di liberarsi per diventare finalmente libero. In questo libro come vedrete “ci metterò la faccia”, ma è una sorpresa che sono sicuro lascerà molte persone a bocca aperta.

BIOGRAFIA

FRANCESCO CIANCIO (Cosenza 1970), è un Associate Certified Coach presso la International Coaching Federation (ICF) che vive e lavora a Parma.

Bravo… continua così è il suo romanzo di esordio in cui Fabrizio, il protagonista, tramite un viaggio generazionale affronterà la più grande delle sfide: la mancanza di consapevolezza.

FRANCESCO è anche autore di un blog www.breakyourchains.it dove pubblica periodicamente i suoi articoli.

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