Anna Paola Giuliani e la sua voglia di fare per la Cultura: “Da soli si può anche vincere, ma insieme si arriva lontano”

by Antonella Soccio
anna paola giuliani

Acclamata a furor di popolo per il ruolo di assessora alla Cultura del Comune di Foggia, Anna Paola Giuliani, apprezzata da artisti, musicisti e attori di ogni colore politico del capoluogo, è stata riconferma per il secondo mandato dal sindaco Franco Landella, insediatosi il 30 luglio 2019.

Sanseverese, figlia d’arte (il suo compianto padre, Giuliano Giuliani, è stato sindaco di San Severo negli anni Novanta, quando si affermavano nella Puglia Nord i sindaci di Alleanza Nazionale, insieme a Paolo Agostinacchio a Foggia e Salvatore Tatarella a Cerignola), Anna Paola è amatissima. A lei tutti danno del tu, perché la politica della città dei campanili, ma ormai foggiana non solo d’adozione, riesce ad infrangere barriere e cliché di potere. Ascolta tutti con il medesimo interesse.

Col tu, noi di Bonculture le abbiamo formulato il celebre questionario di Proust. Non mancano sorprese e profonde verità.

Eccolo.

Assessora Anna Paola Giuliani, qual è il tratto principale del tuo carattere?

Non si direbbe, ma il tratto principale del mio carattere è l’insicurezza. Sono molto insicura e molto emotiva, chi mi conosce lo sa, è la verità.

La qualità che desideri in un uomo? 

La generosità nei sentimenti.

Cosa apprezzi di più nei tuoi amici?

Ho imparato negli anni, perché sono idealista anche nell’amicizia, ad apprezzare pregi e difetti dei miei amici, ci sono le affinità elettive. Apprezzo quello che loro riescono a tirare fuori da me. Con loro riesco ad essere me stessa.

Il tuo principale difetto

Sono testarda, e mi verrebbe da ripetere emotiva, spesso nuoce. Sono troppo sensibile, forse.

La tua occupazione preferita

Leggere, stare a casa a leggere con accanto i miei figli.  

Il tuo sogno di felicità

Avere accanto a me le persone che amo.

Quale sarebbe, per te, la più grande disgrazia?

Perdere le persone che amo.

Cosa vorresti essere?

Vorrei essere sicuramente più sicura di me, più indipendente mentalmente. Mi faccio ancora troppo condizionare e mi faccio abbattere facilmente, è vero che dura poco, perché sono ottimista e positiva, ma basta poco per mandarmi in crisi. E torno al discorso delle insicurezze e della timidezza che a volte si cela, si maschera bene.

Qual è il paese dove vorresti vivere?

Foggia (ride).

Il colore che preferisci

Il bianco.

Il fiore che ami

La peonia.

L’animale che preferisci

Il cane.

I tuoi autori preferiti in prosa

Sarò antica, ma io ho amato alla follia e continuo a leggere spesso Pirandello. Amo Pirandello, Verga, ho amato Manzoni. Avrò letto I Promessi Sposi almeno 8 volte. Pirandello è il mio preferito, con Il fu Mattia Pascal e amo anche molto le novelle: L’uomo col fiore in bocca. È un racconto che va letto. Mi piace molto anche Elsa Morante.

I tuoi poeti preferiti

Foscolo, Ungaretti e Leopardi.

I tuoi eroi nella finzione

Topolino e Paperino, gli eroi positivi.

Le tue eroine preferite nella finzione

Lady Oscar e Mulan, che ho rivisto qualche tempo fa. Hanno dei tratti in comune, entrambe fingono di essere quello che non sono. Dopo Lady Oscar, Candy Candy.

I tuoi compositori preferiti

Chopin e grazie ad un’amicizia molto particolare nata a Foggia ho imparato ad amare Bach.

I tuoi pittori preferiti

Klimt.

I tuoi eroi nella vita reale

Il mio primo amore: mio padre. E poi i servitori dello Stato, che lontano dai clamori mediatici e dalle telecamere non hanno paura di rischiare. Quelli sono gli eroi moderni, cui guardare.

La tua eroina nella storia

Giovanna D’Arco, se pensassi al passato. Nel contemporaneo, per quello che ha scritto e per come lo ha trattato con lungimiranza, Oriana Fallaci.

Il tuo nome preferito

Mariasole, il nome di mia figlia.  

Quello che detesti più di tutto

La prevaricazione e la maleducazione, i toni troppo urlati.

L’impresa militare che ammiri di più

L’Arma dei Carabinieri.

La riforma che apprezzi di più

Lo dico e forse potrebbe essere strumentalizzato, da cattolica e praticante, ma che le Unioni civili siano diventate legge lo trovo un notevole passo avanti, una scelta di civiltà.

Il dono di natura che vorresti avere

Tantissimi, vorrei saper cantare, vengo presa in giro quotidianamente sui social perché sono stonata, avrei voluto saper disegnare. Non sono riuscita a diventare una ballerina perché ero negata. Mi piacerebbe saper cantare, ballare e saper disegnare.

Come vorresti morire

Evito di pensarci, ho molta paura.

Stato attuale del tuo animo

È un momento di rinnovato entusiasmo e di voglia di fare. Sono in un momento della mia vita che ho voglia di fare.

Il tuo motto

Da soli si vince, da soli si può anche vincere, ma insieme si arriva lontano. Ne sono convinta.

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