Shakespeare, Res Extensa e Gioia del Colle: quando il teatro azzera il confine tra essere casa e magia

by Giuseppe Procino

È un’emozionatissima Elisa Barucchieri a portare in scena sabato 30 marzo 2019, presso il teatro comunale Rossini di Gioia del Colle “L’isola Magica- Shakespeare in Dream”, spettacolo replicato in tutta Italia, dove per tre anni ha ininterrottamente raccolto sbalorditivi consensi di pubblico e critica, nonché a Tunisi, dove ha inaugurato la Settimana della Giornata Mondiale del Teatro, lo scorso 26 marzo, pronto a partire per una tournée internazionale.

Vedendo l’Isola magica si torna un po’ bambini, si ha la sensazione che il teatro possa davvero trasformare il senso di distacco con la realtà in un naturalissimo sogno, quello di e con Shakespeare, appunto, e che tutto sia possibile, qui ed ora, come in una sorta di incantesimo. Nello spettacolo non ci sono tutti i protagonisti dell’opera omnia shakespeariana, ma ci sono i più romantici ed i più onirici, quelli legati ad un’idea di fantastico persistente. Le tre streghe di Macbeth, lo spirito Ariel, il mago Prospero, il folletto Puck, la strega Sycorax  sono solo alcuni dei personaggi che invadono palco e platea, in una sorta di viaggio fuori dal tempo che incanta e quasi ipnotizza tutti.  Forse è proprio questo che il giovane Shakespeare vuole raccontarci attraverso la sua ricerca: qual è il senso della magia, della vita che intreccia la magia e si scompone in tanti piccoli frammenti, luccichii affioranti di piccole storie con un proprio cuore pulsante, collegati tra loro dal mistero della fede.

Questo spettacolo è infatti un atto di fede biunivoco tra opera e spettatore, in cui ad entrambi è richiesta la sospensione del reale, la creazione di un’alternativa alla vita stessa. Cos’è in fondo il magico ed il misterioso se non l’arte, in grado di ricreare la vita ma anche di stravolgerla e riscriverla sotto svariate forme? Quello che conta è il messaggio, dopotutto.

L’isola Magica è uno spettacolo che intreccia la parola del grande Shakespeare con la musica e la danza aerea. Dietro il testo, troviamo Selene Favuzzi, sceneggiatrice e ‘enfant prodige’ della letteratura, vincitrice e finalista in oltre 20 competizioni letterarie nazionali ed internazionali, fra cui il Concorso Letterario Mario Soldati e il Mario Pannunzio. L’incontro con Elisa Barucchieri è stato un incontro artistico ed umano promettente ed esplosivo, un feeling istantaneo,  lo si percepisce dalla scena, dall’equilibrio perfetto degli elementi: ci sono le parole e poi ci sono i movimenti, i passi sospesi ed incantevoli quasi come note su una partitura. Per una sera è come se Res Extensa (e soprattutto Elisa Barucchieri), tornasse a casa, in quel teatro che l’ha vista in residenza artistica dal 2012 al 2014.

È quello il palcoscenico che ha visto la nascita della compagnia Res Extensa “prima ancora che avesse questo nome” (come confessa la stessa Barucchieri ad una platea che non cessa di applaudirla). Gioia del Colle le deve tantissimo, per un periodo in cui il respiro culturale ha abbracciato la sperimentazione presa in prestito dalle grandi metropoli europee, la scoperta della danza come linguaggio trasversale e mutevole, il corpo che può diventare argilla, trasformarsi in oggetto significativo e significante. E poi le occasioni di scambio e confronto partite dal basso ed aperte a tutti, i laboratori, un prestigioso festival di teatro e danza di Rimini (“gruppi da tutta Italia  per creare un’osmosi sempre più forte tra teatro e territorio”), un festival di danza contemporanea e sperimentale internazionale.

Infine c’è il profilo umano: Elisa Barucchieri è una personalità in grado di infondere serafica positività, un sorriso sempre disponibile, la capacità di rendere comprensibile e di sbrogliare le dinamiche teatrali con estrema semplicità.

La residenza della compagnia a Gioia ha avvicinato tutti, insegnando che il teatro può e deve essere accoglienza ma anche determinazione, rinunciando a vacui atti di divismo nonostante un curriculum sbalorditivo come danzatrice e coreografa che vanta collaborazioni con artisti di fama internazionale, tra cui Peter Greenway,Carolyn Carlson, Jacques Heim, Susanne Linke, Malou Airaudo, Franco Battiato, Roberto Castello, Andrea Olsen, Armando Pugliese, Radiodervish, Giorgio Rossi, Paolo Genovese, Elena Sofia Ricci, Sonia Bergamasco e tra le tantissime cose la  prima  donna  direttrice artistica  dell’evento  internazionale Corteo   Storico   di   San   Nicola,   per   la   Città   di   Bari,   e   prima rappresentante del settore danza, 2017-2019.

Gioia del Colle non la ha dimenticata e le offre onore con un sold out e sei minuti di applausi ininterrotti, che per uno spettacolo di danza in un paese della provincia sono davvero un’eccezione rarissima.

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