La drammatica ed integra vita di Anne Morrow Lindbergh, la prima donna americana a ottenere la licenza di pilota di aliante di prima classe

by Caterina Del Grande

Pilota decorata, autrice di saggi pluripremiata, Anne Morrow Lindbergh ha compiuto imprese incredibili troppo spesso oscurate sia dal successo di suo marito che dalle tragedie personali che l’hanno drammaticamente colpita.

Cresciuta in un ambiente privilegiato e benestante, figlia di Dwight Morrow, ambasciatore americano in Messico, Anne ha vissuto una vita intensa riuscendo a conciliare, non senza difficoltà, le sue ambizioni letterarie con il lavoro di copilota, navigatore e operatore radio. 

Già da adolescente dichiarò che il suo obiettivo nella vita era “sposare un eroe”. 

Il suo sogno sembrò realizzarsi quando sposò Charles Lindberg, l’aviatore di fama mondiale noto per essere stato il primo a volare attraverso l’Atlantico.

Era il 20 maggio 1927 quando Charles Lindbergh a bordo dello “Spirit of St. Louis” decollò dal Roosevelt Field di New York per la prima trasvolata atlantica senza scalo e atterrò al Bourget di Parigi trentasei ore e venti minuti dopo. Al suo ritorno a New York fu portato in trionfo sotto una pioggia di coriandoli, entrando nel mito col soprannome di “Aquila Solitaria”.

Anne incontrò per la prima volta  Lindbergh proprio in quell’anno in Messico e lui per il primo appuntamento la portò a fare un giro in volo.

Dopo un fidanzamento segreto e un matrimonio privato, Anne Morrow Lindbergh è diventata la prima donna americana a ottenere la licenza di pilota di aliante di prima classe.

Quell’anno Charles e Anne volarono da Los Angeles a New York in 14 ore e 23 minuti, battendo il record di velocità transcontinentale. Anne era copilota, operatore radio, navigatore e incinta di sette mesi. Nonostante i fumi dell’aereo le provocassero nausea non si lamentò mai. “Avrebbe dimostrato che ero una donna debole”, dichiarò in seguito.

Volarono in Giappone, dove Anne stabilì un record per le comunicazioni radio a lunga distanza. I media iniziarono a chiamarli “la prima coppia dei cieli”. 

Anne ottenne il riconoscimento come aviatrice e autrice a pieno titolo, pubblicando una serie di libri che descrivevano in dettaglio le avventure della coppia.  The Wind ha raccontato un’indagine di sei mesi sulle rotte aeree dell’Atlantico nel 1933, da New York all’Africa e un pericoloso viaggio di 16 ore verso il Sud America. 

L’ossessione dei media e dell’opinione pubblica raggiunse un tragico crescendo fino a quando, nel 1932, il loro figlio di due anni Charles August Junior fu rapito e assassinato.  Qualcuno, appoggiando una scala contro il muro di casa Lindbergh si era introdotto nella stanza del piccolo, lasciando una richiesta di riscatto di 50.000 dollari. 

Dieci settimane dopo l’inizio delle indagini, la polizia ritrovò il corpo del piccolo Charlie semisepolto nei boschi di Trenton, nel New Jersey.

Per due anni, il caso rimase irrisolto, poi la polizia catturò l’assassino che fu condannato a morte. 

L’intera nazione fu sconvolta. Se il tragico sequestro, finito con la morte del bambino, ispira una serie di romanzi e di film, l’autobiografia dell’icona americana ottiene nel ’54 il Premio Pulitzer, da cui Billy Wilder trae il film L’aquila solitaria (The Spirit of St. Louis, 1957), con James Stewart nel ruolo del protagonista.

Ma Wilder e Lindberg non riuscirono mai a simpatizzare. Nel breve volo che fanno insieme s’imbattono in un violento temporale. Billy si china verso Charles e gli dice: “Mr. Lindbergh, se andiamo a picco non la imbarazza che domani i giornali titolino: L’Aquila Solitaria è precipitata assieme al suo amico ebreo?”.

I Lindbergh, già fortemente schivi e riservati, si ritirarono ulteriormente dalla società. Dopo aver ricevuto minacce contro il loro secondo figlio, si trasferirono in Inghilterra. Sembrava l’unica opzione per superare la “tremenda isteria pubblica” che li aveva travolti negli Stati Uniti.

Charles e Anne Morrow Lindbergh vissero in Europa negli anni precedenti la seconda guerra mondiale, durante la quale Charles divenne pubblicamente legato al regime di Hitler quando accettò una medaglia da Herman Göring nel 1938.

Divenne un oppositore dell’ingresso degli Stati Uniti in guerra. Il pubblico, un tempo adorante, e la stessa madre di Anne gli si rivoltarono contro. Anne scrisse persino un breve libro che incoraggiava l’isolazionismo e avvertiva che il fascismo era “l’onda del futuro.

Nessuno mai perdonò loro le posizioni antisemite. Nelle interviste successive e nei diari pubblicati, Anne si è detta pentita della loro posizione scaricando la responsabilità di questa scelta principalmente a suo marito.

Un anno dopo, tuttavia, i Lindbergh tornarono negli Stati Uniti.

Il contraccolpo contro i Lindbergh li colse alla sprovvista. In seguito confessò che erano “entrambi molto ciechi, specialmente all’inizio, rispetto ai peggiori mali del sistema nazista”.

Anne Morrow Lindbergh ebbe altri cinque figli. Dopo ogni figlio, suo marito la portava via impegnandola in voli di settimane per ”staccarla” dal suo neonato. Anne iniziò a soffrire di depressione e il matrimonio ben presto iniziò a scricchiolare ma, pur vivendo vite separate, non divorziarono mai.

Nel 1955 scrisse Gift from the Sea. Il libro parlava a milioni di donne che si definivano mogli e madri ma si trovavano sempre più insoddisfatte.

Comincio a capire perché le sante erano raramente donne sposate. Le normali occupazioni della donna in generale sono in contrasto con la vita creativa, o contemplativa, o santa”.

Gift from the Sea ha venduto più copie nel 1955 di qualsiasi altro libro di saggistica.

Il problema non è solo quello della donna e della carriera, della donna e della casa, della donna e dell’indipendenza. È più fondamentalmente: come rimanere integri in mezzo alle distrazioni della vita; come rimanere in equilibrio, indipendentemente dalle forze centrifughe che tendono a spostarlo fuori centro; come rimanere forti, indipendentemente dagli urti che arrivano alla periferia e tendono a spezzare la ruota.

Tornata allo Smith College per ricevere un dottorato onorario, nel 1970, Anne abbracciò la sua nuova causa: l’ambiente, esortando i giovani a trovare soluzioni sostenibili per preservare la natura e invertire la tendenza a sfruttare il pianete.

Dopo 45 anni di matrimonio, rimase vedova nel 1974. Dedicò i suoi restanti 22 anni a difendere le donne e incoraggiare il movimento ambientalista. Quando morì nel 2001, aveva vissuto dieci decenni di intensi cambiamenti in America.

Nel 1979, cinque anni dopo la morte di Charles, Anne fu inserita nella National Aviation Hall of Fame

In un’intervista al New York Times, una delle sue figlie ha detto: “Alcune persone pensano che mia madre, con i suoi 40 chili, sia una donna fragile… è fragile come una barra d’acciaio”. 

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