Il gregge, il romanzo che racconta la deriva etica della politica italiana, è candidato al premio Strega

by redazione

Il gregge, romanzo dello scrittore pugliese Davide Grittani (Alter Ego Edizioni; Pagg. 224; Prezzo di copertina 18,00 euro), è stato candidato al premio Strega dalla scrittrice napoletana Wanda Marasco. Dopo le candidature dei precedenti romanzi E invece io (nell’edizione 2017) e del fortunato La rampicante (2019), per Grittani si tratta della terza presenza al più prestigioso premio letterario nazionale. Una candidatura, quest’ultima, che arriva con un romanzo sulla deriva etica della politica e dei costumi italiani, un j’accuse che attraverso una scrittura satira e piena di atmosfere felliniane si rivolge direttamente ai lettori, interrogandoli sul vuoto valoriale che ha portato alla «politica dell’ultranulla».

Questa la motivazione della candidatura firmata da Wanda Marasco, una delle scrittrici contemporanee più amate. «Tra guitti circensi, atmosfere felliniane e prospettive apocalittiche, Davide Grittani conferma la vocazione a interrogare la letteratura su temi forti, a indagare le coscienze “degli spettatori dello sfascio”. In particolare con Il gregge, che vorrebbe essere un romanzo sulla deriva etica dei nostri tempi, grazie alla sua capacità di indignarsi Grittani ci consegna in realtà una pungente riflessione sulla mediocrità. Un romanzo attualissimo, che inchioda alle responsabilità morali di ciascuno di noi e fa luce sul profondo (e storico) razzismo che si agita sotto la pelle del nostro Paese. La campagna elettorale di una città ideale – facilmente rinvenibile nella Capitale morale d’Italia, Milano – si trasforma nel “diario della ferocia” di alcuni amici che si ritrovano dopo aver fatto il liceo insieme, tutti cambiati tranne uno. Il protagonista senza volto e senza nome de Il gregge, che assiste alla conversione di quella piccola congrega senza peccati in un spietato branco senza scrupoli. Con una lingua alta, come nei libri precedenti, e una scrittura visiva, cinematografica, molto sensoriale e discepola del teatro pirandelliano dell’ignoto, Grittani racconta un modello civico aberrante, in cui bisogni e sopravvivenza sono gli unici maestri cui val la pena obbedire. Nella giostra degli orrori a cui non si fa più caso, il vero reality è quello di cui siamo protagonisti. Per queste ragioni, in qualità di Amica della Domenica della fondazione Maria e Goffredo Bellonci in Roma, candido il romanzo Il gregge di Davide Grittani (Alter Ego Edizioni, 2024) a concorrere per il Premio Strega 2024».

Di Davide Grittani – 54 anni il prossimo giugno, foggiano, sposato e padre di tre figli, editorialista del Corriere del Mezzogiorno, fondatore e direttore del periodico di sostenibilità e sicurezza alimentare BLab Magazine – Roberto Saviano ha scritto: «Con un romanzo sorprendente e una scrittura rabdomante, Davide Grittani mescola stile a rancore civile, letteratura a indignazione. Leggendolo ci si rende conto che rinunciando all’etica, in fondo, rinunciamo alle nostre stesse vite».

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