Sound di donna: Linda May Han Ho apre il Giordano in Jazz Winter Edition

by Daniela Tonti

20 ottobre. Ritorna Giordano in Jazz Winter Edition, la rassegna jazz organizzata dal Comune di Foggia con la collaborazione artistica del Moody Jazz Cafè. L’amministrazione comunale quest’anno ha voluto addossarsi parte della spesa, con un calo consistente del biglietto al botteghino. Solo 7 euro.

Il Giordano in Jazz edizione invernale comincia con il liquido dinamismo musicale di performer, compositrice e arrangiatrice di Linda May Han Ho per un concerto di sicuro appeal, come riferisce a noi di bonculture Nino Antonacci.

“Linda May è una grandissima contrabbassista ed è una nuova artista, nuova nel senso che non ha vent’anni, ma circa 35 anni, ma è una delle artiste più talentuose e affermate della sua generazione. Nel resto del mondo è popolarissima, si sta facendo conoscere per i suoi progetti ambiziosi, come Aventurine. Oltre a Linda May abbiamo Rickie Lee Jones e Brad Mehldau. Ci saranno 5 spettacoli, con i matinée in Sala Fedora, tenteremo di legare i concerti a dei grandi eventi aperti alla città”, rimarca Antonacci.  

Linda May Han Ho ha collaborato con vere e proprie leggende del jazz e verrà a Foggia con il suo quartetto. La Puglia Nord è inserita in un tour di sole tre date in Italia (Roma, Pescara) e Foggia sarà la prima data italiana.

Artista nata in Malesia, cresciuta a Perth, nell’Australia occidentale, e profonda sperimentatrice musicale già dall’età dell’adolescenza, quando iniziò a suonare il piano, il fagotto e il basso elettrico, esibendosi in performance jazz nelle scuole superiori. Linda ha girato il mondo ed è considerata oggi una delle più importanti musiciste jazz. Le sua qualità espressive e la grande tecnica hanno sedotto i grandi della musica mondiale, che l’hanno voluta nei loro progetti, tra i quali Pat Metheny (di cui è attualmente la bassista) Joe Lovano, Steve Wilson, Vijay Iyer, Dave Douglas, Kenny Barron, Geri Allen, Fabian Almazan e Terri Lyne Carrington. Nella sua musica si ritrova il connubio tra l’estrema tecnica e l’espressività, entrambe le doti si fondono.

Linda ha studiato alla W. A Academy of Performing Arts (WAAPA), dove si è laureata con il massimo dei voti, è stata finalista alla borsa di studio di James Morrison nel 2003, nel 2008 ha ricevuto il premio ASCAP Young Jazz Composer. Ha anche ricevuto una menzione d’onore al Thelonious Monk Bass Competition del 2009 e ha ricevuto il Bell Award for Young 2010 Artista australiano dell’anno. Nel 2010 è stata nominata per il Jazz Journalist’s Awards come Up and Coming Artist of the Year e ha ricevuto il premio n. 1 Acoustic Bass Rising Star nel sondaggio di Downbeat Critic. Nello stesso anno ha ricevuto il 2 ° posto al concorso BASS2010 di Berlino.

Un’artista completa e dalla spiccata creatività che con l’uscita nel 2017 di “Walk Against Wind” su Biophilia Records, ha ricevuto il plauso della critica ed è stata inserita nel sondaggio NPR Music Jazz Critics 2017.

Linda sta attualmente lavorando al suo secondo album per trio di trombe e ad un gruppo di otto pezzi con un quartetto d’archi Aventurine – con musica commissionata dalla Galleria Jazz nel 2012. È stata recentemente destinataria del riconoscimento della Jerome Foundation Fellowship.

Influenzata da Charles Mingus e da Meshell Ndegeocello, Linda May Han Oh si fa ambasciatrice di sonorità contemporanee: un jazz rigoroso il suo, ma con una presenza di suoni d’avanguardia che mescolano le energie metropolitane newyorkesi- vive a New York infatti- ad effetti etnici screziati, come i tamburi coreani.

L’edizione 2019 del Giordano in Jazz si caratterizza nel segno delle donne e del piano solo internazionale. Continua la crescita artistica e il respiro internazionale della rassegna, che quest’anno punta sulle donne e sul pianista che ispirò Alessandro Baricco per la scrittura di “Novecento: la leggenda del pianista sull’oceano”. Tre date invernali, quindi, più il consueto appuntamento con il Gospel di Natale, che partono il 20 ottobre appunto con Linda May Han Oh e proseguono con due leggende della musica internazionale come Rickie Lee Jones, il 17 novembre e Brad Mehldau, il 4 dicembre. A questi si aggiungeranno altri 5 appuntamenti presso l’incantevole Sala Fedora del Teatro Giordano.

Rickie Lee Jones, che è stata la compagna di Tom Waits, è una grandissima cantautrice internazionale e al Sud Italia l’unica tappa del tour sarà Foggia. Le altre sono Milano, Lucca e Roma.

“Sarò di parte, ma credo che sia una grandissima stagione- osserva l’assessora alla Cultura Anna Paola Giuliani– una stagione che comincia in rosa, con un bel nome al femminile per arrivare al 4 dicembre con Brad Mehldau, ma soprattutto e mi spiace di non poter fare i nomi, all’interno del cartellone ci saranno due sorprese importanti, una a Natale e una in primavera. Sono molto contenta ed impaziente di ritornare in teatro, il mio luogo del cuore. Aspetto con ansia che si alzi il teatro”.

Dopo un po’ di anni in cosa rintraccia la maggior crescita del Giordano in Jazz?

“Sicuramente nella varietà e nell’eterogeneità del pubblico, che non è soltanto fidelizzato al jazz, ma che è cresciuto al pari dell’importanza della manifestazione. Anche tanti giovani, che nell’immaginario collettivo sono lontani da questo mondo invece affollano il teatro nelle serate jazz. La vittoria per noi sta nell’aver fatto avvicinare un pubblico nuovo, in una città che una cultura jazz importante. La crescita la evidenzio in questo insieme agli artisti sempre più importanti che ci onorano della loro presenza. È il pubblico per me il dato più importate del Giordano in Jazz”.

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