La storia di Françoise d’Aubigné, la cenerentola che divenne Madame de Maintenon e sposò segretamente Re Luigi XIV

by Caterina Del Grande

Nata in carcere, espatriata in Martinica con la famiglia caduta in disgrazia a causa della vita dissoluta del padre, Françoise d’Aubigné durante l’infanzia conobbe solo la fame e la miseria. Ritornata in Francia a dodici anni viene cresciuta da una perfida zia che la tratta come una sguattera, poi chiusa in convento e in seguito data in sposa a un uomo vecchio e deforme.

Nessuno avrebbe scommesso nulla sull’avvenire di Françoise d’Aubigné che attraverso l’astuzia e l’intelligenza riuscì prima a diventare “la tata dei bastardi del re” poi ad acquisire un titolo e diventare madame De Maintenon e infine la moglie di Re Luigi XIV cui fu sposata per 32 anni.

Non c’è da stupirsi se molti ritengono che Charles Perrault si sia ispirato alla storia della sua vita per scrivere la sua Cenerentola nel 1697.

Françoise d’Aubigné nasce nel carcere di Niort il 27 novembre del 1635. Il padre, Constant d’Aubigné (figlio del celebre poeta ugonotto Agrippa d’Aubigné), era lì detenuto insieme a tutta la famiglia per spionaggio e debiti.

Constant d’Aubigné nonostante le sue origini nobili scelse di vivere una vita dissoluta e rinnegò la religione proclamandosi ateo fino a quando non finì in carcere per aver ucciso la sua prima moglie nel 1619. Dopo alcuni anni sposò Isabella de Cardhilac dalla quale ebbe 3 figli, tra cui Françoise, l’ultima nata.  Constant sperperò tutta la dote della moglie nel gioco d’azzardo e l’intera famiglia fu imprigionata per debiti. 

Ecco perché Françoise d’Aubigné è nata nel carcere di Niort.

Quando suo padre fu rilasciato portò tutta la sua famiglia in Martinica dove riuscì ad accumulare una modesta fortuna ma, in brevissimo tempo, perse tutto giocando d’azzardo. Morì nel 1647 e la famiglia tornò in Francia. 

Sua madre non aveva più soldi e affidò i suoi figli a diversi parenti. Françoise fu affidata prima a una zia paterna, Madame de Vilette, che decise di educarla secondo i principi protestanti e poi alla zia cattolica Madame de Neuillant, più benestante ma anche molto più crudele, che mal sopportava quella nipote così bella, tanto da trattarla al pari di una domestica. La convertì alla religione cattolica mandandola al convento delle Orsoline di Niort.

A Françoise viene chiesto di scegliere se diventare suora o sposare il poeta Paul Scarron, di venticinque anni più anziano di lei e paralizzato, che, proprio a causa della sua invalidità, è disposto a sposarla anche senza dote. Bella e intelligente, le sue uniche opzioni erano Scarron o il convento. E scelse Paul Scarron. Iniziò a prendersi cura del marito con premura e a far parte del suo salotto letterario, frequentato dai nomi più illustri della società francese.

Dopo la morte di Scarron nel 1660, grazie alle sue conoscenze, Françoise riesce ad ottenere un piccolo sussidio per mantenersi, in modo da non dover tornare in convento.

Un giorno, in un salotto parigino, conosce la donna che le cambierà la vita: la Marchesa di Montespan, considerata la donna più bella del suo tempo e la “favorita” tra le innumerevoli amanti di Re Luigi XIV e madre della maggior parte dei suoi figli illegittimi (nel corso della loro lunga relazione se ne contano otto), che la assume come bambinaia ufficiale dei “bastardi del Re”.

Questo le diede l’opportunità di conoscere di persona il re quando veniva in visita i suoi bambini. La prima impressione che il re ebbe di lei fu che fosse “insopportabile”.

Le cose cambiarono presto. Françoise si affezionò moltissimo ai bambini mostrando tutta la sua bontà d’animo, dolcezza e umiltà che conquistarono il sovrano, abituato a tutt’altro tipo di donne.

Nel 1675, sempre su consiglio della marchesa di Montespan, Luigi XIV le concesse due donazioni reali che le consentirono di acquistare la tenuta di Maintenon e di assumere il titolo che ne derivava. Nel 1680 le fu conferito l’incarico, creato apposta per lei, di “seconda dama di compagnia” del Delfinato. 

La favorita Montespan fu accusata di aver avvelenato il re e uscì definitivamente di scena abbandonando la Reggia.

Da quel momento, Re Luigi XIV e Madame de Maintenon diventano inseparabili e nel 1683, dopo la morte della Regina Maria Teresa d’Asburgo, e di Mademoiselle de Fontanges (l’ultima amante del re) decisero di sposarsi nel corso di una cerimonia segreta. Un matrimonio morgantico (era sua moglie ma non sarebbe mai diventata regina) durato 32 anni, durante i quali si dice che il re abbia rinunciato alla sua anima libertina e non abbia diviso il letto con nessun’altra donna.

Cattolica fervente sembra che sia stata proprio Madame de Maintenon a imporre un clima austero a corte, a riconvertire il marito all’obbedienza della morale religiosa e spingerlo ad abolire l’editto di Nantes, che garantiva la libertà religiosa in Francia. Madame de Maintenon ha avuto gran parte della colpa per questo nuovo stato di cose e molti cortigiani la disprezzavano. 

Pochi giorni prima della morte di Luigi XIV nel 1715, la sua sposa segreta si ritirò a Saint-Cyr, il collegio per ragazze bisognose che aveva chiesto al re di fondare e che le valse l’appellativo di femminista ante litteram. Morì il 15 aprile 1719 a 84 anni.

Il suo corpo fu riesumato dai rivoluzionari nel 1793. Le sue spoglie furono ritrovate durante la seconda guerra mondiale tra le rovine dell’accademia bombardata (il collegio era diventato un’accademia militare per volere di Napoleone) e furono trasferite nella cappella reale della Reggia di Versailles, prima di essere restituite a Saint-Cyr nel 1969.

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