Anaïs Nin, la psicanalista scrittrice che ha messo su carta il desiderio delle donne nel flusso di coscienza dei diari

by Daniela Tonti

Anaïs Nin ha iniziato a scrivere all’età di undici anni su una nave che la stava portando in America dopo che suo padre aveva abbandonato la famiglia sul lastrico per seguire un nuovo amore. Su quella nave Anaïs gli scrive una lunga lettera immaginando il suo ritorno e riferendo ogni particolare del suo viaggio nella convinzione che presto si sarebbero ritrovati. Non avrebbe mai spedito quella lettera che diventò l’inizio del suo diario. Cominciò quel giorno a scrivere e non smise per il resto della sua vita.

È diventata un’autrice scomoda, ferocemente criticata, sia per la sua vita privata che per il contenuto erotico dei suoi racconti e dei suoi diari. Ben prima di Cinquanta sfumature Anaïs ha messo su carta il desiderio delle donne, indagato a fondo – da psicanalista qual era – la natura dei desideri, degli istinti, della repressione delle pulsioni e lo ha fatto in un modo profondamente letterario e surrealista mettendo su carta un vero e proprio flusso di coscienza in forma di diario e racconti.

Il suo diario si concentrò sulla sua vita interiore e divenne la cronaca della sua ricerca di realizzazione in quella che spesso era per le donne una cultura dolorosamente restrittiva. 

Anaïs Nin è nata in Francia nel 1903. Il padre era un compositore spagnolo, Joaquin Nin, che abbandonò la moglie e i figli costringendoli a salpare per una nuova vita in America.

Una volta stabilita a New York, imparò l’inglese e divenne una vorace lettrice e per aiutare sua madre a sostenere la famiglia scelse di abbandonare la scuola e impegnarsi in svariati lavori.

Mantenne per tutta la vita l’abitudine di scrivere diari e continuò sempre a lottare con il dolore causato dall’abbandono di suo padre. 

All’età di vent’anni sposò un giovane banchiere di nome Hugh Guiler. I due si trasferirono a Parigi dove lei tentò per un periodo di interpretare il ruolo di una brava moglie convenzionale. In quegli anni scrisse un’analisi del romanzo di DH Lawrence, L’amante di Lady Chatterley.

Nel 1931 conobbe Henry Miller e sua moglie June e iniziò una lunga e tormentata storia d’amore e di passione. Henry Miller non aveva un soldo e Anaïs lo sostenne pagandogli l’affitto per circa dieci anni e pagando la stampa di Tropico del Cancro. È tutto minuziosamente scritto nei suoi diari, compresa la devastante esperienza dell’aborto. I due si scrissero più di novecento lettere d’amore.

Anais, ti studio tanto per scoprire i possibili difetti, i punti deboli, le zone di pericolo. Non li trovo, nessuno. Ciò significa che sono innamorato, cieco, cieco. Essere ciechi per sempre!”

Da adulta incontrò suo padre ma lo shock fu quasi più devastante del dolore dell’abbandono. Lui non si era minimamente reso conto di come avesse devastato i suoi figli ed era incapace di provare il minimo rimorso. Anaïs capì che per tutti quegli anni aveva idealizzato un uomo orribile ed egoista e lo punì ferocemente, a modo suo, ne La casa dell’incesto.

Poco dopo conobbe Otto Rank, uno stretto collega di Sigmund Freud, anche lui si innamorò di lei e questa storia fu rivelata nel seguente diario, Fuoco.

Ha avuto decine di amanti e alla fine è diventata persino bigama. Ha anche prodotto dozzine di brani in prosa scrivendo anche quelle che sono conosciute come alcune delle opere più importanti dell’erotismo femminile moderno, tra cui  Il delta di Venere e Uccellini . I diari di Anaïs furono infine pubblicati con enorme successo e lei divenne un’icona per una folla di seguaci tutti determinati a imitare il suo esempio di “scavare nei sogni”.

