Au Maghreb, il nuovo singolo di Libero

by Salvatore Imperio

Libero è un cantautore che vive in Sicilia a Santo Stefano Quisquina (Agrigento). Dal 2016 ad oggi, molti sono stati i risultati delle sue pubblicazioni: pubblica il suo primo album “Alien Passengers” nel 2016 con tour di lancio in città come Palermo, Roma, Milano, Firenze ed Arezzo.

Ad aprile 2017 pubblica il singolo “Binnajaah” (Buona Fortuna) che supera le 50.000 views su YouTube ottenendo vari passaggi radio anche Nazionali e nel 2019 torna con un album che rappresenta molto di se stesso, come uomo e come artista con l’album 9Terre, uno degli album più interessanti nel 2019.

Abbiamo avuto il piacere di incontrarlo.

Ciao Libero, da dove nasce la tua musica?

Citando la mia “Lassame ccà”, nasce da “cumuli di cose che non so”. E’ davvero qualcosa di così naturale e spontaneo! Non faccio altro che assecondare questa esigenza. Mi sento così libero quando accade.

Nella tua musica si riconosce immediatamente la tua terra, la Sicilia, piena di arte e solidarietà verso il prossimo. Quanto è importante la tua Sicilia nella tua arte?

La Sicilia è davvero una parte fondamentale. Amo viaggiare, lasciarmi viaggiare, conoscere nuovi posti e nuove persone; ma mai avrei il coraggio di fare un biglietto di sola andata.

Il secondo singolo del nuovo album “Lassame Ca” è stato rilasciato in collaborazione ad artisti internazionali di Dallas, Texas e di Emanuelle Bains, attrice australiana vincitrice del premio Italian Movie Award.

Possiamo dire che il coinvolgimento tra artisti è fondamentale per la tua vita artistica?

Il confronto è sempre motivo di crescita ed arricchimento. Sono diventato quello che sono grazie a tutte le persone che sono passate nella mia vita, belle e brutte e credetemi, le ringrazio ogni giorno.

Tra le più belle che ho ascoltato tra le tue pubblicazioni sono “Binnajaah” e “Au Maghreb”. Come sono nate queste due perle?

“Binnajaah” è nata in 5 minuti (non sto scherzando) ukulele e voce a San Vito Lo Capo, un paradiso Siciliano. È poi cresciuta e maturata grazie all’aiuto di Ezio Noto che ha scritto la parte in Siciliano e ne ha curato la produzione assieme a Francesco Barbata, il mio attuale Produttore.

Au Maghreb” invece è nata quasi giocando con la stessa parola, e poi raccontando la storia di questa ragazza, che aveva viaggiato per talmente tanti posti, da avere le coordinate geografiche stampate sul corpo.

Sei molto influenzato dalla musica che viene dai “sud del mondo”?

Sì, ma guardo anche alle stelle. La musica Etnica e la musica Folk sono le radici che fioriscono nell’electro-pop. Nell’ultimo anno ho lavorato proprio per riuscire a far coesistere questi 4 generi. Sono molto felice del risultato, ma chi mi conosce bene sa che non lo sono mai del tutto!

Sei anche autore di colonne sonore ed infatti sei stato in Svizzera al prestigioso Festival “Visions du Reel” per “La Patente” . Che esperienza è stata e cosa hai imparato da questa nuova esperienza?

Il bello della musica è che è un campo immenso e può portarti ovunque. Il Festival è stato meraviglioso. Ho conosciuto professionisti del settore da tutto il mondo, e come ho imparato in passato, da ogni piccola collaborazione può nascere qualcosa di enorme!
Scrivere per i film è diverso dallo scrivere canzoni. Quando scrivi una canzone devi essere solo sincero e rispettoso verso stesso, in qualsiasi forma tu voglia venir fuori in quel momento. Scrivere per un film è diverso. Non solo devi avere rispetto per te stesso, ma devi essere soprattutto sincero nei confronti delle immagini che andrai ad accompagnare. La giusta colonna sonora può cambiare totalmente il senso di una scena.  È una bellissima responsabilità.

Come è iniziata l’esperienza di autore di colonne sonore?

Semplicemente mi è stata proposta! Ho iniziato con qualche spot a livello locale. Poi ho pian piano ricevuto altre proposte più impegnative come quella de “La Patente” di Giovanni Gaetani.

C’è un luogo molto bello che compare non solo nei tuoi video ma nella tua vita artistica ed è il Teatro Andromeda. Ci vuoi parlare di questa tua “relazione” con questo luogo?

Il Teatro Andromeda è un luogo mistico al centro dei monti Sikani in Sicilia dove vivo, e che mio padre Lorenzo, negli ultimi 30 anni, ha costruito pietra su pietra. Io l’ho visto nascere e crescere, e non smetterò mai di emozionarmi.

Abbiamo ogni giorno visitatori da tutto il mondo, quindi, quando non sono io a viaggiare, mi basta raggiungere il Teatro e lasciarmi viaggiare da tutte le persone che ci vengono a trovare.
Vi invito a sbirciare su www.teatroandromeda.it

Cosa ti aspetti dal futuro di “cantautore col sequencer”?

Solo belle cose

Grazie per la disponibilità e ne approfitto per augurarti Binnajaah.

Binnajaah! Grato sempre.

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