Cinzella Festival, l’associazione Afo6 accorcia le distanze saziando la fame per i live internazionali

by Giuseppe Procino

Dal 10 al 15 agosto, nell’ormai consueta location delle Cave di Fantiano (Grottaglie – Taranto), torna il Cinzella Festival. Cinzella è il festival che da cinque edizioni unisce cinema e musica. La pandemia non è riuscita a fermare i ragazzi dell’associazione Afo6, che nonostante l’ennesimo cambiamento di line up sono riusciti a confezionare un interessante cartellone.

L’edizione 2020 si è rivelata una sorpresa nonostante l’assenza di ospiti internazionali, sia per la perseveranza di quell’atmosfera da festival musicale, concepito come villaggio/oasi del possibile, sia per la qualità dell’offerta. Anche in quel caso il Covid 19 aveva scombussolato un po’ i piani. È passato quasi un anno e mezzo dall’annuncio di Mark Lanegan, data annullata a causa del Covid e mai riprogrammata e due anni sono passati dall’edizione sbalorditiva del 2019 (Afterhours, Franz Ferdinand, Marlene Kuntz ecc.).

Al primo barlume di speranza per un ritorno alla normalità è arrivato poi l’annuncio della presenza degli Idles per l’edizione 2021. Chi li ha visti dal vivo sa benissimo che la band di Joe Talbot sarebbe stata in grado di demolire lo stage naturale delle Cave di Fantiano, sarebbe stato certamente un evento epocale. Alla normalità però non ci siamo tornati, o almeno non del tutto, e la band di Bristol ha riorganizzato il tour spostando in avanti di un anno la data pugliese. Poco importa, perché il festival dal DNA tarantino ha affrontato la situazione di petto ovviando al forfait del nome più caldo della scena post punk contemporanea con una programmazione dalle aspettative altissime.

Si comincia con Cinzella Immagini, il 10 agosto, il primo segmento del festival che parla di musica attraverso le immagini. Un talk, cinque proiezioni in tre giorni, tra cui “Stardust” la pellicola dedicata al primo viaggio di David Bowie negli Usa (una quasi anteprima), che si concluderanno con il live, il 12 agosto, dei Melancholia, una delle band rivelazione di X-Factor 2020. Vengono da Foligno ma hanno un sound assolutamente internazionale che fonde rock, urban, elettronica e dark.

Poi si passa al Cinzella Suoni, sicuramente il main theme del festival. Tre giorni, sei live, sei artisti fondamentali per la scena musicale.

Il 13 agosto si balla (da seduti però) con “La Rappresentante di Lista” e i “La Femme”. LRDL è un progetto che nasce nel 2011 dall’incontro tra la cantante Veronica Lucchesi e il polistrumentista Dario Mangiaracina. Lei ha una voce pazzesca e una capacità interpretativa fuori dal comune, lui suona davvero di tutto e lo fa bene. Un progetto vitale, energico. Nella stessa serata i “La Femme”, band francese di culto, osannata dalla critica di tutto il mondo. Sacha Got e Marlon Magnée, il cuore pulsante del progetto, hanno “rinvigorito il pop francese”. Tre dischi (“Psycho Tropical Berlin”, “Mystère”, “paradigmes”), tre piccole perle che fondono elettro pop, psichedelia, ritornelli melodici e martellanti con la tradizione più classica della chanson francese.

Nella seconda serata, il 14 agosto, si viaggia nel tempo sino agli anni novanta della sperimentazione. Non sono gli Idles ma la line up è comunque collegata in maniera indissolubile allo stesso luogo: Bristol. Tricky a Bristol ci è nato ed ha contribuito con il collettivo “The Wild Bunch” alla creazione del sound più identitario della città: il trip hop. Dal collettivo nasceranno i Massive Attack con cui l’artista collabora prima di intraprendere la carriera solista. Sua è una delle due voci del brano Karmacoma. Il Trip Hop è uno dei generi a cui si ispirano anche gli Almamegretta che collaborano sempre nei novanta proprio con la meravigliosa creatura cupa e multiforme di Robert Del Naja ideando un remix in chiave partenopea proprio di Karmacoma. Tricky e gli Almamegretta, insieme, sullo stesso palco. (Wow!).

La terza serata, quella del 15 agosto, è dedicata al cantautorato. Chi scrive, nella sua vita, avrà visto almeno 15 live di Daniele Silvestri e mai uno è stato identico all’altro. Sono passati ventisei anni da quando, sul palco dell’Ariston, Silvestri colpiva critica e pubblico con “l’uomo col megafono” rilanciando la canzone d’impegno civile. Oggi il cantautore romano è a tutti gli effetti un punto di riferimento, un’artista da sempre in grado di sperimentare mischiando generi, giocando con la parola e affrontando le tematiche più disparate. I dischi di Silvestri sono viaggi in luoghi lontanissimi, riflessioni mai insulse sull’esistenza, quasi concept in grado di spostare l’accento dalla canzone sentimentale o nostalgica a quella politica ma tutte da cantare all’unisono nei suoi live pregni di qualsiasi emozione. Un osservatore del mondo e della vita mai retorico e spesso dotato di intelligente e contagiosa ironia.

In apertura Folcast, tra le scoperte dell’ultimo Sanremo Giovani. Classe 1992, Daniele Folcarelli suona la chitarra e scrive canzoni. Il suo futuro nel mondo della musica è appena cominciato ma siamo sicuri che sarà raggiante.

Saranno sei giorni indimenticabili, in cui per lo meno l’associazione Afo6 accorcia le distanze tra noi e i grandi eventi saziando in maniera impeccabile la fame per i live internazionali o di grosse dimensioni di cui siamo orfani da davvero troppo tempo. D’altronde è proprio il caso di dire che “se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto” ed il Cinzella, per noi pugliesi, rappresenta l’intermediario. Ancora una volta un’edizione dai presupposti superlativi.

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