L’imperatrice di Netflix: Sissi diventa una donna moderna dentro una ragnatela di intrighi e tradimenti

by Michela Conoscitore

Dimenticate i film con Romy Schneider, nei quali l’imperatrice asburgica Elisabetta, dai più conosciuta semplicemente come Sissi, è stata raccontata con toni favolistici, quasi da film della Disney. Nella nuova serie Netflix, disponibile sulla piattaforma dal 29 settembre, L’imperatrice, Sissi dismette i panni di fatina buona per indossare quelli di una donna moderna, decisamente in anticipo sui tempi nell’Austria del XIX secolo.

I primi sei episodi, con finale apertissimo, fanno intendere che ci sarà una seconda stagione della serie, presumibilmente in arrivo nell’autunno 2023. La vicenda prende avvio nel 1853, quando Sissi con la madre Ludovica e la sorella Elena si recano a Ischl per il compleanno dell’imperatore Francesco Giuseppe. Erano in corso, già da mesi, le trattative per il matrimonio tra il giovane imperatore e la cugina bavarese Elena detta Nenè. I genitori di Sissi, duchi in Baviera, appartenevano alla famiglia reale prussiana e un’alleanza matrimoniale con la potenza teutonica faceva comodo all’Austria, in un periodo turbolento che vedeva gli Asburgo traballanti su uno dei troni più importanti d’Europa.

Tuttavia, per quanto altezze reali, a Possenhofen, residenza del duca Max padre di Elisabetta, si respirava da sempre anticonformismo, per buona pace della duchessa. Allergico a cerimoniali e regole, il duca condusse un’esistenza dissoluta, tradendo ripetutamente la moglie e non frequentando la corte. Questa sua sete di libertà la trasmise a Sissi, tra i figli quella che sicuramente attinse maggiormente agli insegnamenti paterni. Cavallerizza, patita della forma fisica, amante delle camminate, cacciatrice: l’imperatrice era un’amazzone ingovernabile, a differenza della tranquilla Nenè, che fin da piccola aveva studiato da moglie e madre di imperatori.

Ebbene, ad Ischl nulla andò come preventivato dalle due sorelle, Ludovica e Sofia, madre di Francesco Giuseppe: l’imperatore scelse Sissi come moglie, e non Elena. Da quel momento in poi, Sissi dovette sacrificare la sua libertà, per amore e per la ragion di stato, ma non si piegò mai del tutto ai rigidi dettami della suocera/zia che non potè opporsi alla scelta del figlio; ma rese impossibile la vita dell’appena sedicenne imperatrice.

La serie è stata prodotta per Netflix interamente in Germania, perfino la sceneggiatura è stata scritta in tedesco, ciò per assicurare una totale fedeltà alla storia, anche dal punto di vista linguistico. Qualcuno potrebbe alzare gli occhi al cielo per questo ennesimo rifacimento biografico su Sissi, poiché sono già innumerevoli le produzioni che si sono succedute finora e che ce l’hanno raccontata, in toni più o meno realistici. Inoltre, nei prossimi mesi, è in arrivo al cinema il lungometraggio Corsage, che promette di raccontare l’imperatrice da una particolare angolazione narrativa, quella dei disturbi alimentari.

Allora perché girare un’altra serie su Sissi? A prescindere dalla moda royal che ha preso piede, ultimamente, tra il pubblico con la prima stagione di The Crown, la personalità dell’imperatrice da sempre attira le simpatie del pubblico proprio per il suo essere diversa, ribelle ad una vita che la voleva accondiscendente e sottomessa. Raccontata in questi toni, la figura di Sissi, per quanto precedente, ricorda la storia della principessa Diana. Entrambe condividono la capacità di essere grandi comunicatrici e di aver svecchiato le monarchie in cui, sorprendentemente, sono entrate rivestendo ruoli di primo piano. Sissi, per sua fortuna e a differenza di Diana, non visse nell’epoca dei tabloid e della televisione, il racconto della sua vita è affidato unicamente alle fonti storiche. Quindi la sua storia attualizzata, privata di aspetti romanzati e poco veritieri, dà la possibilità agli spettatori di scoprire chi fosse davvero l’imperatrice, e ottenerne un ritratto inedito. Non che questa serie sia totalmente immune dal romanzare vicende e personaggi, ma sa narrare l’aspetto più cupo della vita a corte dell’imperatrice, analizzando l’impatto che ebbe su di lei soprattutto dal punto di vista psicologico.

