Fondi Fus Lirica, il Giordano vuol essere Teatro di tradizione

by Antonella Soccio
lirica

La Sezione Seconda Quater del T.A.R. del Lazio ha emesso una ordinanza di sospensiva del Decreto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (rep. n. 544 del 4 giugno 2018) con il quale si disponeva la non ammissione del Comune di Foggia alla fase di valutazione dei Progetti Triennali di Lirica Ordinaria.

Il TAR del Lazio ha fissato la trattazione di merito del ricorso nel corso di un’udienza pubblica del 19 luglio 2019.

La sinergia con Oles

Un pronunciamento importante, perché consente al Comune di Foggia di far riesaminare nel merito la validità e l’ammissibilità del progetto con il quale -per la prima volta- l’ente aveva chiesto contributi economici al Ministero, a valere sul F.U.S. (Fondo Unico per lo Spettacolo), per gli allestimenti lirici dal 2018 al 2020 operati in coproduzione con la O.L.E.S., Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento.

I tre titoli

Tra l’altro, i tre titoli del 2018 (“Boheme”, “Cenerentola” e “Fedora”) erano stati già rappresentati con grande successo e si sta lavorando per l’allestimento di altri tre nel 2019 e tre nel 2020.

Il TAR laziale ha accolto le motivazioni aggiuntive presentate dopo l’iniziale ricorso dei legali del Comune di Foggia che si opponeva alle motivazioni dell’esclusione per una “discrasia” rilevata nell’attribuzione di punteggi ai vari partecipanti.

Nei mesi scorsi con la partnership tra il Progetto “Daunia Arte Musica Anima”, approvato dalla Regione Puglia nell’ambito dello Spettacolo dal vivo e le Residenze artistiche a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione 2014/2020 – Patto per la Puglia, e la Cooperativa OLES – Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento il Comune di Foggia ha presentato un progetto articolato. Tante le finalità da perseguire. Dalla realizzazione di una programmazione artistica strategica rivolta a percorsi di “avvicinamento” alla musica e comprensione dei linguaggi delle arti coinvolte al potenziamento  dell’offerta artistica e culturale regionale. Il Comune intende incentivare una programmazione in rete di attività per la valorizzazione e la promozione del patrimonio materiale e immateriale regionale, anche a fini turistici. Valorizzare la musica lirica, attraverso una programmazione in rete degli artisti e delle orchestre regionali, significa operare fattivamente alla promozione degli attrattori culturali e naturali del territorio nonché del patrimonio immateriale identitario e professionale. L’obiettivo è anche la distribuzione sul mercato delle produzioni musicali pugliesi.

I parametri numerici

Ebbene, tornando al TAR, esso ha riconosciuto la validità delle osservazioni che il Comune ha sollevato riguardo alla “debolezza” degli elementi che la commissione ha considerato in fase di valutazione qualitativa (quella più discrezionale), escludendo il Comune di Foggia dalla fase di valutazione quantitativa, nella quale esistono parametri numerici non derogabili e che avrebbero certamente portato a finanziamento il progetto foggiano e salentino.

Il TAR, nelle motivazioni dell’Ordinanza di Sospensiva, ha espressamente scritto che «le modalità seguite dalla Commissione per l’attribuzione del punteggio in particolare in relazione alle voci specificamente indicate dal Comune ricorrente [quello di Foggia, n.d.r.]; criteri che devono essere applicati con omogeneità nei confronti dei concorrenti, essendo la disparità di metro valutativo (più severo nei confronti di un concorrente e più concessivo nei confronti di un altro) un indice sintomatico di “eccesso di potere valutativo” (in tal modo non si intende certo disconoscere 1’ampio potere di valutazione tecnica spettante alle Competenti Commissioni, ma semplicemente ribadire che questa non può comunque essere esercitata in modo arbitrario)».

I magistrati amministrativi hanno anche aggiunto di aver accolto il ricorso del Comune di Foggia. «Considerato che il difetto di motivazione in merito al punteggio attribuito per l’elemento di valutazione sopraindicato non è stato sanato nemmeno in corso di giudizio: la generica giustificazione dei punteggi, riportata in termini pressoché identici per ciascuna delle voci oggetto di contestazione, con formule riconducibili alla considerazione che “il punteggio è stato attributo tenendo conto del contesto di riferimento ed in base ad una valutazione complessiva del progetto”, non può essere considerata, per la sua estrema genericità, una valida integrazione nel corso del giudizio della motivazione del provvedimento impugnato» e «Considerato, peraltro, che alcune delle censure dedotte, in particolare quelle relative all’adeguatezza dei criteri di attribuzione dei punteggi, comportano, ove accolte, il travolgimento dell’intera procedura concorsuale, per cui occorre disporre l’integrazione del contraddittorio nei confronti di tutti i soggetti ammessi ai finanziamenti per il medesimo settore di attività musicale della parte ricorrente (art. 20 DM 27.7.17) -al fine di consentire ai controinteressati di difendere le posizioni di vantaggio acquisite- […]».

L’analisi dell’amministratrice Anna Paola Giuliani

“Quello del Tar è un primo passo significativo, vedremo a luglio. I fondi Fus sono stato molto ridotti, accedervi non è semplice, ma se riuscissimo a rientrare vorrebbe dire, dopo 10 anni consecutivi di opere liriche, avere il riconoscimento di Teatro di Tradizione. Un bollino di qualità enorme.  Il nostro progetto si basava sulla produzione di Giove a Pompei, Fedora e Andrea Chenier. Il sostegno del Ministero è importante. Fedora è stato un successo, a Foggia c’è stato il sold out. Al di là dell’esperienza positiva di crescita, 450 persone in teatro sono il segno che la lirica attecchisce, in città c’è una profonda conoscenza, un grande amore per la lirica. C’è un substrato che conta. Ci sono state le risposte giuste”, spiega a bonculture.

L’assessora alla Cultura del Comune di Foggia non teme stop derivanti dalle prossime amministrative del 26 maggio. “Sono nella fase dell’ottimismo, rispondo col sorriso. L’assessorato continua a fare tutto allo stesso modo, continuo per quel solco tracciato più di 4 anni fa. Ci crediamo, è bello crederci”.

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