Non ce n’è Coviddi! E invece sì. L’Argos Hippium celebra gli eroi di un’emergenza che non bisogna sottovalutare

by Maria Teresa Valente

Il “non ce n’è coviddi” pronunciato dalla signora Angela di Mondello durante un’intervista a Canale 5 è stato uno dei tormentoni estivi che ha fatto (e continua ancora a fare) sorridere l’Italia da nord a sud. Eppure sul Covid c’è poco da ridere, anzi nulla. Lo sanno bene le migliaia di famiglie straziate dalla perdita dei propri congiunti morti dopo aver contratto il Coronavirus e ne sono ben consci i medici e gli operatori sanitari che in prima linea hanno combattuto ‘a mani nude’ contro un nemico invisibile arrivando a perdere la vita.

Ed è proprio a chi per lavoro o per caso è stato ‘travolto’ dal Covid in questo funesto 2020 che l’instancabile Lino Campagna ha voluto dedicare un’edizione ‘speciale’ del Premio Argos Hippium. Nell’impareggiabile scenario del Parco Archeologico di Siponto, con la sobria ed impeccabile conduzione della giornalista del TG1 Laura Chimenti, la manifestazione giunta alla sua 27esima edizione, che da sempre ha celebrato i talenti della terra di Capitanata, quest’anno ha visto premiare gli eroi del Covid-19.

Il primo paziente è arrivato il 23 febbraio e nel giro di pochi giorni eravamo già praticamente con la metà della terapia intensiva occupata”, racconta dal palco Monica Falocchi, l’infermiera di Brescia immortalata sulla copertina del ‘New York Times’ divenuta il volto simbolo della lotta al Coronavirus. Durante l’Argos Hippium è stata la prima premiata ed ha ricevuto una targa dal direttore del Parco archeologico di Siponto, l’architetto Francesco Longobardi. Con il volto disteso e sorridente Monica sembra aver ritrovato la serenità perduta durante i giorni dell’emergenza. In realtà ha confessato ai presenti di essere ancora all’erta, perché l’emergenza non è affatto terminata e gli assembramenti e le notizie degli ultimi tempi denotano la superficialità di tanti che probabilmente non hanno vissuto sulla propria pelle quanto accaduto. “La ‘ferita’ di un periodo drammaticamente intenso non è ancora rimarginata. Non possiamo dimenticare, ci vuole rispetto per le vittime e per tutti coloro che si sono impegnati in questa lotta contro un virus sconosciuto”, ha affermato.

La gravità di un virus sconosciuto fino a pochi mesi fa e poi trasformatosi in una terribile pandemia è stata ben sintetizzata dal giornalista del Tg3 Rai Nando Nunziante, il quale ha raccontato di essere stato tra i primi ad essere colpito in Puglia dal Covid e che, mentre era già ricoverato, parlando col vicino di stanza è rimasto improvvisamente ‘senza respiro’. Costretto all’ossigeno per dieci giorni, dopo un lungo calvario Nando ha sconfitto il Covid, ma più che un eroe ha preferito definirsi ‘vittima’.

“Credevo di non farcela”, ha confessato, e poi ha aggiunto: “Questa esperienza mi ha insegnato la gratitudine per ogni nuovo giorno e l’importanza di poter aiutare gli altri in ogni modo possibile”. Dopo aver appreso del contagio del proprio giornalista, per la prima volta la redazione del Tg3 Puglia ha abbandonato gli studi, interessati dalla sanificazione, e i notiziari sono andati in onda dalla strada. Nando Nunziante è stato premiato dal direttore generale di Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, Michele Giuliani e con non poca emozione l’inviato della Rai ha dedicato il premio alla moglie, anche lei colpita dal Covid, ma paucisintomatica, che gli è stata accanto, anche se a distanza, in quei momenti terribili.

I morti non fanno rumore, non fanno più rumore del crescere dell’erba, scriveva Ungaretti – ha commentato dal palco il presidente della FNOMCeO (Federazione nazionale ordini dei medici chirurghi e odontoiatri), Filippo Anelli -. Eppure, i nomi dei nostri amici, dei nostri colleghi, messi nero su bianco, fanno un rumore assordante. Così come fa rumore il numero degli operatori sanitari contagiati, che costituiscono ormai il 10% del totale”. Filippo Anelli è stato premiato dal dottor Francesco Borgese.

Premiati anche durante la serata Giancarlo Cicolini, tesoriere Fnopi (Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche) dal direttore generale dell’ASL di Foggia Vito Piazzolla; Aldo Ligustro, docente dell’Università degli Studi di Foggia e Presidente della Fondazione Monti Uniti di Foggia, che ha raccontato la sua terribile esperienza dopo essere stato colpito dal Covid, dal Direttore Generale del Policlinico Riuniti Vitangelo Dattoli; Carlo Verna, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, dal presidente della Camera di Commercio di Foggia Damiano Gelsomino.

La kermesse è stata intramezzata dai passi lievi e suadenti della bravissima ballerina Maria Pia Taggio, protagonista del corpo di ballo di Sanremo 2020. L’evento si è aperto e concluso con le eccezionali performance della violinista sipontina HER, al secolo Erma Pia Castriotta. Durante la serata HER, accompagnata dal giovane compositore e pianista Carmine Padula, autore della colonna sonora della fiction di Rai 1 ‘Ognuno è Perfetto’, ha reso omaggio al grande Ennio Morricone sulle note dell’indimenticabile ‘Nuovo cinema paradiso’.

Un’emozione continua e palpabile si è snodata lungo le due ore della manifestazione incastonata nel magnifico e suggestivo scenario delle basiliche, illuminate artisticamente da Ivan Forte e Giuseppe La Torre.

L’edizione numero 27 del Premio Argos Hippium è stata dunque un grande e corale omaggio a chi ha combattuto in prima linea contro il Covid, un virus che ha cambiato le nostre vite e le nostre abitudini, ma non la voglia di fare e di dare del patron Lino Campagna, che ancora una volta ha dimostrato una sensibilità non comune nello scovare, grazie anche al prezioso aiuto della spumeggiante figlia Marzia, storie emozionanti e degne di essere raccontate.

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