“Le masterclass, i colleghi. Eravamo felici con poco e non ce ne rendevamo conto”. Speranze e sogni “dal vivo” dei giovani musicisti per il post Covid

by Alessio Walter De Palma

Dal 4 maggio scorso finalmente siamo in “Fase 2”, fase di “convivenza con il CoVid-19”, in cui pian piano tutti dobbiamo tornare a riprendere in mano la propria vita, le proprie abitudini, la propria libertà e felicità.

Dal 18 cadute ulteriori restrizioni apertura di parrucchieri, barbieri, centri estetici, chiese, bar, ristoranti nonostante le più che diffuse polemiche e “scioperi”e dal prossimo 3 giugno l’Italia dovrebbe riaprirsi definitivamente… beninteso con le dovute precauzioni e la tanto famosa ormai “distanza di sicurezza…” per non tutti sarà possibile riprendere: la scuola ormai continuerà con la didattica a distanza, la quale molto probabilmente verrà ripresa anche dal prossimo anno scolastico, ma gli esami di stato dal prossimo 17 giugno ad oggi dovrebbero svolgersi in presenza, così come i prossimi concorsi pubblici per l’insegnamento e non solo dovrebbero svolgersi tra luglio e agosto… distanza di sicurezza e assembramenti come si potranno evitare?

Le persone si sono laureate e continuano a laurearsi dietro ad uno schermo, ma per diplomarsi è necessaria la presenza? Concorsi in piena pandemia, quando invece la Costituzione art. 97 afferma esplicitamente che è possibile accedere alle Pubbliche amministrazioni per titoli? Controsensi?

E gli operatori dello spettacolo? Come è possibile mantenere le dovute distanze durante un concerto, o nella rappresentazione di uno spettacolo teatrale o circense o nelle riprese di un film?

Andrea

Ancora tutto tace… non tacciono gli operatori culturali: attori, musicisti, atleti, i quali sui social battagliano ricordando di esistere con l’hashtag #esistoanchio… fino ad ora abbiamo potuto usufruire della musica, degli spettacoli da remoto, streaming, eventi registrati, spettacoli nelle case accendendo ancora una volta polemiche sui social: “Lo spettacolo dal vivo non potrà mai essere sostituito neanche dalla più avanzata tecnologia” afferma Ludovico, giovane pianista, il quale come tanti ha dovuto rinunciare a “concerti, concorsi, masterclass già calendarizzati dallo scorso anno”. Sergio, cantante lirico, lamenta il fatto che: “lo studio del canto, della musica non lo si può fare dietro ad uno schermo, interferenze, problemi di connessione, la mancanza fisica della guida del maestro, sembra essere tornati indietro nel tempo…”, dello stesso avviso Lucia violinista: “la tecnologia dà tanto, ma non l’emozione e i brividi come una vera sala da concerto o meglio ancora teatro.”

“La didattica a distanza per la musica è un ausilio si, ma fallimentare”, secondo l’opinione di Francesco clarinettista. C’è chi come Andrea, pianista, “Non vedo l’ora di tornare alla normalità quella vera, eravamo felici con poco e non ce ne rendevamo conto, la lezione con il maestro, le urla del maestro, l’incontro con i colleghi, o meglio amici, nei corridoi, le chiacchiere, i caffè, le sigarette fuori in 5 minuti di pausa dopo ore e ore di studio mi mancano…” nonostante le belle parole di chi ci governa la didattica a distanza per la musica, ma non solo, è risultata fallimentare, sicuramente l’Italia, scuole, università, AFAM non erano preparati a tale evento, ma ormai dopo tre mesi più che di progressi dovremmo parlare di regressi….

Con i teatri chiusi come si fa? La forza del web… i cari vecchi cd e dvd… sicuramente un palliativo che mai potrà sostituire il brivido, il pathos, la pelle d’oca che solo ed esclusivamente una rappresentazione dal vivo può dare… ma purtroppo al momento e a quanto pare ancora per tanto, si parla di dicembre, non è possibile… molti teatri hanno attivato lo streaming, mandare in scena spettacoli pregressi o in diretta ognuno dalla propria abitazione attraverso la rete, ancora la televisione nazionale ogni giorno trasmette opera, balletto, prosa, eventi culturali sul canale ad essi dedicati dalle ore 10 tutti i giorni e il mercoledì anche in prima serata, la città di Foggia dal 20 marzo scorso ha attivato tale servizio con “Io Giordano” del Teatro Umberto Giordano per volontà dell’assessorato alla cultura. Molti festival estivi sono stati rinviati al prossimo anno, il caso più eclatante l’Arena di Verona, che ha già annunciato ufficialmente la presenza di Riccardo Muti per Aida 2021,mentre il Rossini Opera Festival (ROF) di Pesaro ad oggi dovrebbe essere confermato per quest’anno, il prossimo 15 giugno la stagione estiva dell’opera di Roma apre i battenti con la messa in scena del Rigoletto di Verdi.

Una cosa è certa: la musica dal vivo, il teatro, un film al cinema, una partita di calcio allo stadio mancano a tutti a maggior ragione a chi di questo ne fa una professione…

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