“Il Partito Radicale. Sessanta anni di lotte tra memoria e storia” di Gianfranco Spadaccia, per preservare un patrimonio, che resta prezioso,

by redazione

Venerdì 23 febbraio 2024 nuovo appuntamento con gli “Incontri di Storia” promossi dalla Fondazione dei Monti Uniti di Foggia. Nella sala “Rosa del Vento” della sede di via Arpi 152, alle ore 18, si terrà la presentazione del libro di Gianfranco Spadaccia “Il Partito Radicale. Sessanta anni di lotte tra memoria e storia” (Sellerio, 2021), organizzata in collaborazione con l’Associazione radicale “Mariateresa Di Lascia”.

Alla presentazione del volume prenderanno parte il presidente della Fondazione, prof. Aldo Ligustro, il presidente della Fondazione Magna Carta, prof. Gaetano Quagliariello, già Senatore della Repubblica e Ministro per le riforme costituzionali, e la radicale Silvja Manzi. A moderare l’incontro sarà il giornalista Michele Carelli.

Il libro di Gianfranco Spadaccia è la prima storia completa del Partito Radicale. Con enorme ricchezza di documentazione e testimonianze, l’autore ricostruisce e interpreta la presenza dell’alternativa radicale nella vita italiana, descrivendo l’influenza che ha esercitato sullo scenario della vita politica e civile del Paese. Un resoconto in prima persona curato da uno dei fondatori del partito, Spadaccia appunto, protagonista di tutte le vicende accadute e narrate. Nel volume vengono rievocati non solo gli eventi connessi con la lotta politica ma anche l’intensità delle passioni che l’hanno sempre accompagnata. E ricordando la drammatica e movimentata vicenda radicale, in un tempo in cui il suo soggetto principale, Marco Pannella, non c’è più, Gianfranco Spadaccia vuole anche preservare un patrimonio, che resta prezioso, per opporsi a una politica fondata solo sul potere o peggio sull’intolleranza e sull’odio.

La storia del partito dei radicali comincia nella metà degli anni Cinquanta dalla confluenza di tre elementi: la sinistra liberale del settimanale “Il Mondo”, i liberal-socialisti e azionisti di Ernesto Rossi e, terza componente, i giovani dell’UGI, l’Unione Goliardica Italiana, l’organizzazione degli universitari laici repubblicani e di sinistra con Marco Pannella come leader più in vista. In origine il partito intende porsi come forza progressista, laica nel senso di libera da ideologie: è l’esigenza della “terza forza”, sottovalutata e sottorappresentata all’ombra dei mastodontici partiti tradizionali di massa. Ma se ci riferiamo ai radicali come a quel composto inconfondibile di idee, presenza e stile, la svolta, ovvero il suo atto di nascita più autentico, si ha negli anni Sessanta quando, al posto delle vecchie logiche, si afferma l’intuizione di quella che viene presto intesa come l’Alternativa radicale: è questa, prima di un obiettivo politico da realizzare, un modo d’essere.

Giornalista e politico, Gianfranco Spadaccia, nato a Roma nel 1935, ancora ventenne comincia a frequentare l’ambiente del settimanale “Il Mondo”, rivista di cultura e politica fondata e diretta da Mario Pannunzio. Nel 1955 contribuisce alla nascita del nuovo Partito Radicale e con Marco Pannella ne diventa uno dei principali leader. Più volte segretario del partito, è stato deputato e senatore in tre legislature. Si è spento a Roma il 24 settembre del 2022.

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