Le Cattedrali Letterarie Europee premia i nuovi talenti e i venerati maestri

by Claudia Pellicano

Palazzo Primoli è uno di quegli scrigni di storia che, di tanto in tanto, Roma svela a una minoranza più attenta e fortunata. Quindici anni fa la Fondazione ha ideato un premio per costruire un ponte tra la cultura umanistica che, attraverso artisti, scrittori, attori e intellettuali, ha caratterizzato l’Occidente, e i giovani, futuro e prosecuzione di questa cultura.
Le Cattedrali Letterarie Europee è un riconoscimento sia ai nuovi talenti, premiati nella sezione Excellentissimus, sia ai venerati maestri, come li chiamava Arbasino, che quest’anno annoverano Luca Di Fulvio, Elio Germano e Sandro Trotti.

In un periodo di globalizzazione, è particolarmente importante custodire il nostro patrimonio e mantenere un legame tra questi valori e i giovani. Dal 2006 la Fondazione premia figure di rilievo come Umberto Eco, Claudio Magris, Dario Fo, Josè Saramago, Francis Ford Coppola, Meryl Streep e i fratelli Taviani, archetipi di intellettuali che non vivono solo del proprio lavoro, ma che rappresentano un esempio artistico per tutte le generazioni.

Il lavoro dell’attore, di base, è un gioco e una possibilità di fuga, un mettersi nei panni dell’altro. Elio Germano dice che, paradossalmente, consente di avere degli spazi per vivere delle cose più a fondo di quanto si riesca a fare nella vita vera, perché su un palco o di fronte a una macchina da presa ci si può permettere il lusso di non guardare alle conseguenze delle proprie azioni. Recitare aiuta a trovare un senso e a provare delle emozioni in libertà e in sicurezza.

Ogni espressione artistica ha il proprio linguaggio specifico. Trotti ironizza sia sulla povertà del lessico di oggi, che sulla stessa pittura, una materia che non si rivela. Nel caso di un quadro, la sfida è raccontare una cosa che non si può raccontare a qualcuno che non la può capire.

Di Fulvio parla di se stesso come di un artigiano, e della cultura come di una nobile fabbrica. Torna in mente l’idea di Morricone del talento come dono che richiede uno studio continuo, un regalo da coltivare con il lavoro quotidiano. Quando a Eco chiedevano come scrivesse i romanzi, lui rispondeva da sinistra a destra, se fossi israeliano scriverei da destra a sinistra. Non esistono trucchi del mestiere, se non prendere un elenco telefonico e immaginare delle storie intorno a quei nomi. Lo scrittore è l’anello di una catena infinita che non ha inizio e non avrà fine, quindi si tratta più o meno di capire a quale catena si appartiene. Cambiano l’età, la catena, tante cose, quello che rimane è l’ascolto, cioè creare un personaggio e lasciarlo vivere facendosi un po’ da parte.

La recitazione ha delle peculiarità a sé, perché richiede trasporto. Per Germano la creatività è più una ricerca di abbandono, che una volontà di essere creativo. Questo è vero soprattutto per le emozioni, quanto di meno logico e lucido possediamo. Nelle scuole non si insegna tanto un’analisi, come si fa, ad esempio, in letteratura, e che implica uno stare fuori. Interpretare è stare dentro, abbandonarsi, una forma di magia mistica, quindi rara. Quando si è troppo ripiegati su quello che si sta dicendo, si comunica pochissimo, perché ci si staosservando, mentre bisognerebbe perdersi. Più le emozioni sono estreme, più emerge la nostra umanità, perché ci troviamo in assenza di controllo. La creatività è un momento di assenza.

E non è mai una gara, una competizione sportiva dove qualcuno arriva primo. È piuttosto un incontro che avviene a metà, ogni volta che ci si perde in un racconto. Quando quello che vediamo è talmente forte da farci smarrire, sappiamo di trovarci di fronte a un maestro. Di più, chi ci ha insegnato un giorno, ci è padre per tutta la vita. In Cina dicono che misero è colui che prende soltanto da se stesso.

Un artista spesso si sente chiedere se ci siano dei confini nella creatività. Chi crea non può essere disonesto, per cui, probabilmente, l’unico limite è conoscere la propria direzione e non tradire se stessi. Anche in questo c’è libertà.

You may also like

Non è consentito copiare i contenuti di questa pagina.