Se inizialmente potreste pensare di star vedendo un film di Gabriele Muccino in costume, a causa di una messinscena che ha scelto di amplificare, inutilmente e in modo ridicolo, le reazioni di alcuni personaggi, o di Baz Luhrmann (originali e degni di nota i costumi di Gabriela Reumer), poi la narrazione prende un’altra piega ed entra nel vivo.

Sissi giunta a corte si muove in una ragnatela di dinamiche ed intrighi dai quali non riesce a salvarla nemmeno l’amore per Francesco Giuseppe. Anzi proprio quell’amore, per cui ha dovuto subire un ‘sacro rituale’ per sancire la propria illibatezza, non sarà la sua forza ma la sua principale debolezza per cui entrerà nel mirino di giochi di potere. Giovani, ed estranei, i due fin da subito comprenderanno di occupare, ideologicamente, posizioni opposte. Da un lato Sissi, ribelle e indomita, vicina al popolo, dall’altra Franz, inflessibile e ancora alla ricerca di una sua personalità come governante.

La serie fotografa i due sposi nella felicità dei primi giorni, un sentimento giovane e puro, scevro dalle politiche matrimoniali asburgiche, ma la luna di miele durerà poco. Ad insidiare la giovane coppia, interpretata da Devrim Lingnau e Philip Froissant, saranno la ragion di stato e il fratello dell’imperatore, Massimiliano. È proprio lui il cattivo della serie, una rivisitazione inedita nel suo caso dei reali avvenimenti storici: il principe fu un amore giovanile dell’imperatrice, da cugini si frequentarono spesso, e le rispettive madri, dopo il matrimonio reale, avevano pensato a loro come un nuovo vantaggioso match, nello scacchiere dei matrimoni europei.

La storia ci ha narrato che non andò così, ma nella serie il bacio tra cognati ci scappa e ci piace. Soprattutto perché Massimiliano, impersonato da Johannes Nussbaum, gode di una caratterizzazione sfaccettata, sentimenti e calcolo si fondono completamente nel suo progetto di far detronizzare il fratello. Nel periodo dei moti rivoluzionari, dai quali gli Asburgo si salvano per miracolo, il principe per raggiungere il potere, convinto che saprebbe fare meglio di Francesco Giuseppe, nell’ombra individua la falla nell’impero, ovvero l’amore di Franz per Sissi. Metterà a dura prova la resistenza di quell’acerbo sentimento, come solo un libertino sa fare.

Eppure, al di là delle assenze di Franz, dell’influenza malevola di Massimiliano e dell’odio dell’imperatrice madre, la giovane Sissi saprà trovare nel popolo la sua via di fuga. Il sesto episodio si conclude con un significativo bagno di folla, momento epico in cui Sissi comprende che prima ancora di aver sposato Franz, ha sposato l’Austria, e da quel momento ne diverrà sposa devota. Un amore ricambiato quello tra Sissi e gli austriaci, così come quello del pubblico televisivo che apprezzerà sicuramente questa nuova, fresca produzione sull’imperatrice. Se su di lei pensavate di sapere già tutto, tuffatevi in questo rifacimento, a metà tra una favola dark e il dramma psicologico, e scoprirete che la storia, a distanza di qualche secolo, può ancora appassionare e riservare sorprese.

You may also like

Non è consentito copiare i contenuti di questa pagina.