“Compleanno Piccinni”: Bari e la Feltrinelli si vestono a festa con La Cecchina, La buona figliuola

by Fabrizio Stagnani

Re, fa, re, Do, Mi, La, Do. Suonano il violino ed il basso, mentre i corni e gli oboi li rincorrono. Sono le prime note dell’overture in Re Maggiore de “La buona figliuola”, ossia “La Cecchina” di Niccolò Piccinni. Una cordata di realtà sarà a festeggiare il duecentonovantatresimo anniversario della sua nascita, a partire da oggi a Bari le celebrazioni. Anche se in realtà tutto è già iniziato lo scorso 13 gennaio, quando una delle vetrine della Feltrinelli gli è stata dedicata. Contornato dagli allestimenti a cura del Granteatrino Casa di Pulcinella, a capeggiare al centro della scena la riproduzione di un QR Code, visitando il quale si viene indirizzati alla pagina social dalla quale verrà diffuso in anteprima un video tour dedicato al compositore dai natali baresi.  

“L’ idea di festeggiare, il 16 gennaio data di nascita di Niccolò Piccinni, mi è balzata alla mente l’ anno scorso sull’ onda del grande entusiasmo della riapertura del teatro comunale a lui intitolato dopo ben 9 anni di restauro.” E’ Micaela Paparella a parlare, consigliera comunale con delega alle Politiche di valorizzazione del Patrimonio storico-artistico ed architettonico del Comune di Bari. Fondazione Teatro PetruzzelliConservatorio di Musica Niccolò PiccinniAlliance FrancaiseFAIMuseo Civico di BariAccademia delle belle arti queste le più importanti forze scese in campo per uno scopo comune grazie al suo inestimabile lavoro. Ma immaginando tutte queste realtà, ognuna nettamente caratterizzata dalla propria identità, chiedendole se sono state le note del Maestro a riuscire nell’intento di armonizzarle tutte, lei risponde: “Il desiderio di ricordare il sommo musicista è stato immediato e dunque tutte le istituzioni e le associazioni cittadine legate alla sua memoria hanno condiviso con grande passione ed emozione la proposta di celebrarlo nel giorno della sua nascita.” 

Compleanno di Piccinni“, il nome esatto dell’iniziativa culturale alla sua seconda edizione, che quest’anno sarà, per le ragioni che ormai tutti bene conosciamo, più tecnologicamente digitale che mai.  Alle 17:00 di oggi, la messa in onda del video tour raggiungibile con il QR code di cui sopra (un consiglio, se vi risulta scomodo arrivare sino in Via Melo basta inquadrarlo con il vostro cellulare anche dalla foto qui pubblicata, oppure visitare la pagina facebook della “Delegazione FAI Bari”). L’audiovisivo è stato realizzato dall’Associazione Formediterre, a firma di Antonio Minelli per la regia e Alessia Carrieri, alla grafica, il tutto in collaborazione con il leggendario Paolo Comentale. Le musica è facile immaginare di chi siano, la cui revisione è a cura di Grazia Bonasia, anche direttore l’orchestra. “Il Mondo della Luna” l’ensemble ad interpretarle, con Vittoria Didonna soprano e Giuseppe Naviglio baritono. Sempre nel pomeriggio prenderà vita l’istallazione visiva contemporanea site specific, realizzata per il video, all’interno di Casa Piccinni. Di Ada Costa la maternità. L’artista pugliese, in ricerca per un linguaggio informale dell’arte visiva dagli anni ’70, ha giocato triangolando luci laser rosse in un reticolato di componenti vitree attorno alla sagoma del musicista. Qui a collaborare e donare il proprio apporto un’altra pletora, quali Galleria Misia Arte, Fondazione Petruzzelli, Aurora Di Benedetto per l’Accademia delle Belle Arti Bari, Amedeo D’Albis per le riprese dell’Opera Garnier di Parigi, il Liceo artistico De Nittis – Pascali BariMario Adda Editore, e Associazione I Luoghi della Musica

E quindi saranno laser, QR code e video tour. L’innovazione che riesce a valorizzare la storia? “L’ utilizzo delle nuove tecnologie fa parte del percorso  degli artisti che dell’ innovazione hanno fatto il loro credo. La trasformazione, quindi, non è una condizione nuova al mondo dell’ arte: i mondi emergenti sono imprevedibili per natura. – spiega sempre la consigliera –  A causa dell’emergenza pandemica sono nati linguaggi nuovi e contemporanei in tutte le forme culturali e non dal teatro, all’ arte, al design grazie alla riscoperta del digitale come orizzonte di innovazione che ha portato in casa uno sguardo sulla bellezza, sulle meraviglie del nostro paese e sul nostro grandissimo patrimonio artistico. Il percorso del video è legato ai luoghi che hanno segnato e celebrato  il grande musicista dalla Basilica di San Nicola, attraverso Napoli fino ad arrivare all’ Opera Garnier di Parigi capitale della cultura europea dell’ epoca con il grande richiamo della regina Maria Antonietta.”  

Siamo prossimi al trecentesimo anniversario della nascita di Piccinni. Lui barese, nato in quello che era il Regno di Napoli, Napoli dove ha studiato e alla cui scuola musicale appartiene la sua arte, nonostante tutte le influenze francesi e tedesche. Quali i confronti con la prima edizione di “Compleanno di Piccini”? Ma soprattutto, prospettive per il futuro? “L’ anno scorso c’è stato un grandissimo successo di pubblico ed un enorme interesse della stampa e dei media. A casa Piccinni e al Museo Civico i residenti  di Bari vecchia erano insieme agli amanti del teatro, gli imprenditori insieme  agli studenti. Tutti ad ascoltare i musici e a visitare i luoghi, con le note di Piccinni tornate tra i vicoli. – rammenta la Paparella – Per il futuro imprescindibile è l’obiettivo di valorizzare la figura del grande compositore e musicista attraverso la riapertura al pubblico della sua casa natale dove mantenere viva la sua memoria con incontri, piccoli concerti, testimonianze e far riecheggiare le note di Piccinni nei teatri baresi. Per il 2022 siamo già al lavoro per altre sorprese!” 

            Inforcata la mascherina, accompagnati solo da congiunti, drammaticamente ancora a “distanza sociale” dagli “altri”, con 3 boccette di spray disinfettante tra le tasche, sempre sabato 16, a partire dalla 18, non dimenticatevi di passare da Corso Vittorio Emanuele per rendere omaggio al monumento del grande Maestro a coi è dedicato lo storio teatro all’italiana poco più avanti. La DmB Italia, diretta da Marco Iannone, baderà a illuminarlo debitamente, nonché ad amplificare le note delle opere più celebri. 

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