“Fame d’artista”: l’arte sui vassoi della Pizzeria Pantaleo sublima il cibo per superare la crisi pandemica

by redazione

Nella storia dell’arte non si contano gli artisti che fissavano bozzetti, studi, veloci ritratti o divertissement sui tavoli, sui giornali seduti ad un tavolino di un ristorante o di un bar. Picasso, Modigliani e tanti altri.

Parte da questa suggestione di arte conviviale l’idea del curatore Angelo Pantaleo, grazie alla collaborazione della storica pizzeria foggiana di famiglia.

Lunedì 21 giugno aps Creo, ha presentato una nuova operazione artistica che ha avuto e avrà luogo nei locali esterni della pizzeria Pantaleo, in via Gioberti ,11 a Foggia dal titolo “fame/a d’artista. Da una idea di Rosanna Giampaolo e Angelo Pantaleo.

“Ci siamo finalmente ritrovati”, è stato il commento dei curatori dopo un anno trascorso in solitudine, in una penerenne covidfobia.

Oscar Wilde in uno dei suoi pungenti aforismi affermava: “Non riesco a sopportare quelli che non prendono seriamente il cibo”. Buona parte della vita è strettamente legata alle fauci. Alla ricerca del sostentamento e del piacere della gola. Ma c’è anche un’altra fame. Quella legata al mordere avidamente l’esistenza, la libertà, la conoscenza. E in questo confronto si inserisce la performance ideata dal gallerista/artista della “CREO” appunto intitolata “fame d’artista”. Un gruppo di creativi ospiti della Pizzeria Pantaleo a Foggia hanno dato vita ad un happening tra arte e gastronomia, rifocillandosi e realizzando opere dal vivo. Una trasfigurazione della fame fisica in arte. Tra gli avventori del locale gli artisti hanno dato vita alle proprie visioni mettendosi in gioco. Per una serata conviviale e di condivisione. Tutto quanto è vivente ha stretta relazione con il cibo e con il gusto e quindi con l’eros, il dono, il tempo, la trasformazione…in questa occasione l’arte se ne fa interprete. Così come gli artisti si fanno testimoni delle difficoltà in questo tempo di ripresa dalla forzata inattività dovuta alla pandemia. Un ritorno in pubblico caratterizzato dalla ferma volontà di trovare nuovi strumenti per avvicinare il pubblico all’arte. Un’operazione anche dal sapore nostalgico quando gli artisti in evidente difficoltà economiche barattavano il loro lavoro in cambio di assistenza e sussistenza.

I lavori realizzati resteranno in dotazione ed esposizione del locale che ospita l’iniziativa a testimoniare il valore della solidarietà nei momenti più tormentati. Un atto d’arte allegorico per“fame/a d’artista” non soltanto fisica..

Bellissimi i vassoi dopo l’happening. Da collezione.

Gli artisti:

Ida Carlone

Rosanna Gianpaolo

Veronica Lovati

Rita Manzi

Sinhue da Foggia

Daria Kirpach

CREDIT: ph di Maria Palmieri.

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