Roderick Giles & Grace in concerto: il gospel non è mai stato così magico

by Fabrizio Simone

Nonostante il commissariamento, Foggia ha ricevuto un regalo di Natale a dir poco memorabile. Di cosa stiamo parlando? Del meraviglioso concerto gospel andato in scena il 20 dicembre presso il Teatro Giordano di Foggia, organizzato nell’ambito della prima stagione concertistica dell’Ico Suoni del Sud (la neonata orchestra stabile di Foggia). Protagonista della serata, il fantastico quintetto vocale capitanato dal cantante e compositore Roderick Giles, per l’occasione accompagnato dalla nuova compagine orchestrale foggiana, diretta dal M° Antonio Palazzo (suoi i brillanti arrangiamenti). Questo gospel choir vanta concerti in luoghi prestigiosi (dalla Casa Bianca fino al John Fitzgerald Kennedy Center for the Performing Arts) e tour europei in cui il sold out è all’ordine del giorno, perciò poterlo ascoltare nella nostra città ha rappresentato un’occasione ghiotta, capace di convincere anche i più scettici e i frequentatori occasionali.

Difficile immaginare un concerto natalizio più bello e articolato: inni presbiteriani, classici della tradizione cattolica e spiritual americani (pensiamo soltanto al travolgente e irresistibile When the Saints Go Marching In,cantato in mezzo ad un pubblico euforico e brioso), evergreen come Oh Holy Night di Adolphe Adam e White Christmas, fino all’intramontabile It’s Beginning to Look a Lot Like Christmas (grazie ad Instagram conosciamo a menadito questa canzone di Meredith Willson), e poi ancora tanti duetti, cori e momenti solistici, sempre infarciti di variazioni (anche ai limiti dell’impossibile), continue improvvisazioni, allegria e buonumore. Qual è il segreto del loro successo? A cosa è dovuto l’entusiasmo del numeroso pubblico accorso al Giordano? Innanzitutto alla capacità di coinvolgere chi ascolta rendendolo protagonista diretto dell’esibizione (Giles è sceso in platea e non solo ha stretto mani, ma ha anche avvicinato il microfono al pubblico per duettare con i più temerari) e poi all’innegabile abilità che permette a questi cinque artisti di spaziare dal sacro al profano, suscitando sempre ammirazione e grande stupore, anche in virtù della tendenza a modificare le parti vocali, piegandole perfettamente al loro scopo.

Rivedremo ancora Roderick Giles & Grace? Chi può dirlo. Foggia spera di sì. Grazie a loro – e alla nostra orchestra – possiamo sperare in un Natale meno buio e meno difficoltoso. Arrivederci, Roderick, Crystal, April, Krystal e Jamaal. Foggia conserverà sempre un posto per voi nel suo grande cuore.

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