«Ti ho sposato perché ti amo». La cantante Jessica, la prima transgender di Puglia a scegliere il matrimonio

by Antonella Soccio

È un matrimonio pop e popolare quello della foggiana Jessica Calabrice, nota come Jessika Di Biase, prima transgender di Puglia a convolare a nozze con il suo Angelo De Novellis nella sala del Comune di Foggia dinanzi a tantissimi, amici, curiosi e moltissime amiche trans ed esponenti noti e meno noti della comunità lgbt+ campana e pugliese.

«Ti ho sposato perché ti amo», dice Jessica nel momento del rito celebrato dalla attivista transgender Stefania Zambrano, attrice e organizzatrice di Miss Transgender.

La cantante neomelodica non si è mai nascosta, ha sempre portato nel mondo della notte e negli eventi più creativi la sua esuberante personalità. Quando era ancora un bambino, nata in un corpo maschile, gioca con le bambole e ama la musica. Studia canto e fa coiming out ad appena 16 anni con la sua madre Raffaella. Seguono anni molto difficili, la rottura della famiglia, il divorzio dei genitori, la transizione complessa, una vita ai margini, l’incontro con uomini violenti e senza scrupoli e infine l’accettazione e l’esplosione della sua vita da artista.

«Viva Jessica! Che bella testimonianza ti ha fatto la tua città! Siamo tutti uguali», urlano le amiche all’ingresso nel Comune sull’ammiraglia bianca. «Non piangere!», le gridano altre mentre si appresta a dire il suo sì e allo scambio degli anelli.

La cantante si commuove molto, prima di entrare per il matrimonio civile. La sua non è una semplice normalizzazione voluta, ma è un trionfo anche per un pezzo di città, al Cep, dove i festeggiamenti sono cominciati sin dalla sera prima con la serenata e i fuochi.

Nel suo bellissimo singolo di esordio di qualche anno fa So Femmena, Jessica canta un verso che è molto attuale nel giorno del suo matrimonio. «Non è vero che non ho una famiglia, ho mia madre».

Nel videoclip con migliaia di visualizzazioni su YouTube Jessika si mostra come una ragazza piena di sentimenti che accompagna un’amica trans verso un percorso di socializzazione del suo percorso.

«I sacrifici, la tenacia, la determinazione ti ripagano con tante soddisfazioni. Voglio condividere con chi mi è stato sempre accanto e mi ha sostenuto questa grande gioia, ho trovato una bella suocera, una bella famiglia che mi ama, mi hanno accettata dal primo giorno».

«Oggi Foggia risplende finalmente per una buona notizia e non solo per essere in fondo alla classifica per la qualità della vita. Oggi Foggia è la città dei diritti», dice un invitato emozionato.

Nel cortile del Comune sciolto per mafia, senza la politica e neppure senza associazioni lgbt+ a vivere una vittoria personale e collettiva, sembra di essere in una delle pagine dei libri di Pedro Lemebel con il mondo queer festoso e luccicante.

Le amiche “locas” di Jessica sono venute da tutto il Sud per celebrare la sua felicità. Abiti elegantissimi e sgargianti, tacchi altissimi, orecchini che sottolineano i lunghi colli e le spalle fiere.

Una delle protagoniste tra gli invitati è la napoletana Samantha, nota col nome di Samantha Show Cabaret, giunonica col suo abito blu elettrico e il suo uomo e marito, che ha fatto la transizione opposta alla sua. Da piccolo era una bambina. Riprende tutto in diretta sui social, lascia tracce per l’amica Jessica.

Poi ci sono tanti ragazzi ancora nel percorso di transizione che affermerà in maniera piena la loro femminilità anche estetica, alcune giovani già completamente donne, con vestiti fascianti. C’è anche Emilio Cavelli emozionato.

Tutti salutano Stefania Zambrano con la fascia tricolore. L’attrice e organizzatrice di eventi campana è nota per la sua lotta per i diritti. «Come ogni donna, sogno di diventare madre, di poter adottare. Ho un istinto genitoriale molto forte», ha dichiarato più volte. Anche per Jessica il prossimo passo è maternità.

«È una emozione indescrivibile, non immaginavo che la mia Foggia avrebbe risposto così, con tanto pubblico. Sono emozionata, tanto tanto- spiega la sposa- È stato un percorso molto difficile per la popolazione trans, ma ce l’abbiamo fatta. Sono orgogliosa di aver vinto la mia battaglia. Portare l’abito bianco è la mia vittoria. Abbiamo fatto capire all’Italia che noi esistiamo e siamo essere umani».

Al Cep nella lunga festa per serenata della notte prima delle nozze, Jessica ha cantato una ballata neomelodica per il suo giovane uomo ribaltando pregiudizi e stereotipi di genere.

«È il primo matrimonio in Puglia per una trans- rivendica con orgoglio- Sono strafelicissima, noi combattiamo da tanti anni, la gente ci mette sempre il punto addosso e vuole sempre discriminare la nostra popolazione. Noi per loro siamo degli esseri diversi, invece noi siamo tutti uguali e diversi allo stesso tempo».

You may also like

Non è consentito copiare i contenuti di questa pagina.