Sur aggiorna «Verità tropicale: Musica e rivoluzione nel mio Brasile» di Caetano Veloso, l’errante navigante

by Agnese Lieggi

«Verità tropicale: Musica e rivoluzione nel mio Brasile» non è solo l’autobiografia di Caetano Veloso, è una narrazione intima e vibrante dell’intenso viaggio della sua vita sotto il punto di vista umano, culturale, artistico e politico. Impossibile infatti per lui parlare della sua poetica senza descrivere il Brasile in cui è nato, Santo Amaro (nello stato di Bahia), passando per i sui primi approcci alla musica come esponente MPB (Música Popular Brasileira, musica popolare brasiliana) e del movimento Tropicalista.

Così come non può prescindere dal riportare tutti i dettagli sugli sperimentalismi musicali e descrivere il suo approdo ai vari generi, dal folklore brasiliano ai ritmi africani, dal rock al beat e finanche al jazz. E ancora. Ci parla della sua vita a Salvador de Bahia (città di Jorge Amado), dell’esilio londinese, a cui è costretto, assieme all’amico Gilberto Gil, poichè considerato pericoloso oppositore del governo dittatoriale di destra. Caetano in quel momento così drammatico si racconta proprio nei famosi versi di Terra:

«Quando eu me encontrava preso

 Na cela de uma cadeia

 Foi que vi pela primeira vez

 As tais fotografias

 Em que apareces inteira

 Porém lá não estavas nua

 E sim coberta de nuvens…

 Terra! Terra!

 Por mais distante

 O errante navegante

 Quem jamais te esqueceria?»

Insomma è uno di quei libri fondamentali per conoscere, l’uomo, il cantautore ma anche il Brasile. Tutto questo è possibile oggi apprezzarlo attraverso la lettura della Nuova edizione aggiornata Edizioni Sur «Verità Tropicale: Musica e rivoluzione nel mio brasile», traduzione di Monica Salles de Oliveira Paes.

Approfondiamo l’argomento con la redazione della casa editrice SUR.

Come nasce la revisione della traduzione di «Verità Tropicale»?​

In occasione dei vent’anni dalla prima pubblicazione di «Verità tropicale» (1997-2017), l’autore ha sentito l’esigenza di aggiornare il libro, sia dando notizia di alcuni fatti biografici intercorsi nel frattempo, sia correggendo alcuni errori fattuali in cui era incorso, sia tenendo conto dei cambiamenti avvenuti nella politica e nella società brasiliana, sia infine ricapitolando la ricezione che in questi vent’anni il libro ha avuto da parte della critica e del pubblico.

Quando SUR ha deciso di ripubblicare «Verità tropicale», si è scelto di utilizzare la traduzione esistente firmata da Monica Salles de Oliveira Paes (Feltrinelli, 2003), integrandola però con le modifiche apportate dall’autore nella nuova edizione. Nel corso di questo processo, tuttavia, sono venuti alla luce anche una serie di tagli – piccoli e localizzati – che l’edizione Feltrinelli aveva introdotto. Di qui l’esigenza di condurre un approfondito lavoro di revisione e integrazione, che è stato affidato a Silvia Seminara.

In cosa differisce dall’edizione/traduzione precedente? ​

La differenza principale sta nell’aggiunta di un lungo capitolo introduttivo di una cinquantina di pagine, intitolato «Carmen Miranda non sapeva ballare il samba» (che è stato tradotto da Francesca Rita Di Berardino), in cui Veloso racconta la storia del suo libro e spiega il perché di questa nuova edizione. Poi ci sono modifiche dell’autore disseminate qua e là nel testo, anche in forma di semplici note a piè di pagina. E ovviamente, come si è detto sopra, c’è una differenza nella traduzione, che è stata integralmente rivista con l’originale a fronte; si è posto così rimedio alle incongruenze, ai tagli, alle sviste della vecchia traduzione (che in ogni caso era nel complesso un’ottima traduzione).

La lingua, i suoi significati, i linguaggi, sono dinamici, si muovono in ampi percorsi spazio-temporale e sono in mutazione continua. Si potrebbe dire addirittura che una traduzione possa essere soggetta a “invecchiamento”, proprio in antitesi a eventi linguistici in continuo cambiamento? Com’è stato organizzato il processo di revisione di Verità Tropicale?

Il problema principale nella revisione di questa traduzione non aveva a che fare con l’invecchiamento della lingua, essendo trascorsi soltanto una quindicina d’anni dall’edizione Feltrinelli. Più che altro, si è trattato di un certosino lavoro di confronto con l’originale e di integrazione, ma anche di piccoli aggiustamenti stilistici e di correzione delle sviste (inevitabili in ogni traduzione, tanto più in un testo denso e complesso come quello di Veloso).

Nella traduzione letteraria il traduttore è anche un vero e proprio coautore, quanto Monica Salles de Oliveira Paes, può sentirsi autrice in questa revisione di «Verità Tropicale»?​

Purtroppo per questa nuova edizione non è stato possibile contattare e coinvolgere la traduttrice nel processo di revisione, che è stato integralmente condotto dalla nostra collaboratrice Silvia Seminara.

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