Sex Education, il sesso non è mai stato così teen

by Gabriele Rana

Dopo l’arrivo di Sex Education, il sesso non è mai stato così teen. Tutti hanno sentito parlare durante il corso della propria vita di educazione sessuale: chi più, chi meno, almeno una volta ognuno ha associato in mente queste due parole. Ma quanti hanno realmente avuto la fortuna e il piacere di intraprendere un percorso di educazione sessuale nella propria scuola? Pochi, sfortunatamente. Ma nessun problema, Dr. Netflix è qui con una nuova medicina amara, ma addolcita con molto miele, appunto la nuova serie Sex Education.

Fin dal suo debutto sulla piattaforma di streaming, l’11 gennaio dello scorso anno, questo teen drama inglese creato dalla giovane sceneggiatrice Laurie Nunn è subito saltato agli occhi degli utenti Netflix non solo per il titolo e gli impeccabili accotamenti cromatici delle sue scenografie, ma soprattutto per la particolarità che lo distingue dalle altre opere di questo genere. Già dai primissimi secondi, la serie fa comprendere immediatamente che l’argomento principale sarà proprio quello suggerito dal titolo, il sesso, ma visto nelle sue diverse sfaccettature e nel periodo in cui di questo tema sembra sapersi ben poco, cioè l’adolescenza.

A guidarci in un complesso percorso di terapia sessuale sarà, infatti, Otis Milbourne (Asa Buterfiled, meglio conosciuto come il protagonista de “Il bambino con il pigiama a righe”), un ragazzo di 16 anni, figlio di un’affermata sessuologa, che decide insieme alla sua amica Maeve Wiley (Emma Mackey), di aprire un’agenzia di terapia sessuale all’interno della propria scuola. Nel corso della prima stagione la narrazione segue un percorso trasversale: ogni episodio tratta uno o più problemi legati alla sfera sessuale dei compagni di Otis che il giovane terapeuta dovrà risolvere, ma vengono anche sviscerati i rapporti interpersonali tra i personaggi principali e tra questi e le loro famiglie. In Sex Education, infatti, non si parla soltanto di sesso ma di ogni aspetto della vita dei ragazzi: dall’accettazione del proprio orientamento sessuale al rapporto madre figlio, dalla difficoltà di una situazione familiare instabile al revenge porn, fino al sentimento religioso; ma tratta anche argomenti intramontabili come l’amore e l’amicizia, la più speciale è quella tra Otis e il suo miglior amico Eric Effiong (Nucti Gatwa), un ragazzo omosessuale che mostra quanto possa essere naturale un’amicizia tra due ragazzi di orientamenti diversi, in un mondo in cui l’omofobia viene liquidata con un semplice “non è più di moda”.

La serie riesce a unire come una ghiandola pineale, una narrazione spensierata e comica a una più seria e matura, in base al contesto, riuscendo a far passare messaggi profondi, senza lunghi sermoni, rendendo così iconico ogni episodio. La seconda stagione, uscita il 17 gennaio scorso, ha perso un po’ della narrazione verticale della stagione precedente, soffermandosi molto di più sui personaggi, la cui introspezione è più approfondita e sono trattati argomenti più maturi come gli effetti di una violenza sessuale.

Sex Education ha come fil rouge l’importanza dell’educazione sessuale e la necessità di trattare questo argomento nelle scuole, visto che il sesso è a tutt’oggi un tabù nelle famiglie, in cui spesso l’argomento è liquidato con bigottismo e austerità e i consigli di un amico, per quanto esperto, non potranno mai impedire un’isteria collettiva causata dalla paura della possibile trasmissione aerea di una malattia venerea, né potranno mai sostituire una consulenza adeguata con un esperto.

Domenico Gabriele Rana

You may also like

Non è consentito copiare i contenuti di questa pagina.