Tim contribuisce a riportare allo splendore originale il prezioso mosaico della Battaglia di Isso

by redazione

TIM, in collaborazione con il MANN e con il supporto di NTT DATA, grazie alle soluzioni innovative sviluppate e all’utilizzo della propria soluzione di Virtual e Augmented Reality, unisce le abilità umane del restauratore alle tecniche digitali più avanzate, per consentire – in una modalità fortemente innovativa, tra le prime al mondo – il restauro del Mosaico della Battaglia di Isso del 330 a.C. TIM mette a disposizione soluzioni digitali in via sperimentale che consentono l’utilizzo di nuove tecniche per il restauro, grazie all’elaborazione simultanea dell’enorme quantità di dati e parametri tecnici acquisiti nel corso della fase diagnostica preliminare. Sarà possibile infatti riprodurre, secondo vari livelli sul corpo del mosaico,tutte le informazioni tecniche utili per eseguire il restauro.

Gli applicativi, insieme aduna consolle di controllo, consentiranno di utilizzare un visore intelligente da indossare per inquadrare la parte d’interesse del mosaico sulla quale si intende lavorare: il restauratore in questo modo avrà sempre le mani libere per operare e, cosa più importante, potrà lavorare sulla parte posteriore del mosaico controllando in ogni momento gli effetti eventuali prodotti negli strati anteriori dello stesso.Successivamente, grazie alla bassa latenza abilitata dal 5G, tutte le operazioni di restauro potranno essere seguite simultaneamente non solo dai tecnici nel museo tramite un grande schermo ma anche da altri tecnici collegati da remoto da tutto il mondo seguire e intervenire. TIM, con questo progetto, rafforza il proprio impegno nel settore culturale del Paese, a lfine di promuovere la digitalizzazione anche del patrimonio artistico italiano. Le soluzioni innovative adottate per il Mosaico consentiranno in futuro di aggiungere nuovi contenuti all’esperienza turistica dei visitatori, che potranno ammirare l’opera in presenza o a distanza, creando percorsi di realtà aumentata e immersivi, con modelli3D e video.

Alla partenza del cantiere hanno partecipato Paolo Giulierini (Direttore del MANN), Amanda Piezzo (Direttore Tecnico lavori restauro mosaico), Antonio De Simone (Direttore Scientifico dei lavori), Maria Teresa Operetto (Responsabile Laboratorio Restauro MANN) e Claudia Carrer (Partnership, Alliances/ Project Manager TIM).

In allegato troverai alcuni scatti di questa giornata (credits: Pedicini fotografi), così come una scheda TIM della tecnologia impiegata per l’intervento sul capolavoro del MANN.

Ci vuole coraggio per affrontare un restauro di questo tipo, il coraggio che ci trasmette questo grande personaggio, che si lanciò alla conquista del mondo”, ha detto oggi il direttore del MANN, Paolo Giulierini  “Un coraggio che in parte è mancato nei tempi passati, quello di porsi il problema del mosaico di Alessandro. Ringrazio il prof Antonio De Simone che mi ha subito sottolineato l’ urgenza e l’ importanza di questo restauro,  il nostro architetto Amanda Piezzo. Il Museo, con il suo laboratorio di restauro guidato proprio da oggi da Maria Teresa Operetto, per questa impresa non si è chiuso in se stesso. Lavoriamo insieme a importanti partner scientifici, Università,  alla TIM in collaborazione con NTT DATA e una tecnologia che si coniuga con il miracolo quotidiano delle mani dei nostri restauratori. Sarà un restauro ‘trasparente’, visibile ai visitatori alla riapertura dei musei ed in alcune fasi anche on line. Tutti insieme ci prendiamo questa grande responsabilità, in coordinamento con l’ Istituto centrale per il restauro (ICR) diretto da Alessandra Marino, che ringrazio. Tra un anno organizzeremo la grande mostra Alessandro e la via delle indie, con la Regione Campania. Perché il nostro Museo, simbolo dell’archeologia italiana nel mondo,  guarda a Oriente e ad Occidente”.

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