Le conoscenze guidano anima e pensiero: Genius Loci presenta la prima edizione di “Stand Alone Fest” a Sannicandro di Bari

by Giuseppe Procino

Stand Alone Complex come filosofia elevata del Do It Yourself, come complesso delle visioni, delle conoscenze che guidano l’anima e il pensiero. Lo spirito nel guscio che sopravvive alla sovrastruttura del corpo, in questo caso del mercato. Un nome che calza alla perfezione su un progetto che definire “etichetta discografica” sarebbe riduttivo, definire “collettivo” ne disperderebbe invece il senso. “Sac – Stand Alone Complex” è una visione di ampio respiro e dalle prerogative specifiche e chiare, perché chiare sono le idee che ne hanno portato alla nascita. Alla guida il gruppo musicale “Violent Scenes” ben definito sui solchi di un vinile ma cangiante e multiforme nell’esecuzione live, dipendente in forma vitale dalla sperimentazione e dall’influenza della multimedialità intesa come dialogo tra le varie forme artistiche. L’arte come flusso in continuo divenire, che quando incontra il suo pubblico appartiene già al passato. Come il pensiero. Da anni in giro in svariati luoghi tra Italia e Estero, titolati in contest e situazioni di prestigio, la loro non è più gavetta da diverso tempo, ma stile di vita e coerenza narrativa con un progetto che non ha paura di tenersi alla larga dai facili ascolti e che si compone di una ricerca immersiva e incessante.

“Siamo partiti dalla musica perché principalmente è il territorio che conosciamo meglio- ci racconta Gianvito Novielli- per poi ritrovarci a pensare a qualcosa di più complesso. Noi come band abbiamo in tutti questi anni cercato una scena in cui inserirci. Eravamo circondati da artisti, musicisti, videomaker, scrittori con i quali erano nate collaborazioni, sperimentazioni anche loro alla ricerca di uno spazio. A quel punto abbiamo realizzato che da tutti questi incontri era scaturita un’energia, qualcosa si era mosso. Involontariamente avevamo provato a creare una scena. Per noi “Stand Alone Complex” può essere l’inizio di una scena musicale dove raggruppiamo un’identità marcata, un’estetica che a noi piace, progetti che si rispecchiano in una visione. Il nome stesso è un riferimento chiaro a “Ghost in the Shell” che è un manga, una serie di film, un serie tv dall’identità ed estetica molto forte.”

Questa attitudine ha portato i ragazzi pugliesi ad incrociare nel loro lungo percorso figure che nell’ambito non solo musicale rincorrono l’espressione artistica tout court senza scendere a compromessi. Una di queste è Antonio Stea, videomaker visionario e dalla personalissima cifra stilistica, anche lui in giro per il mondo con i suoi cortometraggi e videoclip, co fondatore di “Stand Alone Complex” che a questo punto potremmo definire come l’unione di individualità creative in perenne movimento, un movimento creatore, eclettico e propositivo.

“Nella musica noi abbiamo un approccio emotivo molto forte, che rispecchia le nostre interiorità, anche Antonio Stea ha lo stesso mood artistico. Guardando i suoi lavori si evince un riferimento ad una dimensione interiore, quasi un rimando al subconscio e alla psicanalisi. I suoi lavori, dotati di una cifra stilistica riconoscibilissima (che lo sta portando a concorrere presso svariati festival internazionali e a collaborare con musicisti importanti ndr) raccontano di personaggi che riflettono, che raccontano la propria interiorità”

Questa predisposizione alla propositività si mette al servizio di chi rincorre una filosofia dell’arte che vuole a tutti i costi rimanere pura, non mediata dalle logiche dei mercati e delle scelte della massa. Una contrapposizione al pop ad ogni costo e che vede nell’underground non un punto di arrivo, ma un punto di partenza da cui l’espressione artistica si mostra al mondo nella sua immacolata concezione. Quindi “Stand Alone Complex” è una maniera per raggruppare progetti artistici, musicali, letterari e fare un meraviglioso rumore attraverso il dialogo e la condivisione delle esperienze.

