L’Orchestra Young delle Corti di Capitanata sceglie la musica evasiva della belle époque

by Alessio Walter De Palma
Orchestra Young Corti di Capitanata

Continuano i successi della rassegna Musica nelle Corti di Capitanata del Conservatorio Umberto Giordano di Foggia come, ormai, da ventitré anni a questa parte. Grande partecipazione lo scorso 25 giugno per il concerto dell’Orchestra Young, ma di che di Young ha solamente l’età media dei musicisti, sotto l’attenta ed esperta guida di Rocco Cianciotta.

Un programma variegato ed ottimamente eseguito, dimostrato dal sold out al Chiostro di Santa Chiara per circa due ore di musica seguiti da scroscianti applausi, con il fil rouge del cosiddetto “Secolo Breve”, il ‘900, secolo di belle époque, di avanguardie, di guerre, di nuova concezione della vita, dell’esistenza e, quindi, anche della musica. Sono stati eseguiti capolavori assoluti da Prokofiev a Stravinsky, da Tchaikovsky a Hindemit, da Schumann sino al giovanissimo, ma già affermato, compositore contemporaneo Alberto Napolitano, con il suo Waltz. Armonie, melodie, voci che si inseguono, controtempi, sincopi, glissandi tutto ciò per mettere in risalto le anime tormentate di compositori, ma prima di tutto uomini che hanno subito e vissuto le angherie ed i sopprusi della tragedia delle guerre.

Musiche evasive da quella realtà molto triste che la guerra è stata. Si è percepito un sentimento di attaccamento alla vita grazie alle modulazioni in tonalità maggiore che danno quel senso di gioia e di felicità della quale l’umanità ha sempre bisogno.

Presenti anche temi dell’appena trascorso Romanticismo: la schizofrenia, la scissione della personalità, la Fernweh, il ritorno al focolare domestico, la Sehnsucht, la nostalgia che è parte integrante di ognuno di noi.

Due ore di musica, mai stancante ed ottimamente eseguita e diretta, con la prima parte con Stravinsky del: Ebony Concert e del concerto in Mi bemolle maggiore e Paul Hindemit della celeberrima Kammermusik op 24 n. 1; la seconda parte dedicata agli Album per la Gioventù a confronto di Schumann e Tchaikovsky e le Visioni Fuggitive di Stravinsky e il brano già citato di Napolitano. Il tutto accompagnato da un pubblico caloroso ed apprezzante grazie ai più che ripetuti applausi.

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