“Pino Pascali, dall’immagine alla forma”, presentata a Bari la mostra in programma alla Biennale di Venezia

by redazione

“Se ci siamo potuti permettere di avere Casa Puglia a La Biennale di Venezia lo dobbiamo solo a Pino Pascali”. Così il governatore Michele Emiliano durante la conferenza stampa stamattina di presentazione della mostra “Pino Pascali dall’immagine alla forma” alla Biennale di Venezia a Palazzo Cavanis che aprirà i battenti il 9 maggio.

“Noi siamo convinti – ha proseguito Emiliano – della necessità di investire in arte contemporanea sia pure in una forma piuttosto particolare come quella di utilizzare i muri dei quartieri popolari dei comuni della regione Puglia per delle installazioni”.

In collegamento video con Palazzo Cavanis i curatori hanno mostrato in anteprima alcune immagini degli allestimenti ancora in corso d’opera. Durante il tour virtuale sono stati anticipati anche alcuni contenuti del percorso espositivo. 13 caroselli realizzati per la televisione,  160 fotografie oltre numerose opere del grande maestro suddivise per temi. Uno dei soggetti più presenti sono le barche e il mare in generale. A Venezia ci sarà anche Contropelo, un “fungo” realizzato da Pino Pascali, che prende spunto da un elemento molto presente sulle banchine dei porti in cui vengono ancorate le navi. La natura e l’artificio che si mescolano danno vita ad opere come i famosi Bachi da setola e che testimoniano l’allineamento dell’Italia ai linguaggi provenienti da Oltreoceano.

Attraverso un serrato confronto tra gli appunti grafici sul taccuino personale dell’artista, le fotografie del 1965 e alcune delle più rilevanti opere scultoree e ambientali quali Attrezzi Agricoli (1968), Contropelo (1968), La ricostruzione della Balena (1966), 9 mq di Pozzanghere (1967) e Botole ovvero Lavori in corso (1968), opera quest’ultima che torna in esposizione dopo oltre dieci anni e restaurata con il contributo della Fondazione Pino Pascali, la mostra definisce un percorso attraverso le fasi di intuizione e concepimento dell’opera, articolandosi in alcune sezioni tematiche fondamentali attorno ai temi: “Cose d’acqua”; “Il porto, le barche, il mare”; “Geometrie e moduli”; “Finte sculture”;“Ritorno alla terra”; “Giochi d’infanzia”; “Il teatro e la maschera”. A questo si aggiunge una rilettura del “metodo pascaliano” che intreccia il lavoro artistico con quello pubblicitario e scenografico svolto per la RAI.

La mostra è a cura di Antonio Frugis e Roberto Lacarbonara, con la direzione artistica di Rosalba Branà, è inserita nel programma degli Eventi Collaterali della Biennale Arte 2019.

Nel corso della mostra che durerà fino al 24 novembre 2019, la Fondazione Pino Pascali organizzerà un programma di eventi e manifestazioni in collaborazione con istituzioni culturali con cui il Museo Pino Pascali condivide percorsi e intenti: la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, la Fondazione Teatro Petruzzelli, l’Apulia Film Commission, il Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, Puglia Promozione, Fondazione Carnevale di Putignano, il Polo Biblio Museale di Brindisi e Lecce, l’Associazione Presìdi del Libro, la Fondazione Paolo Grassi – Festival della Valle d’Itria, la Fondazione Di Vagno, le Accademia di Belle Arti di Puglia.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo con i testi dei curatori Antonio Frugis e Roberto Lacarbonara e di Rosalba Branà, Valérie Da Costa, Francesco Stocchi e Marco Tonelli.

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