SopraSotto, i teatri di periferia smuoveranno abitudini e stanzialità. Il progetto della Bottega degli Apocrifi e dei 17 partner

by redazione

Smuovere abitudini consolidate sul territorio regionale per creare movimento ed innovazione  e costruire insieme a delle strutture private percorsi di crescita culturale. È questo “SopraSotto teatri di periferia” il progetto che è arrivato primo e ha vinto il bando del Teatro Pubblico Pugliese “Periferie al centro” con capofila La Bottega degli Apocrifi di Manfredonia. 8 soggetti coinvolti nella rete di progetto, 9 partner esterni alla rete (tra cui 5 Amministrazioni comunali), 7 Comuni messi in rete, 10 laboratori teatrali/musicali per un totale di circa 400 ore di attività formativa4 titoli di spettacolo per 15 recite programmate5 eventi collaterali7 spazi periferici coinvolti, 2 beni architettonici.

Eppure SopraSotto è molto più di freddi numeri. “SopraSotto. Teatri di periferia” è la creazione di uno sguardo collettivo a partire dalla pratica artistica; è una comunità allargata che genera nuove relazioni, rendendo i Comuni coinvolti protagonisti di percorsi di attivazione di attivazione drammatica delle comunità a tutto tondo, più che semplici fruitori di laboratori e spettacoli.

La presentazione del progetto con Stefania Marrone e tutto il team della Bottega si è tenuta con tutti i partner a Manfredonia alla presenza del presidente del TPP Giuseppe D’Urso e dell’assessore regionale al Bilancio Raffaele Piemontese.

“Quanti di noi hanno la sensazione che altrove sia più facile? C’è stato un uomo grandissimo in Puglia, Guglielmo Minervini, ha realizzato tantissimi progetti ed è stato un utile confronto per chi è venuto dopo. Lui diceva: ogni posto può essere quello giusto. Le periferie non sono solo quelle geografiche, culturali e sociali, esse non sono un limite o un luogo da recuperare o assistere, ma hanno un potere generativo. Quello che accade nelle periferie non può accadere nei grandi centri, preoccupati ad omologarsi. Noi partiamo dai bordi e arriviamo al centro come in un puzzle. Saremo a Manfredonia nei quartieri Croce e Comparti, a Lucera nella 167, nel quartiere Candelaro di Foggia, a Sant’Agata di Puglia, Vieste, San Marco in Lamis e Monte Sant’Angelo. Mettiamo insieme i vari punti periferici per costruire un nuovo centro. Proviamo a capovolgere le abitudini, che ci salvano nella quotidianità, ma ci impediscono di percorrere strade nuove. Abbiamo immaginato insieme ad altri 17 partner una narrazione nuova di questo pezzettino di Puglia investendo nella qualità artistica. Vogliamo creare dei ponti”, ha spiegato Marrone.  

Nato dalla collaborazione della compagnia Bottega degli Apocrifi di Manfredonia, Teatro della Polvere e AVL TEK di Foggia (tre soggetti che si occupano di produzione di spettacolo dal vivo) e 5 realtà attive sul territorio in ambito culturale e sociale – ArcheoLogica s.r.l. e coop. Arcobaleno di Foggia, Associazione Ja’ di San Marco in Lamis, Associazione Noi Manfredonia e Associazione SS. Redentore di Manfredonia – “SopraSotto” ha creato una rete d’eccellenza sostenuta, già in fase di progettazione, da Associazione Sulla strada di Emmaus e IC Santa Chiara – Pascoli – Altamura di Foggia, dalla Parrocchia Sacra Famiglia di Manfredonia, dal Gal DaunOfantino e da cinque amministrazioni comunali: Lucera, Monte Sant’Angelo, San Marco in Lamis, Sant’Agata di Puglia e Vieste.

All’incontro sono intervenuti il sindaco di San Marco in Lamis Michele Merla, l’assessora alla Cultura del Comune di Vieste Graziamaria Starace,  l’assessora alla Cultura e al Turismo di Monte Sant’Angelo Rosa Palomba e, in rappresentanza del partenariato, Cosimo Severo (Bottega degli Apocrifi), Michele D’Errico (AVL TEK), Marcello Strinati (Teatro della Polvere), Marida Pierno (Archeologica srl), Gesuele Rosciano (Noi Manfredonia), Michelangelo Lombardi (Jà di San Marco in Lamis), Don Salvatore Miscio (Parrocchia Sacra Famiglia), Domenico Lamarca (Arcobaleno), Salvatore Coppolecchia (SS. Redentore) e Matteo Palumbo (Gal DaunOfantino).

“Il progetto sulle periferie mira a diffondere la cultura, il teatro, la lettura in luoghi dove si fa fatica ad arrivare, come nei piccoli comuni o nei quartieri popolari delle città pugliesi. In questo momento c’è estremamente bisogno di cultura per contrastare fenomeni negativi. Creare luoghi di socializzazione può favorire la crescita dei giovani. La Bottega è arrivata prima su 62 progetti per la qualità del progetto”, ha osservato D’Urso.  

