L’acquasala salverà il mondo, anche a Melbourne. Oggi, in live il videoracconto

by Fabrizio Stagnani

Il Reverendo Podolico Luciano Castelluccia ha come parrocchia il Gargano, ma non disdegna, anzi, andare a fare proseliti lontano dalla sua terra d’origine. Evangelizza nuovi fedeli dal suo altare sul quale benedice caciocavalli, manco a dirlo podolici doc. La sua eucarestia è a base di acquasala, la pietanza regina della civiltà contadina i cui ingredienti sono pane intostato, purissimo olio e quello che l’orto e la natura selvatica offre di stagione in stagione. Le tarantelle garganiche la musica sacra delle cerimonie da lui orchestrate. I paramenti sono i finimenti delle nobili ed aspre vacche …indovinate un po’?…podoliche, venerate come neanche un indù potrebbe fare con Guamata. Franco Arminio e Matteo Salvatore gli autori dei salmi declamati.

“Basta fare le pecore, siate vacche podoliche!”

C’è tanto di beatamente irreverente in tutto questo, ma se qualcuno avesse il coraggio di chiedere a Castelluccia “se ci è o ci fa”, nella sua infinità onestà d’animo e professionale è quasi certo che andrebbe a non escludere nè l’una ipotesi, quanto meno l’altra. Quello fino ad ora descritto non è che una estrema sintesi di uno spettacolo intitolato “L’acquasala salverà il mondo”. Un cooking show esperienziale, il cui “sacerdote” è inutile a questo punto stare ad additare, che parte dal teatrale, passa dal narrativo, tutto condito da musica tradizionale ed odori da far assaggiare. Uno spettacolo che ha già girato tutta l’Italia ed è passato agli onori della cronaca a Berlino, Francoforte, Stoccarda, Londra e Australia…ma a quest’ultima destinazione ci arriveremo insieme a lui lungo le prossime righe. Tornando al “ci sei o ci fai” questo era il “ci fai”, la vena istrionico attoriale del buon Reverendo Podolico, però c’è pure un “ci sei”, la parte dell’essere innata. Innanzi tutto tocca ricordare, giusto per sparare i titoli, che Castelluccia è il Direttore artistico del Carpino Folk Festival, ed è dal 2011, se non dal tempo del portanfan, un crociato dei valori paesaggistici, culturali e gastronomici della sua terra. Dietro tutta la gigioneria messa in scena c’è una mission, ci sono i paroloni che piacciono tanto a quelli che gestiscono i numeri, come “conquistare segmenti di mercato turistico”, “roster di partner”, “protocolli d’intesa” ed il più romantico “turismo emozionale”. 

“Io che sono stato emigrante vi do un consiglio, partite, guardate il mondo e ritornate a casa!”

Dall’11 al 15 marzo scorsi, in piena emergenza italiana da Covid19, “L’acquasala salverà il mondo” …speriamolo ora tutti più che mai, chi lo sa potesse bastare un rimedio così umile… è approdato a Melbourne per un tour programmato ovviamente già molto tempo prima degli allarmi epidemiologici. Nella capitale dello Stato australiano di Victoria e suoi limitrofi risiedono oltre trentamila “pugliesi nel mondo” di origine da attribuire esclusivamente al Comune di San Marco in Lamis, serve prendere un bell’abaco, iniziare a fare i conti ed immaginare le somme come potenziali turisti…quando sarà…a spasso sulla Daunia, per la Foresta Umbra sino alle spiagge di Peschici, Vieste e Manfredonia. Il tour di Castelluccia, in Australia, come in altre nazioni o città italiche, punta a smuovere le radici altrove attecchite degli emigrati suggerendogli di tornare ad attingere nutrimenti, culturali nonché enogastronomici, in madre patria almeno per una villeggiatura, ma anche inevitabilmente a conquistare l’interesse degli ignari.  

“Convertitevi al Podolicesimo. Adorate il Caciocavallo.”

San Marco in Lamis Social Club, Italian Touch Cafe Restaurant ed il Puglia Club sono solo alcune dei luoghi in cui il Reverendo Podolico ha portato il suo verbo dall’altra parte del globo. Oggi, sabato 4 aprile, alle 18:30, incontrando Domenico Sergio Antonacci in una diretta facebook sulla pagina de “Il Blog del Gargano, Amara Terra Mia”, supportato anche da tante testimonianze fotografiche, ci racconterà tutti i retroscena di quest’ultimo suo viaggio.   

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