“Rivoli: la nascita di un condottiero”, il Generale Andrea Rispoli narra la forza evocativa di Napoleone

by redazione

Va riscuotendo un bel successo di pubblico e di critica il libro che rievoca la grandezza di Napoleone Bonaparte Rivoli: la nascita di un condottiero, (edito da Laurus Robuffo) scritto da Andrea Rispoli, Generale dei Carabinieri e Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden”.

Un testo che, a distanza di tanti anni, ha il merito di consegnare la figura del generale corso non solo come un tenace combattente, ma anche quale stratega dotato di straordinarie capacità tattiche come rileva un’acuta recensione del Prefetto Michele di Bari che volentieri pubblichiamo.


La grandezza di Napoleone nel racconto del Generale Rispoli


Il mito non è mai un monolite , perenne ed immutabile , ma risente della storia dell’uomo che lo modula , lo interpreta, ne trae ispirazione .
Anche Napoleone Bonaparte , stratega e condottiero , re ed imperatore , vive la stagione del tempo presente attraverso il suo mito e sottostà a questa ineluttabile regola.
Bene , dunque , ha fatto il Generale C.A. Andrea Rispoli, Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden” , a pubblicare “Rivoli: la nascita di un condottiero”.
Un libro che narra la vittoria di Napoleone Bonaparte nella battaglia del 14 gennaio 1797 a Rivoli Veronese, nei pressi del lago di Garda, contro le truppe austriache del feldmaresciallo Joseph Alvinczy , facendo emergere un personaggio con straordinarie qualità militari e umane e dotato di altrettanta straordinaria capacità tattica .
La meticolosa ricerca storica ci rassegna una persona che di mestiere era nato per vivere lo spirito di corpo , confondersi con i soldati , conquistare per rincorrere ed emulare Alessandro Magno e Giulio Cesare ed entrare così nell’empireo dell’eterno .
Ma anche per restituire alla Francia il posto che le spettava tra le potenze europee ; anzi , per assoggettare le più blasonate monarchie del vecchio continente .
Ecco perché la forza evocativa che traspare dal volume va oltre la consolidata storiografia , di cui ogni studente si alimenta , per tirare fuori dalle infinite sfaccettature del generale corso una umanità capace di destare stupore dopo oltre due secoli dalla sua morte .
Su Napoleone non c’è stato poeta o scrittore che non abbia tratteggiato un suo profilo , tanto che viene da chiedersi se vi sia altro da esplorare .
Ebbene , la rigorosa ricerca dell’autore sui singoli fatti che hanno caratterizzato la vittoriosa battaglia di Rivoli Veronese si rivelano essenziali per meglio comprendere il genio tattico e l’indole caratteriale di Napoleone .
In questo senso , la prospettiva e la vicinanza alla vicenda storica con le quali il generale Rispoli ha voluto accostarsi è simile allo sguardo di Michelangelo che vedeva già nella pietra che gli stava davanti l’immagine che attendeva di essere liberata .
Una sorta di “ ablatio “ che rende più chiara la grandezza di un imperatore .
Il mito quindi , reso più intellegibile dalla conoscenza degli eventi storici , accresce la curiosità per un uomo predestinato a diventare simbolo , archetipo e profeta di un mondo , di cui pervicacemente voleva rivoluzionare .
Quell’ambizioso percorso è iniziato proprio a Rivoli Veronese !
Michele di Bari

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