Morandi e Jova illuminano Sanremo insieme a Giannetta

by Mimmo Cicolella

Una cosa è certa: a meno di stravolgimenti epocali, Gianni Morandi non vincerà il 72^ festival della canzone italiana. La storia, infatti, dice questo. Chi vince premi collaterali, come il premio della critica, o quello della giuria di qualità, non vince Sanremo. Eppure la partecipazione al limite dello splendore, assieme all’autore della sua canzone, ieri ha dato nuove incertezze alla classifica finale.

Jova e Morandi si sono presentati in uno «smoking spezzato» da paura e la loro performance con canzoni supercollaudate hanno fatto il resto. Jova, addirittura, si è prodotto anche in variazioni vocali sul tema. Insomma, in forma smagliante per la replica del suo Beach Tour 2022. Un fuoriclasse che ha confermato la sua instancabile ricerca  musicale e poetica, che ha sublimato, recitando una poesia straordinaria come “Bello Mondo” di Mariangela Gualtieri. Ma la serata cover ha anche allungato gli spazi in classifica fra cantanti e cantanti. Tant’è che ha catapultato alcune canzoni che erano nella prima decina, fra il decimo e il ventesimo posto. Ma vogliamo parlare di Maria Chiara Giannetta? Si! Fresca, sicura di se, travolgente, grande presenza scenica: insomma, un terremoto di entusiasmo e di gioventù sul palco più importante d’Italia. Fra foggiano e medley di canzoni recitate con un sempre più bravo Lastrico (ma è vero che sono fidanzati?), la Giannetta ha fatto capire che la professionalità paga, ma ci vuole anche talento: e lei ce li ha entrambi. La foggianissima ieri ha spaccato, pur subendo, anch’essa, il “ martirio” imposto dal ruolo-strappalacrime nella presentazione delle sue amiche maestre cieche, che l’hanno aiutata nell’affrontare il ruolo di Blanca nella fiction dei record di Rai Uno. Confermiamo: messaggio giusto! Eccedere per costringere all’emozione assolutamente NO!

LE PAGELLE

Gianni Morandi e Jova- Illuminati e illuminanti. La platea è ai loro piedi e loro sono generosi nel concedersi. Fuoriclasse VOTO 10

Noemi- La sua esibizione, nonostante seduta al pianoforte, è di spessore. Certo, qualcuno si aspettava che da un momento all’altro si alzasse, anche per far vedere il suo ennesimo bel vestito. Invece niente. Ma la sua performance meritava qualche punticino in più. Guai a fare paragoni irriverenti con l’immensa Aretha Franklin, ma la sua voce graffiata funziona: VOTO 7,5

Mahmood e Blanco- La scelta della canzone è abbastanza scontata, e la reinterpretazione non regge. Finale, sulla magica canzone di Paoli, che ricorda i vecchi carillon della nonna con tanto di ballerina danzante: VOTO 6

Elisa: Che il pubblico sia influenzato dalla classifica generale è un dato di fatto. Elisa, pur nascendo con canzoni pop al limite della dance, non regge l’impatto con la colonna sonora di Flashdance. La sua voce country e l’arrangiamento troppo orchestrale, tolgono ritmo e sostanza alla canzone che ha fatto ballare intere generazioni e che a volte viene ancora utilizzata come “riempipista” dai dj. Ottima idea quella di portare in scena la brava ballerina strappata (manco tanto) ad “Amici”, Elena D’Amario. Le “viaggia” intorno come una nuvola. Quella presenza fa sicuramente guadagnare punti ad Elisa: VOTO 6 (Elisa) – 8 (D’Amario)

Dargen D’Amico- Diamo a Cesare quel che è di Cesare. Stavolta D’Amico ha funzionato con la Bambola di Patty Pravo. L’ha resa moderna, dandogli una armonizzazione quasi tecno. Anche il suo parlato (reppato?) non ha dato fastidio. Potrebbe essere il tormentone estivo o anche il nuovo riempipista delle disco: VOTO 7

Giovanni Truppi- Finalmente rende merito alla sua bravura e poi porta un pezzo di De Andrè di una modernità assoluta. Lo affiancano due mostri sacri come Vinicio Capossela  e Mauro Pagani della PFM. Chiaramente una sfida un pò troppo alta per il pubblico sanremese- VOTO 8

Michele Bravi- Si è vero, nell’”Apertura” di una delle più grandi canzoni di Battisti, svirgola, ma l’intimità trovata nella strofa, al limite della sofferenza, rende tutta la forza di una canzone che parla dell’Anima, senza mai nominarla. VOTO 7,5 (Bravi ci prova e in parte ci riesce)

Massimo Ranieri e Nek – Perchè rovinare così Pino Daniele ? SV ( senza voto- per rispetto a due voci importanti del panorama italiano)

Rettore e Ditonellapiaga – La scelta di Caselli è giusta, ma loro non sono al massimo e la pagano a caro prezzo. Catapultate addirittura al 16^ posto in classifica. Ma non erano proprio da buttare: VOTO 6,5

Yuman e Rita Marcotulli- Secondo molti ha osato troppo cantando il cavallo di battaglia di Frank Sinatra “My Way”. Per noi osare fa sempre bene. La reinterpreta con un gusto nuovo, raffinato, con la più grande pianista Jazz italiana. Apprezzabile anche per il coraggio: VOTO 7

Mimmo Cicolella

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