Manfredonia, nasce un borgo a misura di bambino

by redazione
borgo bambino

La Puglia ha un triste primato: il tasso più alto di povertà educativa minorile. Questo significa che tantissimi bambini non hanno la possibilità di apprendere, conoscere e sviluppare le proprie competenze, seguire le proprie aspirazioni e diventare adulti realizzati.

Tutta colpa dei servizi non sempre accessibili e non soltanto perché le famiglie non possono. Se nel nostro Paese 2 bambini su 10 abbandonano la scuola mentre 6 su 10 non hanno mai letto un libro, il problema non va ricercato solo nelle condizioni economiche delle famiglie italiane. Troppo spesso, infatti, ci sono anche difficoltà strutturali: mancano spazi fisici per svolgere attività culturali, artistiche e sportive. Insomma, è come gettare benzina sul fuoco.

Selezionato tra 432 progetti presentati in tutta Italia

Ma a Manfredonia si sta cercando di invertire la rotta. Merito del ‘Borgo Bambino’, un progetto frutto della partnership fra diversi enti pubblici e privati (tra cui il Comune di Manfredonia, l’UniFg e L’Oasi Lago Salso) e che vede come destinatari l’Istituto Comprensivo Don Milani Uno + Maiorano, la Parrocchia Sacra Famiglia e le famiglie del quartiere ‘Macello’ e della zona ‘Comparti’ di Manfredonia.

Grazie al bando ‘Nuove Generazioni’ che l’impresa sociale ‘Con i Bambini’ rivolge agli enti di Terzo settore e al mondo della scuola con l’obiettivo di mettere in campo progetti di contrasto alla povertà educativa minorile nella fascia d’età 5-14 anni, ai bambini sipontini verranno restituiti spazi abbandonati e inutilizzati del plesso scolastico (auditorium, palestra e cortile) e della Parrocchia (auditorium) che daranno vita ad un vero e proprio borgo a misura di bambino.

In questi luoghi prenderanno forma attività differenti come laboratori di teatro, incontri di musicoterapia, pratiche sportive di vario genere, escursioni, ma tutte finalizzate all’educazione, allo sviluppo di competenze e alla prevenzione di forme di disagio come dispersione e abbandono scolastico, bullismo.

Riportare la bellezza, il gioco e la socialità

“Grazie a questo progetto (è uno degli otto pugliesi selezionati tra i 432 presentati in tutta Italia, ndr) – ha spiegato Antonietta Maiello, dirigente dell’Istituto Comprensivo – avremo gli strumenti che ci mancavano per fare quelle attività alternative che servono per far presa su coloro che non apprendono con i metodi classici. Si tratta di bambini con povertà cognitiva, che hanno bisogno di canali alternativi di apprendimento, di essere stimolati e motivati, di avere strumenti ad hoc”.

Ma c’è dell’altro. Il progetto ha pensato anche ai genitori. Per loro saranno organizzati dei corsi di formazione professionalizzanti in falegnameria e sartoria per dare una carta in più ai genitori disoccupati. Inoltre avranno a disposizione una ‘Stanza del Cuore’ dove confrontarsi con un medico, uno psicologo e uno psicoterapeuta.

“È fondamentale coinvolgere i genitori – ha evidenziato la Dirigente – perché ci aiuta a tirare dalla nostra parte i figli: avere alle spalle una famiglia che crede nella scuola è già un buon punto di partenza”.

Un buon punto di partenza, come ha spiegato il Presidente dell’ente capofila del progetto ‘Patto Consulting Impresa Sociale’ Barbara Torraco, “per trasmettere ai ragazzi la nostra positività e per far sì che non abbiano paura di crescere e che guardino al futuro con speranza e consapevoli che con le loro capacità possono farcela”.

by Germana Zappatore

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