Da tutto questo, il percorso verso una prima vetrina definita è obbligatorio ed allora ecco “Stand Alone Fest”, una due giorni in cui contagiare il pubblico con questa visione differente dell’espressione artistica. Due date quindi, il 19 e il 29 luglio, due luoghi suggestivi e ricercati, Castello Stella Caracciolo di Palagianello (TA) e il Castello Normanno Svevo di Sannicandro di Bari in cui accadranno cose, si fonderanno esperienze, si viaggerà nel complesso delle individualità artistiche, proprio come l’immaginario figlio di Masamune Shirow che nella serie spin off della pellicola di animazione “Ghost in the Shell” di Mamoru Oshii, diventa altro: collaborazione, unione, non più macchine in grado di funzionare in maniera singola ed autonoma ma la dimostrazione che messe in serie queste “macchine pensanti”, queste anime nel guscio, possono fare la differenza, creando una realtà “altra”, un modo fantastico. Un invito a seguire il bianconiglio nella tana verso il paese delle meraviglie. Questa prima edizione di Stand Alone Fest, organizzata con la collaborazione del Museo del Territorio di Palagianello, Indiesposizioni, Klap Hub, RKO e il Patrocinio dei Comuni di Sannicandro di Bari e Palagianello, ci permette di dare un primo sguardo a questa meravigliosa e ipnotica distopia multisensoriale. Un’esperienza indimenticabile e imperdibile. Ci vediamo nel lato oscuro della luna.

Martedì 19 Luglio Castello Stella Caracciolo di Palagianello (TA)

Ore 21.00 Presentazione nazionale di Colebrook, racconto esperienziale suddiviso in tre parti, scritto e narrato da Massimiliano Pietroforte, musicato dal vivo da Gianfranco Maselli, Francesco Caragnano e Francesca Di Pierro con chitarra elettrica, elettronica e tastiere.

Ore 22.30 Simona Armenise, chitarrista, compositrice e insegnante barese, diplomata presso il Conservatorio “N. Rota” di Monopoli (BA), attiva da molti anni nell’ambiente rock e sperimentale nazionale, in scena con Lotus Sedimentations – Hasu No Chikuseki, scritto insieme ad Ares Tavolazzi e dedicato alla filosofia orientale del Fiore di Loto.

Web: https://spoti.fi/3Huk0VJ >

Cocktails e cucina a cura di Simbiosi, il bistrot mediterraneo di Palagianello.

Venerdì 29 Luglio Castello Normanno Svevo di Sannicandro di Bari

Ore 20.00 Narova è lo pseudonimo di Nicola Proscia, cantautore e musicista sannicandrese di base a Berlino, pronto all’esordio su SAC Recordings in autunno! Un’anima rara, i cui testi sono da ricercare nel cantautorato italiano più autorevole.

Web: https://bit.ly/39qAQs5

Ore 21.00 Rastroni, cantautore, produttore e musicista barese. Il suo esordio Anime da frutto è un concept album sul rapporto dell’uomo con due pianeti chiamati Anima e Terra. Uscito nel 2021 per Angapp Music, è ancora sulle riviste musicali di tutta Italia.

Web: https://linkfy.li/rastroni

Ore 22,30 23 and Beyond the Infinite, band psych-rock di Benevento quasi “cult” nella scena psichedelica nazionale. Il nuovo album Lumen del Mundo, coprodotto dalla SAC Recordings, è stato mixato nel suo studio londinese da James Aparicio, ingegnere del suono già al lavoro con Spiritualized, Mogwai, Nick Cave e Depeche Mode. Web: https://push.fm/fl/polroyun Ore 24.00 Atto Seguente è Andrea Vernillo, musicista elettronico e compositore campano, diplomato presso il Conservatorio Statale “Nicola Sala” di Benevento, in uscita a Settembre per SAC Recordings e Dirty Beach con il suo album d’esordio Following Figures.

Web: https://spoti.fi/3Oo061b

Ore 01.00 Il dj set di Japanorama: suoni orientali e tribali uniti all’elettronica occidentale.

> Vini e cucina a cura del Canto dei Bischeri, osteria toscana a Bari.

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