Coco Chanel e Arthur Boy Capel, un secolo di amore

by Marianna Dell'Aquila

Si dice che l’amore sia il motore della vita e certamente lo è nelle sue infinite forme. E’ quello che ci raccontano continuamente anche il cinema, la letteratura, l’arte arricchendo la nostra immaginazione con la bellezza dei sentimenti. Ci sono amori straordinari ma inventati dai romanzi o dai film e poi ci sono quegli amori vissuti da persone reali che, proprio come quelli della letteratura o del cinema, restano intramontabili. Molti di questi amori sono stati raccontati dalle cronache del tempo in cui hanno vissuto e ancora oggi appartengo alla memoria collettiva, ma poi ci sono quegli amori di cui forse la storia si è un po’ dimenticata nonostante abbiano dato vita a qualcosa di straordinario e capace di segnare un intero secolo.

Si può diventare addirittura dei rivoluzionari grazie all’amore, com’è successo alla celebre stilista francese Coco Chanel che visse con Arthur “Boy” Capel una delle storie d’amore più straordinarie e intense di tutto il ‘900 ,senza la quale non esisterebbe ancora oggi una delle maison di moda più importanti al mondo.

Gabrielle Bonheur Chanel, detta Coco, era nata a Saumur in Francia nel 1893. Aveva trascorso la sua infanzia in un orfanotrofio e questo sicuramente aveva inciso profondamente sul suo carattere schivo. Compiuti 18 anni, Coco incomincia a lavorare in una bottega nella città di Moulins dove conosce il suo primo amore Etiènne de Balsan. Figlio di imprenditori tessili, Etiènne avrebbe finanziato le sue prime creazioni e contribuito in modo determinante a far conoscere il nome di Coco come disegnatrice di cappelli presso l’alta società francese. La loro relazione durò sei anni. Fu proprio a casa di Etiènne che Coco conobbe Arthur Capel, colui che sarebbe diventato il grande amore della sua vita. Ex giocatore di polo e industriale nel settore del carbone, Arthur intuì più di Etiènne dove potesse arrivare il talento della stilista tanto da contribuire economicamente all’apertura nel 1910 della prima boutique di Coco in Rue Cambon a Parigi. Fu quello il momento che di fatto segnò l’inizio della Maison Chanel.

La relazione tra Coco e Arthur si basava soprattutto sulla condivisione di interessi e di passioni che avrebbero avuto un’influenza importante sulla creatività della stilista. Sarebbe stato ad esempio l’interesse per la Numerologia che i due amanti condividevano ad ispirare a Coco l’idea di dare ai suoi profumi i nomi dei numeri, come il celebre “Chanel n.5”. Qualcuno sostiene anche che il famosissimo logo della Maison Chanel, le due CC incrociate, non siano solo le iniziali della stilista ma anche l’unione di Coco e Capel. Si sarebbe trattato quindi di un modo per sancire quell’unione che non ci fu mai ufficialmente perché le convenzioni dell’epoca impedivano il matrimonio tra due persone di estrazione sociale così diversa.

Coco in realtà era una donna estremamente acculturata, amava leggere i grandi romanzi (la sua opera preferita era Madame Bovary di Gustave Flaubert e ne possedeva un manoscritto autografo) e intrattenersi con artisti, poeti e intellettuali la cui influenza avrebbe definito fortemente il suo universo estetico. Coco Chanel aveva inventato non solo un nuovo concetto di immagine femminile e di femminilità, ma anche di donna lavoratrice e di imprenditrice, ma tutto questo non sarebbe mai stato possibile se accanto a lei non ci fosse stato Arthur Capel, l’uomo che sostenne e condivise con lei ogni scelta. Al ritorno dalla guerra, Arthur si fidanzò con l’aristocratica Diana Lister Wyndham, ma l’amore per Coco non si era esaurito e i due continuarono ad essere amanti fino al tragico 22 dicembre del 1919, quando Arthur perse la vita in un incidente di auto sulla strada per Cannes.

La storia d’amore tra Arthur Capel e Coco Chanel resterà per sempre una delle più importanti e significativi del ‘900. Varrebbe la pena ricordarli un po’ di più questi amori, soprattutto oggi che viviamo in un’epoca in cui tutto sembra più effimero e precario, in cui si è arrivati a costruire a tavolino delle relazioni negli studi televisivi oppure a sancirne la durata con un post su Instagram o un like su Facebook. Qualcuno direbbe che è giusto così, perché i tempi sono cambiati e di conseguenza è cambiato il nostro modo di viverli e di raccontarli. Eppure spesso, quando leggiamo le biografie sentimentali di persone che la società l’hanno cambiata per davvero, capiamo che dovremmo fare in modo che sia l’amore a cambiare il mondo e non il contrario.

You may also like

Non è consentito copiare i contenuti di questa pagina.