“Da foggiano, sono molto orgoglioso che il primo posto del bando promosso della Regione Puglia sia stato vinto da un progetto della mia terra- è il commento dell’assessore al Bilancio Raffaele Piemontese- Il progetto è quello di far conoscere il teatro alle periferie geografiche e sociali, nei comuni più piccoli in cui in molti casi non c’è neppure un teatro e nelle periferie sociali delle città dove c’è degrado. Far conoscere il teatro genera una crescita delle coscienze soprattutto nei giovani e produce anche una crescita economica, perché isola i delinquenti. La Regione ha investito circa mezzo milione di euro in questo bando”.

Gli obiettivi di SopraSotto sono molto ambiziosi. Anzitutto si vuole equiparare l’offerta culturale rivolta alle comunità periferiche a quella destinata alle comunità che intercettano facilmente le principali direttrici dello spettacolo dal vivo per mettere a valore l’autenticità dei territori periferici in termine di spazi (fisici e umani) di ricerca artistica e identitaria. Il progetto vuole consegnare all’immaginario collettivo nuovi luoghi destinatari di attività culturali e spettacolari (Auditorium del villaggio Don Bosco di Lucera, Castello di Sant’Agata, Castello di Monte Sant’Angelo), che restino tali anche dopo il progetto, oltre che valorizzare teatri periferici sottoutilizzati, coinvolgendo nel progetto intere comunità, partendo dalle nuove generazioni. L’idea è anche quella di favorire la mobilità di pubblici/cittadini tra zone e comuni periferici e dal centro verso la periferia

COMUNI/QUARTIERI INTERESSATI

  • Comune di San Marco in Lamis
  • Comune di Monte Sant’Angelo
  • Quartiere Croce e Zona Comparti del Comune di Manfredonia
  • Villaggio Don Bosco in Località Vaccarella e Zona 167 del Comune di Lucera
  • Comune di Vieste
  • Comune di Sant’Agata di Puglia
  • Quartiere Candelaro del Comune di Foggia

TARGET BENEFICIARI DI RIFERIMENTO

Obiettivo del progetto è il coinvolgimento dell’intera popolazione dei Comuni coinvolti, a partire dalle nuove generazioni. Tre le tipologie di target beneficiari direttamente coinvolti, a cui corrispondono tre declinazioni dei percorsi di riappropriazione di Comunità attraverso la pratica artistica indicati nella finalità di progetto.

  • Bambini (e famiglie!) : riappropriazione del diritto alla creatività.

Alla fascia di età che va dai 3 agli 11 anni è prioritariamente dedicata la realizzazione del “Villaggio di Pinocchio”: uno spazio/tempo incantato allestito per quasi un mese negli spazi del Villaggio Don Bosco di Lucera, al cui interno si avvicenderanno laboratori creativi e spettacoli per i bambini e le loro famiglie.

Sempre ai bambini saranno dedicati i laboratori di creazione musicale e canto corale attivati per la realizzazione del coro dei pulcini che prenderanno parte al progetto speciale “Uccelli”, attivato nei Comuni di Monte Sant’Angelo, San Marco, Manfredonia, Foggia e Lucera.

  • Adolescenti: riappropriazione del diritto alla consapevolezza

Terreno d’incontro privilegiato con gli adolescenti (consideriamo la fascia d’età dai 12 ai 18 anni) sarà quello del laboratorio, inteso come luogo della sperimentazione, della legittimità dell’errore, del tentativo, del gruppo che sostiene senza fagocitare. Si prevede per loro l’attivazione all’interno del progetto “Uccelli” di un laboratorio che porti alla creazione del coro attorale, che prenderà parte allo spettacolo finale accanto ad attori e musicisti professionisti, compiendo un percorso tra formazione e produzione.

  • Giovani under 35: riappropriazione del senso dei luoghi di appartenenza

Ci si rivolge alla popolazione tra i 19 e i 35 anni che vive in quartieri e Comuni periferici, col continuo tarlo andare/restare: la quotidianità stanziale rischia di fare apparire tutto scontato e di poco valore. Nasce così un esperimento pilota dedicato alla città di Sant’Agata di Puglia e al suo Castello, che rende i suoi cittadini – attraverso un laboratorio dedicato – i protagonisti di una visita guidata teatralizzata, rendendoli agli occhi dei propri concittadini e degli altri visitatoti dei divulgatori per eccellenza di quella bellezza storica e culturale che si erano abituati ad ignorare.

A partire da questi beneficiari direttamente coinvolti e dalla tipologia di attività proposte, che contaminano l’attività di laboratorio con quella della produzione artistica e di incontro col pubblico, puntiamo legittimamente a coinvolgere nei momenti aperti al pubblico (spettacoli, incontri, dibattiti …) fasce molto più ampie di popolazione, perseguendo un’effettiva movimentazione culturale dal basso.

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