Anaïs Nin ha creato un’opera d’arte senza eguali che rompe le barriere letterarie tra narrativa e poesia, diario e romanzo indagando a fondo nell’inconscio nel tentativo di descrivere un’umanità sempre in divenire schiacciata dalle trasformazioni e dalle molteplici sfaccettature del sé. Convinta di soffrire di “nevrosi” ha lottato per anni per capirne la causa.

I suoi diari svelano qualcosa non solo di lei ma anche della vita interiore di tutte le donne.

Nel secondo volume pubblicato del suo diario afferma:

Tutti gli aspetti del sé devono essere vissuti, come le dodici case dello zodiaco. Una personalità è quella che ha srotolato il nastro, dispiegato i petali, esposto tutti gli strati. Non importa da dove si comincia: con l’istinto o la saggezza, con la natura o con lo spirito. Il compimento significa l’esperienza di tutte le parti del sé, di tutti gli elementi, di tutti i piani. Significa che ogni cellula del corpo prende vita, si risveglia. È un processo della natura, e non dell’ideale. Si muore quando le cellule sono esaurite, si raggiunge la pienezza quando tutte funzionano, il sogno, il desiderio, l’istinto, l’appetito. Uno risveglia l’altro. È come un contagio. L’ordine non ha importanza. Tutti gli errori sono necessari, le balbuzie, gli errori, le cecità. Il fine è coprire tutto il terreno, tutti i percorsi.

L’opera più nota al pubblico è Il delta di Venere. È lei stessa a raccontare la genesi dei racconti. Un collezionista di libri offrì a Henry Miller cento dollari al mese per scrivere racconti erotici. Lo scrittore non se la sentì di sottoporsi a quella costrizione, ma non volendo rinunciare al denaro convinse Anaïs a cimentarsi in quel genere di letteratura. Dopo le prime prove il committente la incoraggiò a concentrarsi maggiormente sui dettagli sessuali.


La mania ossessiva del sesso del collezionista committente faceva rabbia a Anaïs e agli altri scrittori costretti per denaro a scrivere pornografia. Così un giorno decise di scrivergli la seguente lettera:


“Caro collezionista, noi la odiamo. Il sesso perde ogni potere quando diventa esplicito, meccanico, ripetuto, quando diventa un’ossessione meccanicistica. Diventa una noia. Lei ci ha insegnato più di qualunque altro quanto sia sbagliato non mescolarlo all’emozione, all’appetito, al desiderio, alla lussuria, al caso, ai capricci, ai legami personali, a relazioni più profonde che ne cambiano il colore, il sapore, i ritmi, l’intensità.

Lei non sa cosa si perde con il suo esame al microscopio dell’attività sessuale, con l’esclusione degli aspetti che sono il carburante che la infiamma. Componenti intellettuali, fantasiose, romantiche, emotive.”

Nel 1939, con l’Europa sull’orlo della guerra, lei e Guiler furono costretti a tornare a New York. Lì ha lottato per pubblicare i suoi libri mentre si destreggiava anche in numerose relazioni, inclusa un’amicizia con Gore Vidal. Dopo molte frustrazioni nel mondo dell’editoria, decise di stampare da sola i propri libri.

Nel 1947 incontrò un giovane di nome Rupert Pole, di cui si innamorò. Incapace di rompere con Guiler, Anaïs intraprese una relazione segreta con Pole che sposò nel 1955 senza divorziare da Guiler.

Mentre viveva una doppia vita a New York e Los Angeles negli anni ‘60, prese la rischiosa decisione di consentire la pubblicazione del suo diario, sebbene scelse di rimuovere i dettagli più privati ​​delle sue relazioni sentimentali. La prima puntata, pubblicata nel 1966, si intitolava Il diario di Anaïs Nin e fu un successo immediato. Anaïs si ritrovò, suo malgrado, a interpretare la parte di un’icona femminista internazionale. 

Nel 1977, Anaïs Nin morì di cancro a Los Angeles con Rupert Pole al suo fianco.

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